Tu lo vedi in salute e pimpante come non mai?
Io, semmai, ci vedo una riduzione della sua attività dai cicli 18 (max a fine anni 40) e 19 al ciclo 20, una crescita relativa dal 20 al 21 e poi una sostanziale stabilizzazione fino al 23.
Come dire: prima variano le T globali (raffreddamento / stabilizzazione fra i 40 e i 70, forte incremento dagli 80) e poi l'intensità dell'attività solare.
Come direbbe qualcuno: "Houston, abbiamo un problema..."![]()
Ultima modifica di steph; 23/06/2008 alle 21:51
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Anno 1830. A stento può credersi quanto incostante sia stata la stagione invernale, poichè dal novembre alla metà di febbraio corrente non si sono vedute due godibili giornate consecutive, mentre le nevi sono state replicatissime e magiori di quelle del 1790 e dei freddi del 1813 e 1814.
Già: quindi abbiamo una sorta di anticorrelazione fra andamento dell'attività solare e andamento delle temperature globali, visto che il periodo da te citato (cicli 21 e 22) mostra un'intensità inferiore a quella dei cicli 18 e 19 (quelli della prima parte della fase di raffreddamento, per intenderci)![]()
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Non dimenticare che la PDO era in fase negativa tra il 46 e il 77, e questo può aver influenzato molto il trend termico, mentre al tempo stesso si può discutere se esista un lag temporale fra intensità della radiazione solare e temperature
Sì, anche se:
1) il raffreddamento della metà del XX secolo (50-60-70) è dovuto in buona parte al fenomeno del global dimming;
2) la PDO ha sicuramente avuto (e ha tuttora) buon gioco nel guidare la MDV delle temperature globali.
È chiaro che stiamo parlando di SST di quasi metà del più grande oceano del globo, per cui è evidente che ci si possa aspettare influenze importanti sul clima globale.
Se detrendizziamo l'indice della PDO ed escludiamo così l'andamento delle SST globali per eliminare (anche se non del tutto) il segnale dato dal GW, il risultato è che c'è effettivamente una correlazione PDO-Tglobali, con la PDO che precede le variazioni nelle T globali.
Cross Correlation PDO/T globali
Tuttavia la correlazione non è molto robusta, rimanendo il coefficiente sotto lo 0.2. Probabilmente se focalizzassimo l'attenzione sul Nordamerica (soprattutto la parte NW), la correlazione salirebbe assai.
Occorre poi ricordare che è molto problematico trovare correlazioni tra le T globali ed un'area di globo così vasta essendo il rapporto tra le due inesorabilmente bidirezionale.
3) Finora, gli studi effettuati non hanno permesso di trovare alcun lag temporale fra intensità della radiazione solare e temperature, qui forse c'è un vasto campo di ricerca aggiuntivo (non sottovaluterei, peraltro, l'effetto indiretto della radiazione solare, ad es. nell'influenzare l'O3 e la BD circulation o gli effetti dell'attività geomagnetica del sole), ma ritengo che vadano supportate da rilevanze causali e fisiche, altrimenti qualsiasi correlazione è come un amore non consumato
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