Grazie agli annali idrologici dell'Apat sono riuscito faticosamente a ricostruire quell'inverno mitico, privilegiando per ovvie ragioni la mia fetta di Toscana.

Intanto l'aspetto che mi ha colpito è stato quello di un inverno particolarmente perturbato e tormentato, con valori precipitativi notevoli accompagnati da un freddo sotto-media pressocché costante per 2/3 dell'inverno. Nessun picco di freddo eccezionale, come è avvenuto per esempio nel '56 e nell'85, anche perché il continuo incalzare di sistemi frontali e depressioni ha impedito i grandi irraggiamenti. Abbiamo però diverse fasi con valori massimi reiterati nel tempo - giornate senza disgelo o appena sopra lo 0° - per noi uomini del Terzo millennio impensabili.

Immagino la mia Prato avvinta dalla tramontana "diaccia" per molti e molti giorni.

Inizio da dicembre 1928. Il mese si presenta subito freddo, con molte gelate in pianura e massime raramente sopra i 10°. Ma proprio prima di Natale si ha una recrudescenza. Ecco il primo pdf.

t dic 28.pdf

Purtroppo non ci sono i dati sulle temperature pratesi, ma solo quelli delle precipitazioni. Per cui le precipitazioni vanno confrontate con i dati di temperatura di Firenze e Pistoia.