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  1. #11
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    Predefinito Re: Heatwave infernale in Australia!

    Citazione Originariamente Scritto da jonioblu Visualizza Messaggio
    Mondiali di Calcio nel 1984 in Spagna, Italia Campione del Mondo.

    Gia' l'esordio è un errore clamoroso...i mondiali di Spagna ci furono nel 1982 !!

  2. #12
    Vento teso L'avatar di Roberto MM
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    Predefinito Re: Heatwave infernale in Australia!

    Sono andato a vedermi un pò di plot,Giugno 1984 fu addirittura sotto media su tutta la nostra penisola, Giugno 1982 fu si un mese caldo, ma ne abbiamo visti di peggiori, niente di paragonabili ad annate record tipo il 2003.
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  3. #13
    snowdepth78
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    Predefinito Re: Heatwave infernale in Australia!

    Ondata di caldo infernale : 30 morti

    Fonte Ansa : http://www.ansa.it/site/notizie/awnp...131179153.html

  4. #14
    Brezza tesa L'avatar di simsim
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    Predefinito Re: Heatwave infernale in Australia!

    Citazione Originariamente Scritto da alb Visualizza Messaggio
    Ma Sydney è rimasta fuori dalla caldazza: le massime non sono andate oltre i 30 gradi e le minime stavano sui 20. Temperature estive ideali, nulla a che vedere con Melbourne o Adelaide
    Ho un amica che è stata un mese ad Adelaide da parenti ed è tornata ieri, m'ha detto che il caldo è stato normale fino a 10 giorni fa, poi è arrivato l'inferno con temperature sopra i 40° C per diversi giorni! Ora è a casa (prov.di Torino) e troverà temperature vicino allo 0, una bella escursione termica
    -@simo@-

  5. #15
    Burrasca forte L'avatar di alb
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    Predefinito Re: Heatwave infernale in Australia!

    Tra l'altro sono in corso gli Australian Open proprio a Melbourne
    Hamburg - Germania
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    Berbenno (BG) - 630 m slm (45°81' N, 9°57' E)

  6. #16
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    Predefinito Re: Heatwave infernale in Australia!

    Citazione Originariamente Scritto da Meteorino Visualizza Messaggio
    Gia' l'esordio è un errore clamoroso...i mondiali di Spagna ci furono nel 1982 !!

    Leggo adesso, giusto. 1982. Un semplice trasfuso, vedere carte per quel periodo. Il ms, a mio avviso è perfettamente attinente a questa discussione, si parla di eventi meteo che ciclicamente si ripetono, SH o NH, qui o la, in questo o in quall'altro mese estivo, valgono come segnalazione di eventi meteorologici, giusto segnalarle anzi doveroso ma nessun segnale climatico specifico nella dinamica di GW in corso, per cogliere un rumore di sottofondo sono necessarie sequenze di fenomeni tipici. Eppure, tanto per aggiungere qualcosa, sull'estate 2003 si è parlato tanto e si è scritto ancor più...di un fenomeno meteorologico, a proposito e non.


    Salut
    V
    Ultima modifica di jonioblu; 31/01/2009 alle 20:24
    jonioblu

  7. #17
    Burrasca forte L'avatar di alb
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    Predefinito Re: Heatwave infernale in Australia!

    Citazione Originariamente Scritto da jonioblu Visualizza Messaggio
    Leggo adesso, giusto. 1982. Un semplice trasfuso, vedere carte per quel periodo. Il ms, a mio avviso è perfettamente attinente a questa discussione, si parla di eventi meteo che ciclicamente si ripetono, SH o NH, qui o la, in questo o in quall'altro mese estivo, valgono come segnalazione di eventi meteorologici, giusto segnalarle anzi doveroso ma nessun segnale climatico specifico nella dinamica di GW in corso, per cogliere un rumore di sottofondo sono necessarie sequenze di fenomeni tipici. Eppure, tanto per aggiungere qualcosa, sull'estate 2003 si è parlato tanto e si è scritto ancor più...di un fenomeno meteorologico, a proposito e non.


    Salut
    V

    Io faccio davvero fatica a capire quello che scrivi
    Hamburg - Germania
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    Berbenno (BG) - 630 m slm (45°81' N, 9°57' E)

  8. #18
    Brezza leggera
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    Predefinito Re: Heatwave infernale in Australia!

    Citazione Originariamente Scritto da steph Visualizza Messaggio
    Concentrati come siamo a delineare i possibili effetti su di noi o, al limite, sull'intero emisfero nord dello Stratwarming in corso, magari ci si dimentica un po' dell'altro emisfero...
    In particolare, l'attuale estate di chi abita "giù sotto" sembra mostrare i suoi connotati più infernali.

    A Melbourne, Australia, ieri terzo giorno consecutivo con T > a 43 gradi! (record storico), con 45.1 gradi C sfiorato ieri il record di massima assoluta (45.6 il Venerdì Nero 13 gennaio 1939).

    Da notare, tra l'altro, che l'evento avviene in assenza del Nino (che, solitamente, è associato a T > alla media nella parte centro-meridionale dell'isola) e con minimo solare.

    Ci vorrebbe cmq maxcrc per eventualmente aggiungere qualche info storica in più.

    Qui un servizio del TG svizzero.

    Qui un pagina dedicata all'evento dal servizio meteorologico australiano

    Per quanto l'oscillazione EN/ENSO più in generale sommi evidenze Peer Rewiew incontrovertibili specie per l'ambito SH e per la porzione NH di pertinenza del settore Pacifico con qualche incertezza, esso, come fenomeno climatico di vasta portata non deve essere considerato un fenomeno assolutamente scatenante, quasi il fenomeno scatenante. Ciò vale per la Heat Waves, si veda ad esempio EN 1981-1982 (non 1982/1983, ultimo EN strong inferiore di poco al successivo 1997-1998) ma anche il 2003 con EN che giunse quasi neutro e proseguì su valori laterali, in leggero incremento, oltre la neutralità secca. Qui però, e bene ricordarcelo, ogni congettura su teleconnessioni tra EN/NH/SH anche, lascia il tempo che trova, infatti, come giustamente hai osservato la citazione di singoli eventi meteo o di sequenze di fenomeni similari non raggiunge l'obiettivo. Anche il famoso 1998 (GW) non è solo conseguenza di EN., almeno a me sembra di poterlo supporre. Concorrono altri fenomeni ivi compreso il GW

    Ciao
    Vinc
    jonioblu

  9. #19
    Burrasca L'avatar di steph
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    Predefinito Re: Heatwave infernale in Australia!

    Citazione Originariamente Scritto da jonioblu Visualizza Messaggio
    Leggo adesso, giusto. 1982. Un semplice trasfuso, vedere carte per quel periodo. Il ms, a mio avviso è perfettamente attinente a questa discussione, si parla di eventi meteo che ciclicamente si ripetono, SH o NH, qui o la, in questo o in quall'altro mese estivo, valgono come segnalazione di eventi meteorologici, giusto segnalarle anzi doveroso ma nessun segnale climatico specifico nella dinamica di GW in corso, per cogliere un rumore di sottofondo sono necessarie sequenze di fenomeni tipici. Eppure, tanto per aggiungere qualcosa, sull'estate 2003 si è parlato tanto e si è scritto ancor più...di un fenomeno meteorologico, a proposito e non.


    Salut
    V
    Ovviamente sono in accordo e in disaccordo con quanto scrivi.

    In accodo, perché - mi pare evidente - si parla di tempo e il tempo è caotico e variabile per definizione (rumore di fondo). Ma la variabilità che determina il tempo, su scala più ampia (a frequenza più bassa), è il clima.

    E allora non mi trovi più in accordo. Sostanzialmente per 2 motivi:

    1) Entro certi limiti, gli effetti indotti sul clima da parte del rumore di fondo possano essere trattati esattamente come forcing stocastici, e così succede che la fluttuante variabilità interna del sistema climatico può benissimo forzare il rumore di fondo verso un nuovo equilibrio....

    2) Ho già detto che in quella zona le anomalie termiche più elevate normalmente si hanno con il Nino e non certo con una Nina (ho le mie buone ragioni per dirlo, e sono ragioni di natura fisica, non statistica), un po' come dire che - mutatis mutandis - gli episodi invernali più cruenti in area alpina (che poi determinano gli scarti mensili o stagionali) normalmente si hanno con NAO-. Due esempi diversi per natura ma simili perché costituenti la base della variabilità interannuale (ev. pure decadale/multidecadale) a cui soggiaciono la nostra e quella zona.

    Ora: un record di caldo protratto con una situazione di Nina abbastanza sostenuta come quella attuale a me, di per sé (e a prescindere dal punto 1), lascia un po' perplesso. Aggiungiamoci l'attuale e protratto minimo solare, se si vuole.
    Insomma: cosa penseresti (a prescindere dal punto 1) se Milano e la PP segnasse un record di freddo protratto con una situazione di NAO+ e, se vuoi, in epoca di massimo solare?
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  10. #20
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    Predefinito Re: Heatwave infernale in Australia!

    Citazione Originariamente Scritto da steph Visualizza Messaggio
    Ovviamente sono in accordo e in disaccordo con quanto scrivi.

    In accodo, perché - mi pare evidente - si parla di tempo e il tempo è caotico e variabile per definizione (rumore di fondo). Ma la variabilità che determina il tempo, su scala più ampia (a frequenza più bassa), è il clima.

    E allora non mi trovi più in accordo. Sostanzialmente per 2 motivi:

    1) Entro certi limiti, gli effetti indotti sul clima da parte del rumore di fondo possano essere trattati esattamente come forcing stocastici, e così succede che la fluttuante variabilità interna del sistema climatico può benissimo forzare il rumore di fondo verso un nuovo equilibrio....

    2) Ho già detto che in quella zona le anomalie termiche più elevate normalmente si hanno con il Nino e non certo con una Nina (ho le mie buone ragioni per dirlo, e sono ragioni di natura fisica, non statistica), un po' come dire che - mutatis mutandis - gli episodi invernali più cruenti in area alpina (che poi determinano gli scarti mensili o stagionali) normalmente si hanno con NAO-. Due esempi diversi per natura ma simili perché costituenti la base della variabilità interannuale (ev. pure decadale/multidecadale) a cui soggiaciono la nostra e quella zona.

    Ora: un record di caldo protratto con una situazione di Nina abbastanza sostenuta come quella attuale a me, di per sé (e a prescindere dal punto 1), lascia un po' perplesso. Aggiungiamoci l'attuale e protratto minimo solare, se si vuole.
    Insomma: cosa penseresti (a prescindere dal punto 1) se Milano e la PP segnasse un record di freddo protratto con una situazione di NAO+ e, se vuoi, in epoca di massimo solare?

    A me dispiace che alcuni amici non capiscono il senso delle correlazioni. Ciò, forse, dipende del fatto che si ha abitudine a considerare i fenomeni alla scala di qualche ora/giorno/nowcasting. Ma non è così, essenzialmente, se parliamo di climatologia. In questo campo le scale temporali si dilatano teoricamente all’infinito. Esse vanno considerate (ovvio) su decenni, centenni, millenni ecc. ecc. La segnalazione di un fenomeno meteorologico che presenta anomalie significative in ambito SH/NH è del tutto ovvio, se la cosa viene trattata come semplice manifestazione di pertinenza (va ripetuto) dell’ambito meteorologico. Al contrario, se introduciamo oscillazioni come ENSO (ottima segnalazione) è inevitabile l’innesto di discorsi più allargati di natura sostanzialmente statistica.
    Se parliamo di un fenomeno meteorologico che rientra in una scala di un trentennio può essere opportuno fare citazione di altri fenomeni avvenuti su scale NH e su base trentennale, ciò che a noi interessa maggiormente. Su NAOW­­- o NAOW+, è un’evidenza che l’oscillazione determina il tempo nell’Europa centro-occidentale, lo è di meno se si analizzano le configurazioni sinottiche.
    NAOW- o NAOW+ non è un’equazione solida sulle configurazioni sinottiche prevalenti, lo è in generale ma non sullo specifico.
    Vado al tuo ms.

    Citazione Originariamente Scritto da steph Visualizza Messaggio
    Ovviamente sono in accordo e in disaccordo con quanto scrivi.
    Citazione Originariamente Scritto da steph Visualizza Messaggio

    In accodo, perché - mi pare evidente - si parla di tempo e il tempo è caotico e variabile per definizione (rumore di fondo). Ma la variabilità che determina il tempo, su scala più ampia (a frequenza più bassa), è il clima.

    Ovvio, non abbiamo tuttavia dimostrazione scientifica che scenari AOGCM siano meno caotici del tempo meteorologico, in pratica non abbiamo un’insieme di equazioni che possano trattare il clima allo stesso modo (vedasi cross-data ENSO-HW).


    E allora non mi trovi più in accordo. Sostanzialmente per 2 motivi:

    1) Entro certi limiti, gli effetti indotti sul clima da parte del rumore di fondo possano essere trattati esattamente come forcing stocastici, e così succede che la fluttuante variabilità interna del sistema climatico può benissimo forzare il rumore di fondo verso un nuovo equilibrio....

    Ovvio, da aggiungere che man mano che dilatiamo le scale il rumore di fondo transla da un banale concetto ad un altro di dimensioni superiori. Rumori meteorologici e rumori climatici. La scala cambia.


    2) Ho già detto che in quella zona le anomalie termiche più elevate normalmente si hanno con il Nino e non certo con una Nina

    Ovvio, lo dicono i dati, cosa già nota e sull’argomento esiste solida bibliografia PR.


    3) (ho le mie buone ragioni per dirlo, e sono ragioni di natura fisica, non statistica), un po' come dire che - mutatis mutandis - gli episodi invernali più cruenti in area alpina (che poi determinano gli scarti mensili o stagionali) normalmente si hanno con NAO-.


    Ovvio, sull’argomento esiste solida letteratura.
    Ancora, ovvio. Naturalmente quando parliamo di climatologia generalmente proviamo a dilatare non soltanto i tempi ma anche gli ambiti geografici di applicazione.


    4) Due esempi diversi per natura ma simili perché costituenti la base della variabilità interannuale (ev. pure decadale/multidecadale) a cui soggiaciono la nostra e quella zona. Ora: un record di caldo protratto con una situazione di Nina abbastanza sostenuta come quella attuale a me, di per sé (e a prescindere dal punto 1), lascia un po' perplesso. Aggiungiamoci l'attuale e protratto minimo solare, se si vuole.


    Sono abbastanza d’accordo, in disaccordo con chi forza correlazioni stocastiche tra ENSO e variabilità annuale/interannuale alle scale NH. Non si hanno evidenze definitive su questa congettura e specialmente tra minimi solari ed andamento climatico. In realtà, come ben sappiamo, non si hanno relazioni certe (equazioni) su qualsiasi oscillazione climatica, solo indizi.


    Insomma: cosa penseresti (a prescindere dal punto 1) se Milano e la PP segnasse un record di freddo protratto con una situazione di NAO+ e, se vuoi, in epoca di massimo solare?


    Non penso nulla che possa condurre ad un’equazione, non c’è evidenza.
    In climatologia Milano e la PP sono puntini nello spazio. Basti pensare, ad una scala più ampia, che il Mediterraneo (non Milano o PP) non si confrontano neanche alla lontana con le masse oceaniche più importanti.
    Climatologia: o parliamo di scale geografiche minori oppure, se parliamo di ENSO, allarghiamo il discorso.
    Massimo/minimo solare? Lo ripeto, non si hanno evidenze definitive su questa correlazione sebbene esistano legami ancora da indagare tra minimi solari e PEG.


    Ciao
    Vinc



    jonioblu

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