Citazione Originariamente Scritto da Massimo Bassini Visualizza Messaggio
E' per caso lo stesso che qualche anno fa ha pubblicato un articolo su Le Scienze in cui teorizzava che le emissioni industriali non sono l'unico fattore e forse nemmeno il più importante, ma che i mutamenti climatici da attività antropiche sono iniziati nel momento in cui l'uomo ha smesso di essere cacciatore e si è dato ad agricoltura e pastorizia?
Non ricordo se parlava di "nemmeno il più importante" ma comunque sosteneva che gli effetti antropici si sono manifestati ben prima della rivoluzione industriale. Già in età antica.

Che, detta così sembra un po' un'esagerazione perché noi tendiamo a raffigurarci il mondo pre inidustriale come una terra vergine. In realtà era enormemente antropizzato, già da secoli. Già gli scrittori classici lamentavano che l'Attica fosse diventata sterile (ed era vero: terreno fragile e collinoso, disboscato dai colonizzatori e continuamente coltivato, finì per dilavarsi a mare). Ricordo anche Plutarco (scrittore greco, ma scrive in epoca romana) lamentarsi della Grecia ormai (ai suoi tempi) completamente spopolata (rispetto ai tempi di Pericle). Lui ne attribuiva le cause a secoli di guerre intestine ma, mi viene il fondato sospetto, in gran parte era dovuto ad un terreno ormai troppo sfruttato. La mezzaluna fertile, in origine, di sicuro non doveva essere il deserto iracheno di oggi, la Pianura padana di età romana assomigliava più a quella odierna che che all'infinita distesa di querce che era stata in passato e, sempre in epoca romana, si raccontava come solo qualche generazione prima fosse possibile, per una scimmia, salire su un albero a Roma ed arrivare a Marsiglia senza mai scendere dai rami.

Già 2000 anni fa, insomma, erano perfettamente consapevoli di aver fortemente antropizzato l'ambiente, con deforestazioni e conseguenti aumenti di ruminanti. Aumento rispetto all'equilibrio naturale: oggi ci sono certamente nel mondo più vacche di quante l'ecosistema permetterebbe. Allora, seppur di meno, pure. Non si può quindi escludere che queste prime, profonde, trasformazioni ambientali possano aver avuto un qualche impatto sulla chimica dell'atmosfera. Certo: nulla rispetto a quello che abbiamo visto da 200 anni in qua.

Steph: se il libro aggiunge rispetto agli articoli facci sapere...