Infatti
l'antizonalità polare può poco se le westerlies alle medie latitudini corrono come treni
Certamente, in tali frangenti, il nord Italia è quello che potenzialmente può godere un pochino di più in quanto può saltuariamente trovarsi in una fascia di maggior interazione tra le correnti fredde orientali e quelle miti del medio Atlantico, ma per il sud così è un'eterna primavera.
Qualche piccolo segnale è tuttavia visibile dal run che reading ha sfornato, che evidenzia una più decisa ondulazione meridiana, che benchè con carattere ancora transitorio, qualora confermata, è il primo segnale di un certo peso di attenuazione delle velocità zonali.
Speriamo che vengano confermate e non relegate nuovamente al nord anche se la prudenza è d'obbligo e nulla può darsi per scontato.![]()
Matteo
Bene si vede in questa previ strato a 100 hpa come la circolazione antizonale sia presente oltre il 60° parallelo mentre al di sotto si evidenziano i primi segnali di un graduale collassamento zonale.
La depressione che verrebbe a crearsi sul Mediterraneo centrale verrebbe alimentata da un flusso di correnti polari - marittime e, a nord, artico continentali con fenomeni e temperature pertanto legate alla misura dei gpt, verosimilmente bassi e quindi forieri di un nuovo episodio di stampo invernale benchè l'aria nei bassi strati non sia particolarmente fredda.
L'azione dovrebbe, qualora confermata, portare un'ondata di maltempo di stampo invernale coinvolgendo maggiormente le regioni centrali e, in parte anche quelle del sud.
Ma ciò che maggiormente è da monitorare è il seguito.
Dando un'occhiata a ovest della depressione si notano i primi accenni di un'elevazione oceanica subtropicale in direzione dell'alta polare.
Il fatto che l'iniziativa vada o meno in porto dipende naturalmente sempre dalle premesse sopra fatte, ovvero il rallentamento più o meno convinto delle velocità zonali.
Se la depressione presente sulle coste W degli States tende a collassare con asse N-S è probabile che si vada instaurando una fase decisa di blocking con annessi e connessidiversamente.....sarà una fase solo transitoria e occorrerà attendere il treno successivo.
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Matteo
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06 fuori di brutto
Anno 1830. A stento può credersi quanto incostante sia stata la stagione invernale, poichè dal novembre alla metà di febbraio corrente non si sono vedute due godibili giornate consecutive, mentre le nevi sono state replicatissime e magiori di quelle del 1790 e dei freddi del 1813 e 1814.
Matteo
Aggiornamento strato NCEP a 240h e all'altezza di 100 hpa che, al pari di ECMWF, mette in evidenza la profonda saccatura che potrebbe coinvolgere prima di metà mese un pò tutta la penisola e con effetti di rilievo anche sulle regioni centrali e, in parte, meridionali.
Quanto ad un vero e proprio cambio di pattern alle medie latitudini...la cosa ancora non mi convince del tutto.
La spinta meridiana dell'hp sembra essere nuovamente messa in discussione dalle spinte zonali ancora presenti ed evidenti nella circolazione depressionaria nelle coste orientali degli States che pare voler ancora una volta disporsi con asse NW-SE anzichè N-S tagliando di fatto il ponte con l'hp polare.
Il tutto parte ancora una volta dalla quasi insussistente ondulazione pacifica non al momento in grado di operare quei forcing a catena capaci di smuovere l'orientamento zonale delle correnti.
Tuttavia è da prestare attenzione al desplacement del vps in parte ricompattato verso le coste occidentali del Pacifico che potrebbe operare quel miracolo ondulatorio che cerchiamo andando a positivizzare quanto basta il PNA index.
Ma i tempi sarebbero un pò più lunghi.
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Matteo
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