1^ Step:VP debole/2^Step:VP forte/3^Step:VP debole...............
Il primo step è quello attuale,con VP debole un pò su tutti i piani isobarici ma il secondo step è già alla porta.
Infatti il VPS in alta stratosfera ha iniziato a girare ad 1armonica con calo dei GPT nell'area polare e ripercussioni sul NAM.
Questo rafforzamento molto probabilmente si propagherà sino in troposfera andando a favorire una temporanea positività dell'indice AO.
La nostra penisola nel frattempo sarà alle prese con la retrogressione freddacon ponte di Woejkoff, zonalità che sarà decisamente alta e VP bello chiuso.
Nel frattempo il VPS con isoipse concentriche ma decentrato rispetto alla verticale del polo sperimenterà un nuovo Minor Warming a 10hPa con anticiclone stratosferico aleutinico in rinforzo e possibile disturbo anche in troposfera(ultimi giorni del mese).
Proprio a fine mese potremmo andare incontro ad un forcing dinamico contrapposto con doppio attacco al VP.
L'onda planetaria stazionaria in atlantico potrebbe allora prendere "coraggio" (AO in calo) con intrusione polare e addirittura una propagazione verticale sino a interessare i medi piani stratosferici.
Ne deriverebbe una forte ellitticizzazione del VP ed uno split non certo impossibile,che allungherebbe fino a tempo indeterminato la persistenza di condizioni fredde e nevose sulla nostra penisola.......
***cloover
Filippo Casciani membro del CSCT TEAM
Analisi molto interessante Filippo, tanto condivisibile quanto altamente a rischio a causa della imprevedibilità di questa situazione.
ECMWF stamani a 240h fa annusare questi movimenti con l'attacco decisivo al VP per via di un forcing alto Atlantico, ma così era (ed è poi stato smentito successivamente) anche pochi giorni fa.
Io aspetterei ancora quei 3-4 giorni, dopo i quali sarà innanzittutto chiaro cosa succederà subito a ridosso del 25: quello che succederà successivamente ne sarà anche la conseguenza.
A dire la verità quest'anno sembra che abbiamo dalla nostra il classico "stellone" italiano che si manifesta in particolari momenti in cui tutto sembra girare bene (tipo mondiali vinti o robe di questo tipo) per cui le cose se possono andare bene alla fine vanno meglio
basta vedere che quest'anno la ripresa del VP (AO+), che avevamo inquadrato bene da molto tempo, porterà con sè una bomba gelata dagli Urali..e chi avrebbe mai sperato tanto!
ti saluto, dacci i tuoi pareri in questi giorni![]()
Roberto
Always looking at the sky....
Ottima analisi Cloover, tra l'altro gli ensembles evidenziano la possibilità per capodanno di avere una AO negativa
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bene bene..rimaniamo sintonizzati su queste frequenze.le cose potrebbero girare in maniera molto interessanti![]()
Stazione meteo Davis Vantage Vue in zona sud di Rutigliano
Online su: http://stazione.meteomurge.it/Rutigliano.htm
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Analisi che mi vede in parte discordante e cioè sul fatto che il VP sia in rinforzo in concomitanza con il ponte di Wejkoff. E' già un pò di tempo che le emisferiche di long-range ECMWF e GFS, fanno vedere che un nucleo centrifugato dal vortice polare, che vediamo splittato sul comparto canadese, va temporaneamente a transitare sul PN prima di entrare nell'orbita del nucleo siberiano, in concomitanza col Wejkoff. Se questo è il rinforzo del VP.....
a presto![]()
Andrea
Se mi permettete e se ho capito il succo della questiosi tratta di inquadrare il nesso di causalità tra l'AO e gli step successivi alla fase russo-siberiana (sulla quale ho pochissimi dubbi).
A mio avviso, se una ripresa significativa del vortice ci sarà (e sinceramente non lo escluderei a prioriI avverrà forse dopo la prima settimana di gennaio, in cui gli upper coolings in atto potrebbero ridare un giro di vite al vortice bucando la troposfera. (questo se le forzanti troposferiche e, in primis la MJO, non opporranno significativa resistenza ad esempio attraverso una fase 7 in buona magnitudo).
Tuttavia l'evoluzione in discussione avverrebbe verosimilmente prima di tale periodo e infatti anche i modelli la inquadrano a ridosso tra Capodanno e i primi gg. di gennaio quando invero i raffreddamenti stratosferici dovrebbero essere ancora piuttosto altini e quindi ininfluenti.
Il vero mio dubbio invece è il seguente:
quanto sarà in grado di calare di intensità il vortice polare in prossimità di quella possibile evoluzione?
Perchè stiamo parlando invero della fase di blocking che qualora raggiungesse la calotta polare portrebbe in movimento antizonale il nocciolo siberiano verso l'Europa (e verso il Medieterraneo).
Affinchè questo avvenga e trasformi la verosimile ondata di freddo intenso in arrivo in una memorabile storia della meteorologia, occorre non un Vp deboluccio ma bensì sfinito
Ad oggi vi giuro che su questo punto non riesco a prounciarmi, ho delle perplessità che derivano tuttavia solo dall'osservazione dei clusters AO su bse NCEP e dalle strato di reading, che non mi pare vedano tutto questo collasso....
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Matteo
Ricapitolando le fasi sarebbero 2: ad un vortice polare disturbato durante la fase di burian e successivo cut-off anticiclonico ad alta latitudine seguirebbe, durante la prima settimana di gennaio, un fase di rafforzamento delle velocità zonali sul nordemisfero (questo fatte salve le variabili forzanti nel quoting).
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Andrea
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