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  1. #1
    Banned L'avatar di kelvin
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    Predefinito Anticiclone delle Azzorre. Dov'è finito?

    Ormai sta diventando una... incostante, considerando gli ultimi anni.

    Fino a... i primi anni '90, credo, arrivava verso giugno/luglio e cedeva il passo a metà agosto, portando una tranquilla e godibile estate al sud e forse trattando un pò peggio il nord Italia...
    Era una costante... ogni anno così.
    Negli ultimi anni è cambiato tutto e preferisce di più allungarsi verso latitudini più settentrionali, portando tempo stabile sulle isole britanniche e sulla Scandinavia.

    Mi chiedo: è possibile che siano alte pressioni termiche dovute al raffreddamento delle acque del nord Atlantico dovuto a sua volta
    al paventato indebolirsi della Corrente del Golfo??


    La parola ai più esperti.


  2. #2
    Vento teso L'avatar di nevefh
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    Predefinito Re: Anticiclone delle Azzorre. Dov'è finito?

    Figura importante e determinante per il tempo in Europa che si comporta in modo strano o latita direi in tutto l'anno, condizionando in modo incisivo il tempo non solo in estate ma anche in inverno; l'assenza dei suoi canonici movimenti stagionali ha contribuito a scombussolare il tempo degli ultimi 10/15anni, il xchè di questo però non lo so, quindi parola agli esperti..!

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  3. #3
    Burrasca forte L'avatar di Lorenzo Catania
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    Predefinito Re: Anticiclone delle Azzorre. Dov'è finito?

    Non si può parlare di alte pressioni termiche, perché sono tipiche solo di pochi territori al mondo ed esclusive dell'inverno; tuttavia si può parlare di anomalìe perlopiù registrabili nella temperatura delle acque oceaniche, anomalìe che di riflesso comportano in atmosfera una certa ridistribuzione dei campi di temperatura e pressione (e quindi di geopotenziale) sull'Atlantico, e di conseguenza diverse traiettorie delle correnti d'alta quota (getto compreso). In ultima analisi queste anomalìe sono quelle che portano ad una maggior risalita verso nord dell'anticiclone delle Azzorre rispetto a 10-15 anni fa; tuttavia capire bene da dove derivino è un problema
    "La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)

  4. #4
    Vento teso L'avatar di nevefh
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    Predefinito Re: Anticiclone delle Azzorre. Dov'è finito?

    Citazione Originariamente Scritto da Lorenzo Catania Visualizza Messaggio
    Non si può parlare di alte pressioni termiche, perché sono tipiche solo di pochi territori al mondo ed esclusive dell'inverno; tuttavia si può parlare di anomalìe perlopiù registrabili nella temperatura delle acque oceaniche, anomalìe che di riflesso comportano in atmosfera una certa ridistribuzione dei campi di temperatura e pressione (e quindi di geopotenziale) sull'Atlantico, e di conseguenza diverse traiettorie delle correnti d'alta quota (getto compreso). In ultima analisi queste anomalìe sono quelle che portano ad una maggior risalita verso nord dell'anticiclone delle Azzorre rispetto a 10-15 anni fa; tuttavia capire bene da dove derivino è un problema
    Grazie Lorenzo..!

    Un dubbio, il suo mancato e classico spostamento ad elastico verso il mediterraneo può essere provocato anche dalla semi-permanente d'Islanda che in genere condizionava specie l'autunno e l'inverno dell'europa, nel senso che quando quest'ultima "fucina" era in forma e ben stazionaria mandava le perturbazioni atlantiche anche in sede mediterranea, ad un suo indebolimento ma cmq stazionamento, l'hp delle Azzorre riusciva in qualche modo a farci visita per qualche giorno...?

    Roberto
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  5. #5
    Burrasca forte L'avatar di Lorenzo Catania
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    Predefinito Re: Anticiclone delle Azzorre. Dov'è finito?

    Citazione Originariamente Scritto da nevefh Visualizza Messaggio
    Grazie Lorenzo..!

    Un dubbio, il suo mancato e classico spostamento ad elastico verso il mediterraneo può essere provocato anche dalla semi-permanente d'Islanda che in genere condizionava specie l'autunno e l'inverno dell'europa, nel senso che quando quest'ultima "fucina" era in forma e ben stazionaria mandava le perturbazioni atlantiche anche in sede mediterranea, ad un suo indebolimento ma cmq stazionamento, l'hp delle Azzorre riusciva in qualche modo a farci visita per qualche giorno...?

    Roberto
    Non è un discorso semplice da sviscerare, ma in generale il moto di allungamento dell'ala di farfalla dell'anticiclone delle Azzorre verso il Mediterraneo è conseguenza del rafforzamento di una Corrente a Getto che si distende franca da W verso E, quindi in flusso zonale, attorno al 50° parallelo. Di per sé in estate questa è da considerare una anomalìa, perché le correnti d'alta quota nella bella stagione sono in generale piuttosto deboli rispetto all'inverno (ma anche in assoluto), e quindi quel movimento è da considerare sempre qualcosa di temporaneo (a meno di situazioni anomale, appunto). Di solito infatti a questa evoluzione ha sempre fatto seguito l'affermazione di un campo di alta pressione più massiccio e stabile sull'Europa centro-meridionale, magari con geopotenziali meno elevati, tendenza alla palude barica, ma tempo perlopiù stabile e soleggiato, salvo qualche fenomeno termo-convettivo in montagna, in ossequio all'estate mediterranea .(non entriamo nell'argomento anticiclone africano, che coinvolge tanti altri fattori, in particolare il monsone africano, come sanno ben spiegarti i ragazzi che studiano le teleconnessioni).
    Per quanto riguarda il ciclone d'Islanda accade qualcosa di simile: se il getto in alta quota è forte, è più facile che la depressione si approfondisca, viceversa accade se i venti d'alta quota si indeboliscono; la sua origine comunque va sempre ricercata nell'interazione tra il ramo subtropicale del getto in risalita dal Golfo del Messico ed il ramo polare che scorre dal Canada verso est (lo "scontro" tra loro genera quei cicloni che poi tra Groenlandia, Islanda e Regno Unito in inverno raggiungono valori di pressione anche inferiori ai 950 hPa).
    E' chiaro quindi che in estate (quando i venti d'alta quota sono deboli), anch'essa sia più debole; ed infatti spesso nel pieno della stagione, luglio-agosto, è difficile vedere cicloni più profondi di 1000 hPa anche alle alte latitudini.
    Tutto questo per dirti che le evoluzioni dell'anticiclone subtropicale e della depressione artica sono spesso (non sempre! Ma qui si entra nell'argomento avvezione di vorticità e si va troppo sul difficile) collegate tra loro, e la forza di una è spesso contemporanea alla forza dell'altra.
    Il fatto che l'anticiclone si sposti verso nord non significa quindi che la depressione d'Islanda è più debole, ma che invece di trovarsi sull'Islanda, si trova un po' più ad est, verso il Mar di Norvegia o il Mare del Nord, magari con forza paragonabile (eccezion fatta per alcune situazioni di Blocking).

    Devi infatti ricordare che si parla di anticiclone DELLE AZZORRE e depressione D'ISLANDA non come figure che si possono individuare sulle mappe sinottiche che consultiamo ogni giorno, bensì come MEDIE CLIMATOLOGICHE annuali o pluri-annuali. Cioè, se vai a fare una media dei campi di pressione e/o geopotenziale dei dati rilevati giorno dopo giorno in un anno o in più anni, verranno fuori massimi di pressione e/o geopotenziale attorno all'arcipelago delle Azzorre e minimi degli stessi parametri attorno all'Islanda

    "La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)

  6. #6
    Vento teso L'avatar di nevefh
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    Predefinito Re: Anticiclone delle Azzorre. Dov'è finito?

    Citazione Originariamente Scritto da Lorenzo Catania Visualizza Messaggio
    Non è un discorso semplice da sviscerare, ma in generale il moto di allungamento dell'ala di farfalla dell'anticiclone delle Azzorre verso il Mediterraneo è conseguenza del rafforzamento di una Corrente a Getto che si distende franca da W verso E, quindi in flusso zonale, attorno al 50° parallelo. Di per sé in estate questa è da considerare una anomalìa, perché le correnti d'alta quota nella bella stagione sono in generale piuttosto deboli rispetto all'inverno (ma anche in assoluto), e quindi quel movimento è da considerare sempre qualcosa di temporaneo (a meno di situazioni anomale, appunto). Di solito infatti a questa evoluzione ha sempre fatto seguito l'affermazione di un campo di alta pressione più massiccio e stabile sull'Europa centro-meridionale, magari con geopotenziali meno elevati, tendenza alla palude barica, ma tempo perlopiù stabile e soleggiato, salvo qualche fenomeno termo-convettivo in montagna, in ossequio all'estate mediterranea .(non entriamo nell'argomento anticiclone africano, che coinvolge tanti altri fattori, in particolare il monsone africano, come sanno ben spiegarti i ragazzi che studiano le teleconnessioni).
    Per quanto riguarda il ciclone d'Islanda accade qualcosa di simile: se il getto in alta quota è forte, è più facile che la depressione si approfondisca, viceversa accade se i venti d'alta quota si indeboliscono; la sua origine comunque va sempre ricercata nell'interazione tra il ramo subtropicale del getto in risalita dal Golfo del Messico ed il ramo polare che scorre dal Canada verso est (lo "scontro" tra loro genera quei cicloni che poi tra Groenlandia, Islanda e Regno Unito in inverno raggiungono valori di pressione anche inferiori ai 950 hPa).
    E' chiaro quindi che in estate (quando i venti d'alta quota sono deboli), anch'essa sia più debole; ed infatti spesso nel pieno della stagione, luglio-agosto, è difficile vedere cicloni più profondi di 1000 hPa anche alle alte latitudini.
    Tutto questo per dirti che le evoluzioni dell'anticiclone subtropicale e della depressione artica sono spesso (non sempre! Ma qui si entra nell'argomento avvezione di vorticità e si va troppo sul difficile) collegate tra loro, e la forza di una è spesso contemporanea alla forza dell'altra.
    Il fatto che l'anticiclone si sposti verso nord non significa quindi che la depressione d'Islanda è più debole, ma che invece di trovarsi sull'Islanda, si trova un po' più ad est, verso il Mar di Norvegia o il Mare del Nord, magari con forza paragonabile (eccezion fatta per alcune situazioni di Blocking).

    Devi infatti ricordare che si parla di anticiclone DELLE AZZORRE e depressione D'ISLANDA non come figure che si possono individuare sulle mappe sinottiche che consultiamo ogni giorno, bensì come MEDIE CLIMATOLOGICHE annuali o pluri-annuali. Cioè, se vai a fare una media dei campi di pressione e/o geopotenziale dei dati rilevati giorno dopo giorno in un anno o in più anni, verranno fuori massimi di pressione e/o geopotenziale attorno all'arcipelago delle Azzorre e minimi degli stessi parametri attorno all'Islanda

    Spiegazione tecnica ma comprensibile, grazie molte...!!

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  7. #7
    Brezza tesa L'avatar di roby85
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    Predefinito Re: Anticiclone delle Azzorre. Dov'è finito?

    Bella la piega che ha preso il thread..complimenti per gli interventi
    Inverno 2016?" Che l' HP si ammali di PRIAPISMO !!"
    Cassano M: PET
    Mai discutere con un cretino..dopo 5 min non si capisce + chi sia tra i due”

  8. #8
    Banned L'avatar di kelvin
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    Predefinito Re: Anticiclone delle Azzorre. Dov'è finito?

    Citazione Originariamente Scritto da roby85 Visualizza Messaggio
    Bella la piega che ha preso il thread..complimenti per gli interventi

    Infatti.
    Delucidazioni di Lorenzo molto interessanti!

  9. #9
    Banned L'avatar di kelvin
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    Predefinito Re: Anticiclone delle Azzorre. Dov'è finito?

    Due carte della distribuzione della pressione al suolo, una esemplificativa della situazione estiva (ne ho scelto una con la disposizione "classica" dell'anticiclone delle Azzorre, 26/7/2007):
    bracka20070726.jpg

    Una esemplificativa (anche se manca l'anticiclone russo) della situazione invernale (30/12/2006):
    bracka20061230.jpg

    Da notare ovviamente la differenza dei gradienti barici delle due carte...

  10. #10
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    Predefinito Re: Anticiclone delle Azzorre. Dov'è finito?

    Citazione Originariamente Scritto da kelvin Visualizza Messaggio
    Ormai sta diventando una... incostante, considerando gli ultimi anni.

    Fino a... i primi anni '90, credo, arrivava verso giugno/luglio e cedeva il passo a metà agosto, portando una tranquilla e godibile estate al sud e forse trattando un pò peggio il nord Italia...
    Era una costante... ogni anno così.
    Negli ultimi anni è cambiato tutto e preferisce di più allungarsi verso latitudini più settentrionali, portando tempo stabile sulle isole britanniche e sulla Scandinavia.

    Mi chiedo: è possibile che siano alte pressioni termiche dovute al raffreddamento delle acque del nord Atlantico dovuto a sua volta
    al paventato indebolirsi della Corrente del Golfo??


    La parola ai più esperti.

    l'anno scorso in inghilterra è stato tutto fuorchè stabile il tempo, ci sono stato e mi hanno raccontato che tenevano le stufe accese in pieno luglio, quando ci sono andato, le massime non superavano i 16°C ed era la seconda decade di agosto.

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