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  1. #71
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    Predefinito Re: Rilancio le : Critiche ai modelli IPCC

    [quote=clayco;1890310]
    Citazione Originariamente Scritto da steph Visualizza Messaggio
    *google is your friend*

    quote]

    Trovato:

    http://www.iop.org/EJ/article/1748-9326/3/2/024001/erl8_2_024001.pdf?request-id=c7d1ded0-2f6c-4f33-8882-028ce89caf48 (peer review testo inglese)

    T Sloan and A W Wolfendale (2008). "Testing the proposed causal link between cosmic rays and cloud cover". Environ. Res. Lett. 3: 024001. ...

    negano tutto, me lo leggerò con calma la settimana prox

    Invece No. ( la pubblicazione è troppo tecnica per me non posso dire di aver capio tutto)
    Però penso di aver capito che criticano Svenmark dicendo che non è vero che tutte le nuvole sono influenzate dai raggi cosmici, ma poi affermano che il 23 % delle nuvole è inflenzato dalle nuvole e a livello globale.

    ma è tantissimo!

    se ci sono il 23% in meno di nuvole perchè c'è più vento solare che spazza via i raggi cosmici ( la faccio facile) vuol dire che arriva molta più radiazione solare sulla superficie dell terra, questo sicuramente amplifica il riscaldamento ( o viceversa ) e amplifica anche l'effetto serra perchè ci sono più radiazione a onde lunghe in salita dalla terra ( la faccio facile)

  2. #72
    Uragano L'avatar di giorgio1940
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    Predefinito Re: Rilancio le : Critiche ai modelli IPCC

    Citazione Originariamente Scritto da clayco Visualizza Messaggio
    http://www.cmcc.it/web/public/IPCC-Italia

    a sinistra ci sono le sintesi (ci sono anche delle risposte agli scettici: potrei replicare a quasi tutte)

    cito dall’ultima

    “La comprensione dell’influenza antropogenica nel riscaldamento e nel raffreddamento del clima è migliorata rispetto al TAR, portando alla conclusione, con confidenza molto elevata (“very high confidence”)7, che l’effetto globale medio netto delle attività umane dal 1750 sia stato una causa di riscaldamento, con un forzante radiativo di +1.6 [da +0.6 a +2.4] Wm-2 (vedi Figura SPM.2). {2.3., 6.5, 2.9}

    Il forzante radiativo combinato dovuto agli aumenti di anidride carbonica, metano e protossido di azoto è di +2.30 [da +2.07 a +2.53] Wm-2, ed il suo tasso di crescita durante l’era industriale molto probabilmente non ha avuto precedenti in più di 10000 anni (vedi Figure SPM.1 e SPM.2). Il forzante radiativo dell’anidride carbonica è cresciuto del 20% dal 1995 al 2005, il cambiamento maggiore di qualsiasi decennio almeno negli ultimi 200 anni. {2.3, 6.4}

    • I contributi antropogenici agli aerosol (solfati, carbonio organico, nero fumo, nitrati e polveri) insieme producono un effetto di raffreddamento, con un forzante radiativo diretto totale di -0.5 [da -0.9 a -0.1] Wm-2 ed un forzante indiretto dovuto all’albedo delle nuvole di -0.7 [da -1.8 a -0.3] Wm-2. Questi forzanti attualmente sono meglio compresi rispetto al TAR, grazie a miglioramenti nelle misurazioni in situ, da satellite e da terra e anche grazie ad una modellistica più completa, ma rimangono ancora l’elemento dominante l’incertezza del forzante radiativo. Gli aerosol influenzano anche il tempo di vita delle nubi e le precipitazioni. {2.4, 2.9, 7.5} “

    COMMENTO sono i dati dal famoso rf di Hansen 1,63 w/sìmq di riscaldanti di cui solo 0,12 (la variazione solare ) è naturale tutto il resto antropogenico da gas serra 92,5%.
    *****
    Ricordavo bene quella percentuale.
    Ricordo anche che in "molti" di quelli che ora, come prima, ti combattono l'"abbracciavano" facendola loro.-
    Penso siano poi quelli che nel nostro sondaggio abbiano "votato" per quel +del 90% come influenza umana sui gas serra, nel GW.-
    Ma ho l'impressione che qualcuno dei suddetti ora cominci a dissociarsi da quella iperbolica(per me pivello) percentuale.-

    Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
    Non posso che dir grazie a tanto Artefice!

  3. #73
    Vento moderato L'avatar di Marco P.
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    Predefinito Re: Rilancio le : Critiche ai modelli IPCC

    Citazione Originariamente Scritto da Marco P. Visualizza Messaggio
    A me sembra che in questa discussione si continui ad ignorare la questione di fondo: se si afferma, come dimostrano gli studi, che negli ultimi decenni l'impronta dell'attività antropica è preponderante sul cambiamento climatico, non significa che le cause naturali siano svanite nel nulla, ci sono, ci sono state e ci saranno sempre con le loro dinamiche temporali più o meno veloci a seconda del tipo di causa, dei feddback ecc. quindi conoscere le cause, l'entità e la rapidità delle variazioni climatiche del passato è importante ma non è tutto
    Perchè la situazione è preoccupante? Perchè allo stato attuale dei fatti è prevedibile senza troppi dubbi un aumento esponenziale della popopolazione, una crescente industrializzazione dei paesi in via di sviluppo e una conseguente crescente immissione di gas serra antropici nell'atmosfera; ciò significa che quella che oggi è ritenuta la causa preponderante del riscaldamento, è destinata ad avere sempre più peso a meno che non intervengano improbabili cause contrarie
    Da qui la necessità di rallentare per quanto possibile la produzione di gas serra attraverso risparmio e migliore efficienza energetica, limitazione degli sprechi, avvio delle tecnologie basate sulle fonti rinnovabili, strategie di adattamento ecc; nessuno può pensare che questo farà miracoli, ma il cambiamento sarà tanto più traumatico quanto più sarà rapido, quindi rallentarlo, fornendo più tempo per l'adattamento sarebbe un risultato non trascurabile, anche perchè migliorebbe la qualità dell'ambiente.
    )O/O(Mi sconcerta l'accanimento con cui si combattono oggi queste idee.....
    Marco Pifferetti Albinea - Reggio E.
    http://marcopifferetti.altervista.org/index.htm

  4. #74
    Uragano L'avatar di giorgio1940
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    Predefinito Re: Rilancio le : Critiche ai modelli IPCC

    Citazione Originariamente Scritto da Marco P. Visualizza Messaggio
    Da qui la necessità di rallentare per quanto possibile la produzione di gas serra attraverso risparmio e migliore efficienza energetica, limitazione degli sprechi, avvio delle tecnologie basate sulle fonti rinnovabili, strategie di adattamento ecc; nessuno può pensare che questo farà miracoli, ma il cambiamento sarà tanto più traumatico quanto più sarà rapido, quindi rallentarlo, fornendo più tempo per l'adattamento sarebbe un risultato non trascurabile, anche perchè migliorebbe la qualità dell'ambiente.
    )O/O(Mi sconcerta l'accanimento con cui si combattono oggi queste idee.....
    ****
    Quoto!!!
    Da parte mia non ho mai negato che l'uomo sia "al di fuori" del problema.-
    Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
    Non posso che dir grazie a tanto Artefice!

  5. #75
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    Predefinito Re: Rilancio le : Critiche ai modelli IPCC

    Citazione Originariamente Scritto da giorgio1940 Visualizza Messaggio
    ****
    Quoto!!!
    Da parte mia non ho mai negato che l'uomo sia "al di fuori" del problema.-
    Mi fa piacere trovarti d'accordo
    Marco Pifferetti Albinea - Reggio E.
    http://marcopifferetti.altervista.org/index.htm

  6. #76
    Burrasca L'avatar di steph
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    Predefinito Re: Rilancio le : Critiche ai modelli IPCC

    Citazione Originariamente Scritto da clayco Visualizza Messaggio
    http://www.cmcc.it/web/public/IPCC-Italia

    a sinistra ci sono le sintesi (ci sono anche delle risposte agli scettici: potrei replicare a quasi tutte)

    cito dall’ultima

    “La comprensione dell’influenza antropogenica nel riscaldamento e nel raffreddamento del clima è migliorata rispetto al TAR, portando alla conclusione, con confidenza molto elevata (“very high confidence”)7, che l’effetto globale medio netto delle attività umane dal 1750 sia stato una causa di riscaldamento, con un forzante radiativo di +1.6 [da +0.6 a +2.4] Wm-2 (vedi Figura SPM.2). {2.3., 6.5, 2.9}

    Il forzante radiativo combinato dovuto agli aumenti di anidride carbonica, metano e protossido di azoto è di +2.30 [da +2.07 a +2.53] Wm-2, ed il suo tasso di crescita durante l’era industriale molto probabilmente non ha avuto precedenti in più di 10000 anni (vedi Figure SPM.1 e SPM.2). Il forzante radiativo dell’anidride carbonica è cresciuto del 20% dal 1995 al 2005, il cambiamento maggiore di qualsiasi decennio almeno negli ultimi 200 anni. {2.3, 6.4}

    • I contributi antropogenici agli aerosol (solfati, carbonio organico, nero fumo, nitrati e polveri) insieme producono un effetto di raffreddamento, con un forzante radiativo diretto totale di -0.5 [da -0.9 a -0.1] Wm-2 ed un forzante indiretto dovuto all’albedo delle nuvole di -0.7 [da -1.8 a -0.3] Wm-2. Questi forzanti attualmente sono meglio compresi rispetto al TAR, grazie a miglioramenti nelle misurazioni in situ, da satellite e da terra e anche grazie ad una modellistica più completa, ma rimangono ancora l’elemento dominante l’incertezza del forzante radiativo. Gli aerosol influenzano anche il tempo di vita delle nubi e le precipitazioni. {2.4, 2.9, 7.5} “

    COMMENTO sono i dati dal famoso rf di Hansen 1,63 w/sìmq di riscaldanti di cui solo 0,12 (la variazione solare ) è naturale tutto il resto antropogenico da gas serra 92,5%.
    http://forum.meteonetwork.it/showpos...1&postcount=60

    Di nuovo (terza volta!): dove sta scritto che sul cambiamento climatico l'uomo incide per il 92.5%???

    Il commento lo hai fatto tu, mica viene dal FAR!!!
    ~~~ Always looking at the sky~~~








  7. #77
    Burrasca L'avatar di steph
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    Predefinito Re: Rilancio le : Critiche ai modelli IPCC

    Citazione Originariamente Scritto da atlantic Visualizza Messaggio
    beh, letta così è molto generica la cosa...
    penso che quasi tutti pensino che l'influenza umana ci sia, ma tra il 2% e il 98% c'è una bella differenza
    se la tua interpretazione è giusta, non mi resta che quotare al 100% l'IPCC, l'uomo interferisce... già, ma quanto?

    è il classico linguaggio ambiguo dei report IPCC...
    media e politici ci ricamano alla grande, è una strada spianata alle interpretazioni e ai fraintendimenti...

    Certo, non hai mica tutti i torti. Però quello (fattori di confidenza in termini probabilistici) è il linguaggio della scienza, di come la scienza esprima giudizi sul grado di fiducia da essa raggiunto, soprattutto in ambito di prognosi.

    Di certo gli attori principali della variabilità interannuale sono altri, ad es. l'ENSO (vedi ad es. il picco relativo del 1998 o l'attuale fase) o le grandi eruzioni vulcaniche come il Pinatubo (vedi ad es. il momentaneo rafreddamento del 1991-1993).

    Molto probabilmente l'impronta antropogenica va ricercata nel trend di fondo.

    E in fin dei conti, a ben guardare, si potrebbe anche dire che, stante i grafici segg. già postati prima, oggi sia proprio solo l'influsso antropogenico a guidare il trend...

    ~~~ Always looking at the sky~~~








  8. #78
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    Predefinito Re: Rilancio le : Critiche ai modelli IPCC

    Atti della conferenza di Vigo: sono molto interessanti , ci sono critiche ai modelli ma anche al multi grafcio dell'IPCC sulla ricostruzione del cliam degli ultimi mille anni.

    http://www.climatemonitor.it/Download/Vigo%2029082008.pdf
    GUIDO GUIDI LE VARIAZIONI CLIMATICHE E LE POSSIBILI CAUSE: ANTROPICHE O NATURALI? L’ANIDRIDE CARBONICA, IL FLAGELLO DEL XX SECOLO O ELEMENTO NATURALE 29 Agosto 2008

  9. #79
    Vento moderato L'avatar di Marco P.
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    Predefinito Re: Rilancio le : Critiche ai modelli IPCC

    Citazione Originariamente Scritto da clayco Visualizza Messaggio
    Atti della conferenza di Vigo: sono molto interessanti , ci sono critiche ai modelli ma anche al multi grafcio dell'IPCC sulla ricostruzione del cliam degli ultimi mille anni.

    http://www.climatemonitor.it/Download/Vigo%2029082008.pdf
    GUIDO GUIDI LE VARIAZIONI CLIMATICHE E LE POSSIBILI CAUSE: ANTROPICHE O NATURALI? L’ANIDRIDE CARBONICA, IL FLAGELLO DEL XX SECOLO O ELEMENTO NATURALE 29 Agosto 2008
    Meno male che ogni tanto si leggono cose rassicuranti: eravamo preoccupati di dover affrontare migrazioni bibliche a causa dei cambiamenti climatici, e scopriamo che qualche grado in più sarebbe addirittura auspicabile, la storia insegna.....; scopriamo anche che quel grafico che tanto ci turbava è falso e che i tanto temuti sacrifici per ridurre la CO2 non sono più necessari.
    Unica nota triste è leggere che, nonostante tutto, buona parte della comunità scientifica è convinta delle origini antropiche dei cambiamenti climatici e della necessità di azioni urgenti....ma se questi scienziati avessero studiato un po' di meno la fisica e un po di più la storia, non si sarebbero risparmiati questa pessima figura?
    Marco Pifferetti Albinea - Reggio E.
    http://marcopifferetti.altervista.org/index.htm

  10. #80
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    Predefinito Re: Rilancio le : Critiche ai modelli IPCC

    Citazione Originariamente Scritto da Marco P. Visualizza Messaggio
    Meno male che ogni tanto si leggono cose rassicuranti: eravamo preoccupati di dover affrontare migrazioni bibliche a causa dei cambiamenti climatici, e scopriamo che qualche grado in più sarebbe addirittura auspicabile, la storia insegna.....; scopriamo anche che quel grafico che tanto ci turbava è falso e che i tanto temuti sacrifici per ridurre la CO2 non sono più necessari.
    Unica nota triste è leggere che, nonostante tutto, buona parte della comunità scientifica è convinta delle origini antropiche dei cambiamenti climatici e della necessità di azioni urgenti....ma se questi scienziati avessero studiato un po' di meno la fisica e un po di più la storia, non si sarebbero risparmiati questa pessima figura?
    Allora tieniti le balle di Al Gore!

    Scusami ma te lo sei voluto, Guidi non parla solo del passato e dei grafici "aggiustati dell'ippc" ma anche che:

    la teoria del riscaldamento antropogenico non ha riscontri:

    -nella storia della terra
    - nel riscaldamento della troposfera che avrebbe dovuto essere il triplo di quello superficiale e che invece non è
    - nelle proiezioni, fatte con i modelli climatici, sull’aumento di 100 ppm di CO2 che danno tutte un riscaldamento sovrastimato di un fattore 2 o 3

    E indica nelle forzanti naturali e nei loro feedback la maggior rilevanza dei cambiamenti rispetto ai gas serra.

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