
Originariamente Scritto da
4ecast
Il problema nasce con l'autunno. Negli ultimi anni l'autunno nella sua prima parte è diventata una succursale estiva. Abbiamo visto che l'indiziato numero uno è lo scioglimento dei ghiacci artici, per cause fisiche confermate dalla concomitanza statistica (primo minimo 2007, secondo più forte 2012).
Poi negli ultimissimi anni il mese di dicembre e soprattutto gennaio sono stati interessati da fasi autunnali. Il dicembre 2009 fu freddo ma con una sciroccata forte in terza decade, il 2010 fece l'episodio importante ma limitato nel tempo. Poi il 2012 fece un buon inizio di dicembre e una nevicata in montagna il 18 e poi il nulla. Degli ultimi due nessuno si ricorda a parte gli ultimi giorni del 2014 ma sono piccoli lampi entro fasi totalmente autunnali. Della prima parte dei gennai non ne parliamo, nel 2013 e quest'anno siamo andati bene nella seconda parte confermando uno spostamento in avanti.
Le eccezioni che mi hai fatto ci sono e ci saranno sempre: anche se gli inverni diventeranno metà autunni e metà primavere, capiterà qualche hanno che fa un inverno come prima. Ma non lo puoi portare come esempio che gli inverni sono rimasti normali. Conta solo il trend, se vediamo un trend che va contro quanto scritto è chiaro che occorre riformulare ipotesi.
E così andando in avanti, la primavera sta cambiando.... certo non ci si può aspettare che data la latitudine e l'irraggiamento si abbia la temperatura come d'inverno (inverni da confrontare sono
cmq gli ultimi, per es. dal 2006 in poi), ma sono arrivate stagioni interessate da prolungate fasi piovose con pochi giorni di sole o viceversa come adesso, da prolungate fasi secche ma con tempo da nord-est (che in Toscana ci favonizzano e forse non ce ne accorgiamo...). Per ultimo arriviamo alle estati che non sono più esagerate come quelle degli anni 2000 (eccetto la prossima se nasce il bambinello): il 2010 prese la Spagna ma dopo basta prendere il 2011 e il 2013 per non parlare dell'ultima.
Segnalibri