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TT-chaser
Pioggia artificiale su Dubai!!
Ma sarà vero? Questo potrebbe aprire prospettive molto interessanti (certamente non con riferimento all'attuale periodo piovoso)..
Ma in caso di estese cammellate...
Martedì scorso alcuni bimotori hanno disseminato nubi in risalita dall'Arabia Saudita meridionale di ioduro d'argento, sali igroscopi ed altre sostante chimiche capaci di esaltare la capacità di condensazione del vapore acqueo. Risultato: alcuni minuti di pioggia intermittente, a tratti moderata, su molti quartieri di Abu Dhabi e di Dubai. L'evento è senz'altro da prima pagina, specie se consideriamo l'estrema aridità del luogo e i reiterati tentativi, nel passato, di produrre pioggia artificiale.
La 'semina' chimica è addirittura riuscita a produrre attività elettrica a seguito dell'evoluzione delle nubi a cumulonembi. I cittadini ed alcuni meteorologi all'oscuro dell'esperimento, nel sentire i tuoni non credevano alle loro orecchie, né credevano ai loro occhi quando dal cielo è cominciata a cadere la pioggia. La sorpresa la si può ben comprendere se andiamo a sbirciare i dati pluviometrici relativi a Dubai e Abu Dhabi nel mese di Maggio; nel primo caso la media storica recita 1mm, nel secondo zero. I mesi più piovosi negli Emirati Arabi sono Febbraio, Marzo, Gennaio e Dicembre e le precipitazioni si manifestano quasi esclusivamente sottoforma di rovescio o temporale.
Ovviamente non sempre si presentano le condizioni ideale per poter testare la pioggia artificiale, infatti affinché la semina produca frutti sono necessarie determinate condizioni di umidità, pressione e temperatura. Nelle aree subtropicali, dove l'umidità presente nella medio-alta troposfera è sempre molto bassa in estate, giornate come martedì scorso risultano estremamente rare. Quel giorno, infatti, un corpo nuvoloso piuttosto esteso risaliva dallo Yemen garantendo non solo un elevato tasso di umidità, ma anche parametri termici e pressori ideali.
La pioggia artificiale rappresenta solo uno degli ambiziosi obiettivi della ricerca atta a modificare antropicamente i parametri meteorologici. Numerosi paesi, tra i quali USA, Russia, Gran Bretagna e Canada, stanno studiando soluzioni per ridurre o intensificare l'impatto di determinati fenomeni atmosferici, con l'obiettivo di poter, almeno localmente, controllare il clima nelle sue manifestazioni più estreme. Ovviamente tra lo studiare e l'applicare c'è di mezzo il sistema atmosferico, la cui complessità passa anche attraverso il battito di ali di una farfalla.
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