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  1. #71
    Uragano L'avatar di Dream Designer
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    Predefinito Re: L'inverno del “secolo” ?

    Citazione Originariamente Scritto da Stau Visualizza Messaggio
    Discorso condivisibile ed è più o meno quello che dice Konrad: malgrado molti non siano d'accordo(non io,io ho sempre sostenuto le tesi di Corrado)quando lui parla di majale basso o alle canarie e atlantico basso come l'UNICO vero modo per avere delle ondate di gelo storiche sull'Europa centro-meridionale,in realtà ha pienamente ragione e lo dimostrano le carte.Sia del 29,che del 56,che dell'85...tanto per citare gli episodi gelidi a noi più vicini.
    Con il maiale alto si ha un innalzamento del flusso atlantico che può portare solo a delle discese artico-marittime al più e non all'espansione dell'Orso russo-siberiano.

    Quanto agli eventi gelidi mi trovi abbastanza d'accordo.
    Però penso che più che un inverno come il 63,adesso ci si può aspettare al limite un evento di una ventina di giorni come il febbraio 1956 o il gennaio 1985.
    A mio avviso inverni come il 1708/1709 e il 1962/63 sono praticamente impossibili ad oggi.
    si, la differenza però è che konrad deve pur aver capito che quelle configurazioni ormai non ci sono più e che siamo in un altra epoca climatica, quindi ben venga un Azzoriano sparato verso NE che tanto comunque oltre alla roba Marittima può far scendere anche qualcosa di più tosto ai bassi strati con un pò più di impegno

    riguardo quella lista di Inverni gelidi, vengono presi in esame Inverni con mesi all'interno gelidi oppure trimestri freddi nel complesso ?

    esempio: il 1708/09 ebbe Gennaio spaventoso ma anche gli altri due mesi furono parecchio freddi ... il 1955/56 ebbe il Febbraio che tutti conosciamo mica tanto distante dal Gennaio 1709 però i restanti due mesi furono davvero parecchio miti !


    NAPOLI, Febbraio 2018: IO C'ERO !!!
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  2. #72
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    Predefinito Re: L'inverno del “secolo” ?

    Citazione Originariamente Scritto da Stau Visualizza Messaggio
    Discorso condivisibile ed è più o meno quello che dice Konrad: malgrado molti non siano d'accordo(non io,io ho sempre sostenuto le tesi di Corrado)quando lui parla di majale basso o alle canarie e atlantico basso come l'UNICO vero modo per avere delle ondate di gelo storiche sull'Europa centro-meridionale,in realtà ha pienamente ragione e lo dimostrano le carte.Sia del 29,che del 56,che dell'85...tanto per citare gli episodi gelidi a noi più vicini.
    Con il maiale alto si ha un innalzamento del flusso atlantico che può portare solo a delle discese artico-marittime al più e non all'espansione dell'Orso russo-siberiano.

    Quanto agli eventi gelidi mi trovi abbastanza d'accordo.
    Però penso che più che un inverno come il 63,adesso ci si può aspettare al limite un evento di una ventina di giorni come il febbraio 1956 o il gennaio 1985.
    A mio avviso inverni come il 1708/1709 e il 1962/63 sono praticamente impossibili ad oggi.
    Verissimo che il maiale alto ha giocato un ruolo non di poco conto negli ultimi anni..ma secondo me più che la tendenza dell'azzorriano ad erigersi verso nord quello che è deleterio è l'azzorriano alto sì ma disteso lungo i paralleli, che comporta una zonalità sparata alle medio-alte latitudini..il flusso mite atlantico arriva in questo modo fino agli Urali impedendo qualsiasi afermazione di un hp termico che così se ne sta ben rintanato in Siberia..un hp oceanco alto ma disteso verso N\NE non deporrebbe certo a un inerno mite sul Mediterraneo.
    Infine per quanto riguarda l'AMO non credo che la fase positiva sia deleteria..altrimenti come spiegare le frequenti irruzioni artiche (marittime e continentali che siano) negli inverni degli anni 40-50 e primi anni 60 (poi attorno al 1963 mi pare che sia cambiato il segno..)

  3. #73
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    Predefinito Re: L'inverno del “secolo” ?

    Citazione Originariamente Scritto da montel-NA Visualizza Messaggio
    Forse non mi sono spiegato bene.
    Ho colto il riferimento ai cicli di Milankovitch per evidenziare come secondo gli ultimi calcoli astronomici l'insolazione estiva nell'emisfero boreale dovrebbe aumentare nel corso dei prossimi 25.000 anni. Non mi riferivo dunque a news attinenti direttamente alle teorie dell'Ingegnere serbo.
    Per quanto riguarda gli ultimi studi relativi alle previsioni future fondate sulla predicibilità delle variazioni orbitali e sull'influenza delle stesse sul clima ne citerei uno:

    ^ Berger A, Loutre MF (2002). Climate: An exceptionally long interglacial ahead?. Science 297 (5585): 1287-1288.DOI:10.1126/science.1076120

    secondo cui il periodo caldo attuele dovrebbe durare almeno 50.000 anni ancora.
    Ma questo non è altro che uno dei lavori fondati su ipotesi predittive che, vista la difficoltà che esiste in primis nello scremare l'influenza, verosimilmente maggiore, che attività "endogene" in ambito atmosferico (es. attività antropogenica ed efficacia della stessa nella genesi del GW) possono avere sul clima rispetto alle variazioni orbitali nonchè la difficoltà attuali nel riuscire a cogliere il meccanismo con cui le modificazioni orbitali stesse riescano ad incidere piuttosto chiaramente sul clima (laddove normalmente la variazione dell'inclinazione assiale si sa come riesca a provocare invece effetti climatici significativi influenzando direttamente il grado di insolazione) sono da ritenersi tuttaltro che affidabili.
    Almeno allo stato attuale delle conoscenze, le cui limitate opportunità impongono, per quanto bruttino possa sembrarti , l'uso del condizionale laddove certezze evidentemente non ve ne siano.
    Ciao.
    Infatti non c'è ne sono, quel punto interrogativo a conclusione del titolo la dice lunga sull'incertezza, specie poi (e bene aggiungerlo) se si estende ai prossimi 50000 years.

    Ciao
    jonioblu

  4. #74
    Brezza leggera
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    Predefinito Re: L'inverno del “secolo” ?

    Citazione Originariamente Scritto da jonioblu Visualizza Messaggio
    Infatti non c'è ne sono, quel punto interrogativo a conclusione del titolo la dice lunga sull'incertezza, specie poi (e bene aggiungerlo) se si estende ai prossimi 50000 years.

    Ciao

    Ho fatto una indagine su parecchie pubblicazioni (circa 300) per vedere se da qualche parte era stata tirata in ballo una qualche ipotesi su possibili periodicità come da articolo Madrigali.
    Nulla di nulla.

    Questo, suppongo, è il passaggio soggetto a critica: "Gli inizi secolo sono stati sempre interessati da inverni “eccezionalmente” rigidi come i gelidi 1408-09, 1509-10, 1607-08, 1708-09, 1812-13, e mesi particolarmente freddi quali nel 1904-05, 1907 e il 1909, confermando una progressione matematica quasi perfetta, che ha visto addirittura, prima di eventi gelidi invernali, situazioni anche opposte di anomalie termiche verso il caldo come in piena PEG, (Piccola era Glaciale) dove al più caldo anno del millennio quale il 1606-07, seguì il più freddo inverno del XVII secolo: il 1607-08.....".

    Questo è un contributo che ho tirato fuori:

    fulltext6.pdf

    La bibliografia richiamata nel lavoro sembra però promettere qualcosa di meglio.
    A questo punto però, salvo novità su questo versante, la discussione può esaurirsi salvo verifica sull'effettivo andamento del prossimo inverno.

    Ciao
    Vinc
    jonioblu

  5. #75
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    Predefinito Re: L'inverno del “secolo” ?

    Citazione Originariamente Scritto da montel-NA Visualizza Messaggio
    Ah, siamo d'accordo allora.
    Tornando solo per un attimo ai cicli di Milankovitch, per chi fosse interessato sembrerrebbe che in base agli ultimi calcoli astronomici l'insolazione estiva a 65°N dovrebbe aumentare nel corso dei prossimi 25.000 anni per cui non avrebbero a verificarsi nuove glaciazioni per almeno altri 50.000 anni....
    Riprendo brevemente questa discussione per chiarire che la "Teoria Madrigali", così definita da Stefano Caserini, non può considerarsi originale seppur formulata in un contesto molto approssimato e spesso privo di riferimenti bibliografici. Già il climatologo Willett (qui si parla degli anni 60) elaborò con cinquant’anni di anticipo una propria teoria sulle cause di cambiamento climatico, periodico e aperiodico, alle scale più brevi, scomodando la JS ed il vortice circumpolare. In particolare cito un passo tratto dal M. Pinna: "E' opportuno rivolgere l'attenzione al grande vortice circumpolare in quota, che notoriamente rappresenta un tratto costante della circolazione atmosferica alle alte latitudini, unitamente alle aree di alta e bassa pressione che gli sono associate. ......si potrebbero concepire le variazioni climatiche come una successione di fasi di "espansione" del vortice circumpolare, tipiche dei periodi freddi, quanto l'area con regime polare si estende verso Sud, così da portare la fascia dei venti occidentali verso le basse latitudini, e in fase di contrazione con getti vicino ai Poli nelle epoche calde, quando le cappe glaciali si restringono......ecc. ecc." .
    Non continuo, il passaggio è più lungo, mi sembra di rileggere nelle teorie Madrigali cose già arcinote.
    Detta teoria (Willett), ben documentata in termini di analisi climatica (è stato un grande climatologo) è stata tuttavia accantonata considerando che le oscillazioni del vortice polare seguono quale effetto di altre forzanti e quindi non valutabili in termini di fattore guida nel determinare oscillazioni climatiche, se vogliamo a tutte le scale. Per la scala più ampia possiamo cestinare la teoria Milankovitc? È forse determinata da ciclici avanzamenti/arretramenti del cortice polare stratosferico? difficile pensarlo.

    Su questa base appare curiosa la citazione di Stefano Caserini nel suo libro: "A qualcuno piace caldo", Ed. Ambiente, precisamente da pag. 252 a pag. 254 che allego di seguito in pdf, con un titolo perentorio: "A ciascuno la sua teoria" per definire la teoria Madrigali che, a stretto rigore, non può considerarsi originale. Nel passaggio finale si parla già di ".....Polizia Postale già allertata. Cordiali saluti".
    Giusto non denigrare nessuno, giusto però ricondurre questi approcci alla loro reale dimensione storica ed ai suoi reali Autori. Con buona pace del giudice “Pincopallino” di turno che ben difficilmente potrà trovarsi un giorno a dirimere cause del genere.


    Madrigali.pdf




    Saluti
    Vinc
    Ultima modifica di jonioblu; 26/09/2008 alle 13:26
    jonioblu

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