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  1. #1
    Uragano
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    Predefinito Re: Le parole piene di speranza di Guido Guidi dell'AM

    Up con il nuovo Outlook di Guido Guidi

    Stratwarming, ci voleva il deterministico | Climate Monitor


    Stratwarming, ci voleva il deterministico
    Di Guido Guidi il 09 feb 2009 PDF Version

    Nelle ultime settimane ne abbiamo lette - e scritte - un pò di tutti i colori. Dai toni a volte entusiastici a volte delusi a volte distaccati dei forum, alle incursioni di questo o di quell’altro esperto su fonti più o meno accreditate, all’attendismo di chi, non sapendo che pesci pigliare, ha preferito aspettare che le cose fossero più chiare per allineare il proprio pensiero.

    Su queste pagine abbiamo fatto una scelta diversa. Pur tra mille incertezze e perplessità, abbiamo preferito dar la precedenza alla convinzione che determinati meccanismi atmosferici, se pesantemente alterati da dinamiche interne ed improvvise come quelle dell’ultimo Sudden Warming stratosferico, avrebbero necessariamente dovuto portare degli effetti più che tangibili. Qualcuno, con malcelato distacco, non essendo salito per tempo sul treno in corsa, ha preferito sentenziare che in fondo un pò di freddo in inverno, indotto da “normali” movimenti meridiani dell’aria, non rappresenta nulla di speciale. Al riguardo mi ha colpito un’affermazione di Carlo Colarieti Tosti, sul cui sito sono disponibili più informazioni sulla stratosfera di quante non ce ne siano in qualunque altro sito italiano e con il quale abbiamo seguito e studiato questo sudden warming sin dall’inizio. Poche ma eloquenti parole: “in un contesto di dinamiche atmosferiche per loro natura prevalentemente zonali, rappresenta già un errore catalogare una brusca inversione di tendenza come normale”. Ma tant’è, per entrare nel merito di questa questione occorrerebbe riprendere dal principio la teoria della circolazione generale atmosferica ed ora, per quanto attraente, una tale azione finirebbe per essere un puro esercizio di stile.

    Mi premono tuttavia un paio di considerazioni. Innanzi tutto una premessa: non siamo alla ricerca dell’evento eccezionale, nè del primato nell’averlo individuato. Le manifestazioni estreme delle dinamiche atmosferiche, in quanto tali, hanno una importante componente caotica, proprio per la natura assolutamente non lineare del sistema in seno al quale si manifestano. E’ dunque impossibile, con gli strumenti di cui disponiamo, prevedere con esattezza dove e quando queste saranno più incisive, perchè non disponiamo di informazioni esatte sullo stato iniziale del sistema. Ma, confidando nell’esperienza, nell’osservazione e nella lettura di ciò che è accaduto in passato, possiamo andarci vicino. La natura è più precisa di qualsiasi altro meccanismo e l’atmosfera non fa eccezione.




    Un paio di esempi relativi a quanto sta accadendo in alta atmosfera. L’effetto più tangibile del riscaldamento stratosferico è quella che in gergo tecnico viene definita retrogressione. In sostanza il vortice polare subisce prima un rallentamento della sua rotazione ciclonica e poi con l’inversione dei venti zonali l’intera struttura inizia a ruotare nel senso opposto. Questo accade progressivamente dalle quote più alte a quelle più basse, perchè, come abbiamo sottolineato anche in un precedente post, nelle strutture anticicloniche il traferimento dell’energia avviene dall’alto verso il basso. Non c’è un orologio che scandisce i tempi di questo trasferimento, ma quando il riscaldamento è imponente come quello che ha caratterizzato questo sudden warming, il processo è inesorabile e può avvenire anche a più riprese. Il primo effetto sul territorio europeo del cambiamento di circolazione lo abbiamo visto arrivare nei primi giorni del mese. Il Mediterraneo è stato solo sfiorato ed è tornata a prevalere temporaneamente la componente zonale. Il secondo - più deciso - arriverà come da programma nei prossimi giorni, con una componente artica più marittima che continentale. Sarà dunque la Valle del Rodano e non la Porta della Bora a favorire l’ingresso dell’aria fredda sul nostro territorio. E questo accadrà circa venti giorni dopo il massimo del riscaldamento alla quota di 10 hPa, verificatosi attorno al 25 del gennaio scorso, rispettando quanto accaduto anche in altri analoghi episodi.

    Ma il bello, si fa per dire, deve ancora venire. Infatti se il primo manifestarsi del cambiamento di circolazione è stato indotto dal distacco di un debole polo freddo del vortice polare, il secondo - quello prossimo venturo - sarà prodotto da una circolazione fredda alle medesime quote più vasta ed organizzata, ma pur sempre derivata, cioè non appartenente al core del vortice polare che continua a stazionare molto più ad est. La differenza è nel fatto che questo passaggio sarà molto meno temporaneo e vedrà prevalere la componente meridiana in troposfera parecchio più a lungo, caratterizzando tutta la seconda parte di questo mese. A seguire, complice il fatto che la stagione sta progredendo, il vortice polare farà sempre più fatica a riprendere vigore, perchè stiamo andando verso la stagione della rottura definitiva della sua struttura, quello che viene solitamente definito final warming.

    Con buona pace delle previsioni di primavera anticipata, già sbandierate da alcuni blasonati centri di calcolo, è più che probabile che una buona parte del prossimo mese di marzo, veda prevalere frequenti scambi meridiani che notoriamente non portano le margherite. Questo la natura lo sa, ed infatti, mentre l’anno scorso di questi tempi c’erano già le mimose in fiore, ora la natura è ancora addormentata, segue il suo orologio e se ne frega altamente delle previsioni. Curiosamente, ora che i modelli deterministici mostrano in tutta evidenza di “sentire” nel tempo giusto gli effetti in troposfera di questo stratwarming, si sente parlare di brusco ed improvviso cambiamento di circolazione. Brusco ed improvviso? Direi di sì, ma eviterei di dire inatteso."
    Applausi.

    "We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.

  2. #2
    Uragano L'avatar di giorgio1940
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    Predefinito Re: Le parole piene di speranza di Guido Guidi dell'AM

    Bellissimo, chiaro, semplice!
    Onore a Guidi!!!
    Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
    Non posso che dir grazie a tanto Artefice!

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