Mentre l’Italia è interessata da un area nuvolosa che non risponde ai classici sistemi frontali ,uno splendido Mesoscale Convective Complex si è andato sviluppando sullo Ionio durante il pomeriggio. Queste manifestazioni della bellezza della natura possono presentarsi in modo differenti. Nell’evoluzione del MCC in esame (appena posso metto una immagine) si è notato come questo si sia sviluppato in un alto gradiente di ThetaE (temp. Potenziale equivalente) ad 850 hpa, questa meno evidente a 500 hpa, accoppiato ad un ramo del getto sub tropicale (un classico) , ad una forte area di convergenza al suolo e da un profilo termodinamico molto instabile (showalter Index <-3). Il sistema, si è poi mosso lentamente a destra rispetto allo steering level, frenato dalla “componente di propagazione” dell’intero sistema, verso un area termodinamicamente più stabile. Alla quota di 700 hpa, il flusso relativo è entrato davanti il grosso ammasso, caratterizzato da bassi valori di ThetaE.
Ora, in questa fase matura, l’MCC ha interagito con l’ambiente circostante creando una anomalia termica dell’alta troposfera. L’amplificazione dell’asse di saccatura verso levante, diffluente sottovento, è infatti una manifestazione di un certo aggiustamento dell’anomalia di temperatura.
L’avvezione calda e l’inflow umido si sono andati notevolmente incrementando sulle zone Ioniche nelle ultime ore e questo ha determinato come risposta un incremento delle Omega. Il contributo termico alle velocità ascendenti, come viene descritto dall’Equazione Omega, è apparso maggiore dell’Avvezione di vorticità che invece ha presentato un incremento solo a 500 hpa. Ciò giustifica come mai il geopotenziale sia aumentato (vedere equazione delle tendenze del geopotenziale) nell’area tanto evidenziarsi anche un Promontorio della temperatura potenziale equivalente. Sopra l’avvezione calda, invece nell’alta troposfera, l’avvezione di temperatura è risultata contraria
Siccome la scala temporale di sviluppo dell’anomalia termica è in genere mezza giornata (2pigreca/f), il flusso a mesoscala è rimasto non del tutto bilanciato (in senso quasi geostrofico) tanto che l’asse di saccatura può persistere e moversi verso levante per giorni. La bassa troposfera risulta invece disaccoppiata da questo processo di aggiustamento