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    Burrasca forte L'avatar di Lorenzo Catania
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    Predefinito Che si aprano le cateratte!

    Finalmente sta per arrivare il primo serio peggioramento di stampo prettamente autunnale, con tanto vento, tanta pioggia e sbalzi di temperatura improvvisi.
    Chi prima chi dopo ne godranno quasi tutte le regioni italiane, ed alla fine penso che pochi di noi rimarranno scontenti.
    Ma allora andiamo a vedere cosa succederà nel dettaglio, a partire dalla situazione attuale:
    - un'onda planetaria, che nei giorni scorsi ha mosso i primi passi sugli Stati Uniti, si è ulteriormente approfondita muovendosi verso l'Atlantico e la Scandinavia, distendendo un lungo fronte freddo sui paralleli delle medio-alte latitudini europee, dove l'onda stessa tende ulteriormente ad accentuarsi in senso meridiano grazie al lavoro dell'instabilità barotropica, incentivato dall'insistenza lungo tutto il fronte di un getto sostenuto, senza strappi violenti. Qualche leggero rallentamento o accelerazione locali tuttavia sussistono qua e là, creando piccole onde barocline, che al momento però non tendono a svilupparsi grazie al fatto che il gradiente termico è disteso in direzione nord-sud senza oscillazioni particolari.
    Insomma, quel serpentone nuvoloso al momento sta solo allungandosi verso est, traslando senza trasformarsi.
    Ma questa situazione durerà poco, perché come si vede dall'immagine, in alto a sinistra, una piccola ma insidiosa goccia fredda (probabilmente una Polar Low), sta scivolando rapidamente verso sud, in direzione del fronte. Questa azione disturberà tutto il sistema, portandolo ad ondeggiare; ma questo lo vedremo con calma più avanti.
    Intanto da notare, coreograficamente parlando, altre linee di instabilità dietro al fronte, innocue per noi ma pronte a disturbare il fronte freddo, ed in rotazione attorno al minimo di geopotenziale principale; poi un bel fronte caldo e secco sulla Russia settentrionale; il vecchio ciclone africano, stazionario, con il processo di occlusione bloccato dall'assenza di avvezione calda nel settore caldo, ed infine quella piccola tempesta sul Canale di Sicilia, insidiosa e probabilmente tendente a diventare qualcosa di particolare entro 18-24 ore.



    Passiamo allora adesso a vedere la parte della previsione, quello che ci attendiamo a partire dalle prossime 60 ore circa:

    - Stasera ore 00z: A Livello generale c'è poco da segnalare di diverso rispetto ad adesso, tranne un principio di ondeggiamento del fronte freddo nel settore tra Danimarca e Svezia, a causa del disturbo perpetrato dalla linea di instabilità adesso sul Mare del Nord; ma sarà una cosa temporanea, ed il tentativo di ciclogenesi fallirà.
    L'altra linea di instabilità, quella che interessa a noi, continuerà la sua marcia verso sud, intensificandosi per il passaggio su superfici oceaniche sempre più calde ed iniziando a produrre cumulonembi. Questo processo favorirà nelle ore successive il trasferimento di parte dell'aria fredda anche al suolo e quindi la formazione di un vero e proprio fronte freddo.
    Intanto buttate un occhio anche sulle due lineette fredde che ho segnato sulla Groenlandia: quella più a nord segnala una colata di aria gelida a tutte le quote, pronta a scivolare verso sud incentivata dalle correnti periferiche del grande ciclone sulla Norvegia; quella più a SW è una conseguenza di questo processo, e muoverà un blocco di aria fredda (inizialmente stabile) dagli altipiani groenlandesi verso l'Oceano.



    - Lunedì ore 12z: La situazione inizia a muoversi seriamente su grande scala. Il tentativo di ciclogenesi scandinavo, come detto, fallisce, ma altre onde già presenti sul fronte e trasferitesi dall'Oceano verso la Francia cominciano ad accentuarsi portando le prime piogge significative in loco; altre onde si formano per l'interazione con l'orografia della Spagna settentrionale. Ecco intanto formatosi il fronte freddo groenlandese, pronto ad impattare contro il vecchio serpentone atlantico.
    Ma la Groenlandia come abbiamo detto ha già inviato altri 2 emissari in rapida intensificazione ed in viaggio verso l'Atlantico irlandese. Notate anche l'insistenza del centro motore del grande ciclone a NW della Norvegia. Sarà questo elemento a favorire la formazione di altri impulsi.
    Infine da rimarcare la posizione della piccola tempesta mediterranea, che probabilmente potrebbe generare un piccolo vortice a cuore caldo, della durata comunque di poche ore.



    Martedì, ore 00z: Il serpentone nuvoloso arriva sulle Alpi, il tempo inizia a peggiorare anche sul nord Italia. La diminuzione della pressione sul Mediterraneo occidentale comincia a farsi abbastanza consistente, e si forma un primo ramo caldo di risposta, fronte caldo piuttosto instabile, che introdurrà poche ore dopo le prime piogge sulle regioni tirreniche.
    Il secondo impulso freddo è a ridosso della Francia, e tende ad allargarsi in sirezione W-E; nel frattempo le nuove perturbazioni groenlandesi sono ben sviluppate e viaggiano verso il Regno Unito, mentre il centro motore del ciclone inizia a stemperarsi in favore di un nuovo nocciolo gelido, con temperature inferiori ai -40°C a 500 hPa e pronto a tuffarsi verso le coste norvegesi e danesi.



    Martedì ore 12z: Ecco il fronte caldo di risposta sulle regioni tirreniche; qui arriva il primo carico d'acqua, non molto cospicuo ma comunque a tratti significativo. Nel frattempo l'aria fredda sprofonda verso il Marocco e le Canarie, sospinta da ciò che rimane della vecchia Polar Low.
    Gli altri impulsi dalla Groenlandia e dal Mare di Norvegia scivolano ancora verso sud; da notare come nuove onde si sviluppino sulle coste sud-orientali della grande isola artica.



    Mercoledì ore 00z: La fase di maltempo sull'Italia ormai si è aperta; sulle Prealpi piove abbondantemente, specie al centro-est dell'arco. A tratti continua a piovere anche sulle regioni tirreniche, anche se questa per il centro-sud torna ad essere una fase di attesa.
    Infatti l'aria fredda sprofondata sul nord-ovest dell'Africa ha generato un ciclone tra le Baleari e l'Algeria, pronto a risalire verso nord-est, ma con una certa calma.
    Nel frattempo ben 2 impulsi sono in arrivo dalla Groenlandia in direzione di Portogallo e Canarie, mentre il nocciolo gelido in quota (un'altra Polar Low), sta per affrontare la Danimarca con il suo carico di rovesci di graupel e neve.



    Intanto fermiamoci qui; per ulteriori dettagli invito chi vuole a farsi avanti per dare qualche ragguaglio in più sugil effetti delle configurazioni che ho illustrato finora.
    Solo un breve accenno a ciò che potrebbe succedere dopo, con riferimento ai fronti principali sulle mappe delle GFS06z:

    - Giovedì mattina: Il ciclone sulle Baleari investe l'Italia; ondata di piogge tra il moderato ed il forte sul centro-nord, specie regioni tirreniche ed Appennino, con Libeccio freddo ed instabile su Levante Ligure ed alta Toscana, temporaneo miglioramento (cessazione delle precipitazioni) su Alpi e Prealpi poche ore dopo. Ma il lungo fronte freddo, anche se non segnalato, è ormai arrivato a pescare in pieno Sahara, dove sta preparandosi un'onda baroclina violenta. Intanto altri nuovi impulsi scendono dalla Groenlandia verso l'Atlantico centrale.



    - Venerdì mattina: L'onda baroclina sahariana colpisce l'Italia; questa potrebbe essere la fase di maltempo più forte per molte regioni: vento teso, temperature in brusco rialzo, piogge abbondanti, sabbia a volontà, temporali ed acqua a sassate per quanti ne volessero, acqua alta a Venezia. ...
    ... Solo la distanza temporale ci fa mantenere il dubbio grosso sulla sua effettiva efficacia. Intanto i nuovi impulsi di aria fredda generano un nuovo ciclone sulla Spagna.



    - Sabato mattina: La perturbazione sahariana continua il suo viaggio verso nord-est, investendo Germania, Polonia e Balcani, stemperandosi leggermente. Il nuovo ciclone avanza da ovest portando un nuovo cambiamento al nord e su parte delle regioni tirreniche; questo potrebbe essere finalmente il momento buono per piogge abbondanti sul Piemonte, fino ad adesso un po' penalizzato assieme alla Puglia ed in maniera parziale le regioni adriatiche. Probabilmente anche la Liguria, fosse confermata la configurazione, vivrebbe un'altra giornata di piogge insistenti e copiose.




    Forza, ora tocca a voi.
    Io me ne vado a farmi una doccia, un caffè ed a mangiare qualcosa, che sono distrutto

    Buon divertimento
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    "La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)

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