Vorrei tornare un attimo su quanto detto a proposito del mese di giugno.
Una situazione che non vede vere e proprie figure bariche protagoniste dello scenario euromediterraneo ma tanti centri di azione e altrettante zone di quiete, una situazione, in sostanza, assai ondulata e complessa. Fatta questa premessa, al fine di muoversi all'interno di questo "campo minato" prendiamo come riferimento principale le attuali SST relative all'Oceano Atlantico e zone limitrofe.
I principali centri d'azione li troviamo uno sui meridiani centrali dell'Atlantico settentrionale, l'altro sull'Europa settentrionale mentre, tra la il regno unito e la penisola scandinava, troviamo una vasta area di alta pressione. Più a sud ovvero alle medie latitudini e zone subtropicali troviamo l'alta pressione delle azzorre che, a fasi alterne, crea un debole legame con l'hp scandinavo, una depressione iberico - mediterranea mentre più ed est dovrebbero crearsi i primi veri prodromi dell'anticiclone subtropicale a interessare l'Europa orientale centro meridionale coinvolgendo, a tratti e in parte le nostre regioni meridionali e centrali adriatiche ma principalmente in azione tra la Romania e il Mar Nero. Bene. L'Italia probabilmente si troverà, almeno fino all'inizio della terza decade del mese, lungo un immaginario spartiacque che divide le masse d'aria umide provenienti dell'Atlantico da quelle più fresche e moderatamente instabili provenienti dal Vecchio continente. L'elemento comune, in entrambe le fasi, è rappresentato dal fatto che entrambe queste masse d'aria, a fasi praticamente alternate, andranno ad alimentare la falla presente tra la penisola iberica e il Mediterraneo occidentale, rinnovando condizioni di tempo poco stabile con connotati a tratti diversi. Ne conseguiranno fasi altalenanti più umide ed uggiose ma più calde con fasi più fresche e instabili. L’anticiclone delle Azzorre, del tutto latitante almeno fino a tutta la seconda decade di giugno, a tratti in congiunzione con l’hp anglo scandinavo, creerà i presupposti per fasi fresche e instabili. Il ponte anticiclonico sarà tuttavia non particolarmente tenace per cui alle fasi fresche si alterneranno correnti più umide di matrice oceanica ad alimentare la depressione presente tra le coste ispanico portoghesi e il mediterraneo occidentale. Il tutto in un contesto sinottico che di estivo ha ancora ben poco.
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