Grazie agli annali idrologici dell'Apat sono riuscito faticosamente a ricostruire quell'inverno mitico, privilegiando per ovvie ragioni la mia fetta di Toscana.
Intanto l'aspetto che mi ha colpito è stato quello di un inverno particolarmente perturbato e tormentato, con valori precipitativi notevoli accompagnati da un freddo sotto-media pressocché costante per 2/3 dell'inverno. Nessun picco di freddo eccezionale, come è avvenuto per esempio nel '56 e nell'85, anche perché il continuo incalzare di sistemi frontali e depressioni ha impedito i grandi irraggiamenti. Abbiamo però diverse fasi con valori massimi reiterati nel tempo - giornate senza disgelo o appena sopra lo 0° - per noi uomini del Terzo millennio impensabili.
Immagino la mia Prato avvinta dalla tramontana "diaccia" per molti e molti giorni.
Inizio da dicembre 1928. Il mese si presenta subito freddo, con molte gelate in pianura e massime raramente sopra i 10°. Ma proprio prima di Natale si ha una recrudescenza. Ecco il primo pdf.
t dic 28.pdf
Purtroppo non ci sono i dati sulle temperature pratesi, ma solo quelli delle precipitazioni. Per cui le precipitazioni vanno confrontate con i dati di temperatura di Firenze e Pistoia.![]()
Ed ecco le precipitazioni.
p dic 28.pdf
p dic 28 2.pdf
Abbiamo due fasi piovose: una fra l'8 e il 15 del mese, l'altra negli ultimi giorni dell'anno. In mezzo, la nevicata di Natale.
Come si evince dal riscontro delle temperature, la neve (evidenziata dal fiocchetto accanto alle precipitazioni) del 23-24 dicembre 1928 deve essere stata abbastanza bagnata, comunque interessando vaste zone di pianura interna, olte a tutte le colline e montagne della regione.
Facendo il classico accostamento 1 mm = 1 cm della neve non proprio asciutta, si evincono 2-3 cm a Firenze e Fiesole, 4 cm a Prato, 5 alla Ferruccia di Agliana, 9 cm a Pistoia, 4 a Scandicci, 6 a Greve in Chianti, 7 a Pontassieve, 3 a Montevarchi. Salendo un po', 10 cm a Vicchio, 16 cm alla Consuma, 6 a Cantagallo di Prato.
Particolarmente interessata dalla nevicata la Valdelsa, con 20 cm a Poggibonsi e Montespertoli, mentre Empoli sembra rimasta all'asciutto come Arezzo (nel primo caso pioggia, nel secondo non è proprio arrivata).
Qualcuno nei giorni scorsi aveva chiesto se avesse mai nevicato a Natale e dintorni in Toscana? Ecco l'anno buono!![]()
Il file che segue (me lo ha segnalato Mago) riporta tutte le nevicate dell'anno 1929 (escluso dicembre 28, quindi) in quattro località dell'Appennino. La seconda, Boscolungo, è praticamente Abetone.
Proprio su questa stazione vorrei segnalare l'abbuffata di inizio anno '29, con valori precipitativi davvero notevoli. Poi la differenza fra l'accumulo di neve bagnata e asciutta-farinosa: infatti, proprio nei primi giorni di gennaio le precipitazioni in mm superano i cm di neve corrispondenti, segno che faceva più caldo. Per contro, nei terribili giorni di febbraio, i cm di neve sono sempre superiori ai mm di acqua corrispondente, ad indicare uno scenario di temperature molto basse che danno "volume" alla neve.
neve 1929.pdf
Passando a gennaio 1929, spicca ancora una volta una costanza di temperature piuttosto basse, con recrudescenza ulteriore del freddo a partire da metà mese. Ma anche nella prima parte, nonostante il tempo in prevalenza piovoso, con evidente formazione di depressioni mediterranee e ingresso atlantico "basso", le massime raramente superano i 10° in pianura, cosa che oggi avviene regolarmente con configurazioni analoghe.
t gen 29.pdf
Dopo freddi giorni di pioggia in pianura e neve abbondante in montagna, il giorno 16 torna la neve anche in pianura, ed è puttosto estesa e localmente (come a Lucca) abbondante.
Ecco qua le precipitazioni del gennaio.
pcp gen 29.pdf
Lo scenario del giorno 16 sembra quello di un vortice rodanesco centrato a nord della Corsica, che subentra in una fase già piuttosto fredda. La neve cade fra il 16 e il 17 su quasi tutte le pianure escluse le coste versiliesi e quelle maremmane. Insomma, qualcosa di simile a quanto è accaduto il 29 gennaio 2004.
Le temperature a Firenze e Pistoia sono di qualche grado sotto lo 0° le minime e 2-3° le massime. Per questo, anche in questa circostanza considero neve bagnata: 1 cm=1 mm.
Evinco così che a a Ferruccia (fra Prato e Pistoia) sono caduti fra 15 e 16 cm, a Prato fra 5 e 6 cm, a Vinci 7, a Empoli 5 e a Montespertoli ben 36 cm!Ancora: 10 a San Gimignano, ben 18 cm a San Miniato, 15 a Barberino Valdelsa, 13 a Certaldo.
In Valdinievole, Massa e Cozzile riporta 12 cm, Monsummano fra 5 e 6.
Fosse capitato ai giorni nostri, qualcuno già lo definirebbe un "inverno da incorniciare", comunque senz'altro un buon inverno per la Toscana.
E invece il bello doveva ancora venire...
Ecco le temperature del febbraio 1929, quello ricordato da molti bisnonni (nonni per me).
Come si può notare, ha fatto freddo praticamente tutto il mese salvo un mitigamento finale, comunque non come nel '56. Spicca però il grande freddo dei giorni centrali, con temperature costantemente sotto lo zero anche su quasi tutte le pianure. Sono i giorni del grande blizzard che paralizzò mezza Italia.
29 temp.jpg
Ovviamente l'immagine va ingrandita (già si vede male anche ingrandita).
Queste sono invece le precipitazioni, da confrontare con le temperature.
29 pcp.jpg
Soffermandomi sulla mia Prato, osservo commosso che la bufera è iniziata l'11 febbraio per concludersi il 14.
Fra il 12 e il 14 compare la stelletta accanto alla precipitazione, con questi valori:
11 febbraio 4,7
12 febbraio 10,0
13 febbraio 20,0
14 febbraio 20,0
In quei giorni Firenze riporta queste temperature:
11 febbraio - 5,8°/0,2°
12 febbraio - 7,0°/- 5,0°
13 febbraio - 7,0°/-4,4°
14 febbraio - 7,4°/1,8°
Analoghe le temperature di Pistoia. Massime di - 5° sono da record, non avendole avute né nel 1956 né nell'85 (quando si fermarono a -1°/-3°).
Con questi valori mi verrebbe da pensare che il blizzard pratese abbia fruttato più dei 56 cm di neve che risulterebbe dal'equazione 1 cm=1mm. Probabilmente siamo arrivati al metro e oltre, conoscendo la mia città con blizzard orizzontale di bora prolungato per ben quattro giorni!
La stazione di Vaiano (poco sopra Prato) riporta un 60 mm cumulativo nei 4 giorni, probabilmente raddoppibile in 120 cm. Sempre nel Pratese, fenomenale appare la nevicata a Gavigno, a circa 800 nel cuore dell'Appennino: 12, 34, 81 e 25 mm. Se si raddoppia, vengono fuori 3 metri di neve in quattro giorni!![]()
Gli altri dati li lascio osservare a voi. Sicuramente basterebbero questi quattro giorni per fare di quest'inverno un evento eccezionale nelle nostre zone, superiore al decantato '85 anche senza i - 23° di record, mentre potrebbe giocarsela col '56, quando però non ci furono simili blizzard in stile nord-americano, ma solo un gran gelo con modeste, benché ripetute, nevicatelle.![]()
La vecchia foto si riferisce al febbraio 1929 in Ancona: lo scenario doveva essere più o meno questo anche dalle mie parti...
an 29 astagno.jpg
scusa......
ma ikke tu eri a scaricare co i muletto ???
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