Mio parere:
L'attuale incertezza modellistica (per cui tra i vari spauracchi vi è anche quella di una maggior ingerenza dell'hp azzorriano) è, secondo me, ascrivibile a un concorso di 2 principali fattori:
1. La verosimile intensificazione del Vpt a cui presumibilmente assisteremo a partire dalla metà di dicembre.
E' una sorta di "reset" dell'attuale panorama sinottico dentro cui i GM devono operare sulla base dei parametri teleconnettivi e deterministici che coincide con il nuovo innalzamento dell'indice AO previsto verso la fine della prima decade del mese in corso;
2. La difficoltà nel parametrare l'influenza della Mjo nella fase 7 in cui non mi dettaglio ulteriormente in quanto già discusso in apposito 3d.
Spingiamoci leggermente oltre dicendo che:
l'irruzione fredda prevista per il ponte dell'Immacolata, pur con le sue sfumature e i vari shift, di per sè ritengo non possa avere la rilevanza di quella avutasi nell'ultima decade di novembre, in quanto sarà verosimilmente caratterizzata da gpt più elevati, tenuto conto dell'attuale dislocazione del core del Vp assai E-Shiftata rispetto a quella novembrina;
A suo vantaggio rispetto a quella ha invece il fatto di trovare un suolo italico già freddo e una non indifferente variabile sinottica, ovvero quella di poter pescare aria via via più fredda in quanto la graduale maggior forza del Vp potrebbe portare a un contributo scandinavo, stante la probabile inclinazione verso NE dell'asse dell'hp.
Le prossime uscite modellistiche potranno portarci sulla retta via.![]()
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Matteo
E si è aggiunto anche NOGAPS
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Hai perfettamente ragione, i gpt probabilmente saranno più elevati, e quest'affondo non può essere paragonato a quello di fine novembre. Ma l'affondo di fine novembre ha interessato solo 1/4 della nostra penisola, addirittura il primissimo affondo, quello con il Vp dislocato sui balcani, ha portato solo freddo e venti forti.
Una così descritta irruzione dalla Bora, invece, risulterà molto produttiva per tutto il lato adriatico e per tutto l'Appennino![]()
D'accordissimo Matteo
infatti la mia idea dell'evoluzione è più o meno questa:
1) ingresso freddo su adriatiche intorno all'Immacolata
2) rinnovo del blocking atlantico che si posiziona più a ovest (10-20°W)con probabile ingresso via Rodano di una saccatura artico-marittima
3) successiva accelerazione zonale (intorno al 15-20 pv)
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Roberto
Always looking at the sky....
ottimo...lontanucce ma dai confidiamo nel fatto che nell'ultimo anno gfs per il lungo termine sembra abbia messo la testa a posto![]()
fantastiche x l' Appennino tutto
Anno 1830. A stento può credersi quanto incostante sia stata la stagione invernale, poichè dal novembre alla metà di febbraio corrente non si sono vedute due godibili giornate consecutive, mentre le nevi sono state replicatissime e magiori di quelle del 1790 e dei freddi del 1813 e 1814.
Per ogni cosa c'è il suo tempo (avatar del 29/02/2004)
Dati on line 24h: http://my.meteonetwork.it/station/ero064/
Sito Albineameteo: http://www.albineameteo.it
Ciao Roberto,
sull'ultimo punto evidenziato è secondo me fondamentale una religiosa prudenzain quanto:
1. Se non muta l'assetto attuale delle SSTA nel nord Atlantico;
2. Se la forte anomalìa positiva nel nostro oceano in prossimità del 40° parallelo permane tale;
3. se l'indice PNA rimarrà improntato ad una lieve negatività
e quindi (postulato) la NAO non subirà particolari impennate, non vedo tanto una ripresa zonale nord atlantica quanto piuttosto la genesi di un profondoe tempestoso polo depressionario in posizione baroclina con probabile break circolatorio tra la penisola scandinava e la zona EA/WR.
Vedremo cosa suggeriranno le prossime uscite.
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Matteo
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
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