L'ondata di gelo continentale, con complicazioni atlantico-mediterranee, degli ultimi giorni dell'anno 1996 resterà negli annali come uno degli episodi più crudi e improvvisi della seconda parte del secolo scorso.
Nel giro di due giorni si passò dalle mitezze sciroccali e libecciose basso-atlantiche a temperature degne dell'Europa orientale. Alcune zone furono investite da nevicate eccezionali, per esempio il medio Adriatico ma anche la bassa Toscana, con accumuli fino a 30-40 cm sulle coste marchigiane e grossetane. Al nord-ovest la neve arrivò abbondantissima tra San Silvestro e Capodanno, con l'avvento della prima perturbazione atlantica. Storico il blizzard di San Silvestro a Genova.
La Toscana settentrionale non fu saltata del tutto ma quasi, trovandosi troppo a nord rispetto al minimo che provocò la nevicatona del 28-29 e troppo entro il richiamo caldo rispetto al successivo ingresso atlantico. Morale: tutte le località poste a nord di Siena e a sud di Bologna versante ligure-tirrenico dovettero accontentarsi delle briciole.
A Prato fioccò a vento il 27. Poi il 28 leggera spruzzata (2 cm nel momento di massimo accumulo) mattutina, inutilmente di ottima qualità viste le basse temperatute. La nevicata fu più abbondante in Valbisenzio, comunque inferiore ai 10-15 cm anche in quota. Il 31 mattina nuova leggera spruzzata, ancora sui 2 cm nel momento topico, finché ha retto il cuscinetto. Poi solo pioggia e tanta anche, con aumento termico inesorabile.
In compenso il termometro restò per quattro giorni al di sotto dello 0°, quattro giorni senza disgelo fra il 28 e il 30 del mese. La massima più bassa fu di - 1,3° il 29 dicembre, giorno successivo alla nevicatella e nevone a Grosseto e isola d'Elba. La minima assoluta fu di - 7,7° il 30: non riuscì a scendere di più perché il vento cessò del tutto solo il 31, quando il cielo si coprì. Significativo il fatto che appena la vigilia di Natale si ebbe una massima di 14,1° e una minima di 9,3°, con libeccio sostenuto.
Quello che all'epoca fu ribattezzato "Siberian Express" arrivò il giorno 26, presentandosi con raffiche superiori ai 90 all'ora che provocarono numerosi danni in città.
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Il 27 l'Italia entrava nel congelatore:
Ecco come si presentava la fontana di piazza della Stazione a Prato:
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Il 29 l'aria gelida agganciava quella atlantica, nasceva la depressione mediterrana responsabile delle nevicate (con minimo, ahinoi, un pelino troppo basso \fp\)
Tracce di spolveratina fotografate quel dì durante quello che uscendo di casa avrei immaginato uno splendido nivo-tour e invece fu, più che altro, un ghiaccio tour...
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Ben altra storia poco più a sud-est, Montevarchi...La foto l'ho rubata da qualcuno qui sul forum.
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Il tutto durò appena una settimana. Il 2 gennaio l'inverno per noi era finito. L'unica recrudescenza fu nella seconda parte di aprile, quando il gelo inutile e tardivo devastò le colture e la neve tornò abbondante in alta collina dopo il 20 aprile.
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Ultima modifica di albedo; 28/12/2011 alle 11:56
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