Risultati da 1 a 10 di 75

Visualizzazione Elencata

Messaggio precedente Messaggio precedente   Nuovo messaggio Nuovo messaggio
  1. #36
    Brezza leggera
    Data Registrazione
    15/06/02
    Località
    Gallarate - Milano
    Messaggi
    376
    Menzionato
    0 Post(s)

    Predefinito Re: L'inverno del “secolo” ?

    Citazione Originariamente Scritto da montel-NA Visualizza Messaggio
    Ah, siamo d'accordo allora.
    Tornando solo per un attimo ai cicli di Milankovitch, per chi fosse interessato sembrerrebbe che in base agli ultimi calcoli astronomici l'insolazione estiva a 65°N dovrebbe aumentare nel corso dei prossimi 25.000 anni per cui non avrebbero a verificarsi nuove glaciazioni per almeno altri 50.000 anni....
    Riprendo brevemente questa discussione per chiarire che la "Teoria Madrigali", così definita da Stefano Caserini, non può considerarsi originale seppur formulata in un contesto molto approssimato e spesso privo di riferimenti bibliografici. Già il climatologo Willett (qui si parla degli anni 60) elaborò con cinquant’anni di anticipo una propria teoria sulle cause di cambiamento climatico, periodico e aperiodico, alle scale più brevi, scomodando la JS ed il vortice circumpolare. In particolare cito un passo tratto dal M. Pinna: "E' opportuno rivolgere l'attenzione al grande vortice circumpolare in quota, che notoriamente rappresenta un tratto costante della circolazione atmosferica alle alte latitudini, unitamente alle aree di alta e bassa pressione che gli sono associate. ......si potrebbero concepire le variazioni climatiche come una successione di fasi di "espansione" del vortice circumpolare, tipiche dei periodi freddi, quanto l'area con regime polare si estende verso Sud, così da portare la fascia dei venti occidentali verso le basse latitudini, e in fase di contrazione con getti vicino ai Poli nelle epoche calde, quando le cappe glaciali si restringono......ecc. ecc." .
    Non continuo, il passaggio è più lungo, mi sembra di rileggere nelle teorie Madrigali cose già arcinote.
    Detta teoria (Willett), ben documentata in termini di analisi climatica (è stato un grande climatologo) è stata tuttavia accantonata considerando che le oscillazioni del vortice polare seguono quale effetto di altre forzanti e quindi non valutabili in termini di fattore guida nel determinare oscillazioni climatiche, se vogliamo a tutte le scale. Per la scala più ampia possiamo cestinare la teoria Milankovitc? È forse determinata da ciclici avanzamenti/arretramenti del cortice polare stratosferico? difficile pensarlo.

    Su questa base appare curiosa la citazione di Stefano Caserini nel suo libro: "A qualcuno piace caldo", Ed. Ambiente, precisamente da pag. 252 a pag. 254 che allego di seguito in pdf, con un titolo perentorio: "A ciascuno la sua teoria" per definire la teoria Madrigali che, a stretto rigore, non può considerarsi originale. Nel passaggio finale si parla già di ".....Polizia Postale già allertata. Cordiali saluti".
    Giusto non denigrare nessuno, giusto però ricondurre questi approcci alla loro reale dimensione storica ed ai suoi reali Autori. Con buona pace del giudice “Pincopallino” di turno che ben difficilmente potrà trovarsi un giorno a dirimere cause del genere.


    Madrigali.pdf




    Saluti
    Vinc
    Ultima modifica di jonioblu; 26/09/2008 alle 13:26
    jonioblu

Segnalibri

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •