La neve a marzo in pianura in Toscana non è un fatto eccezionale, ma neppure frequente, come scriveva il direttore dell’Osservatorio Ximeniano di Firenze padre Ernesto Bravieri a commento dell’improvvisa nevicata dell’8 marzo 1976. Abbiamo più o meno tutti in mente, anche perché se n'é parlato in abbondanza, la neve del 3 marzo 2005. Vorrei adesso focalizzare l’attenzione su altre due nevicate marzoline di un certo rilievo avvenute nel dopoguerra e che ho avuto la fortuna di vivere “intensamente”, quella dell’8 marzo ’76, appunto, e l’altra di undici anni dopo, il 16 marzo 1987.
Una breve premessa statistica. A dispetto dei cambiamenti climatici la neve marzolina ha ricorrenze abbastanza regolari: in genere quella che accumula al suolo (parlo di pianure interne della Toscana) capita una volta per decennio, più raramente due volte. Neve a marzo con accumulo certo e comprovato è caduta nel 1958, 1962, 1976, 1987, 1998 e 2005. Qualche dubbio sul 3 marzo 1970 di cui ho ricordi sfocati di una nevicata notturna con leggero accumulo che viene riportata anche negli annali, almeno come fiocchetto accanto alle precipitazioni, ma insomma poca roba.
I fiocchi che non attecchiscono al suolo, almeno a Prato, hanno una frequenza media di una volta ogni tre anni. Negli ultimi quindici anni, è successo nel 2011, 2010, 2008, 2006 e 2003.
Veniamo all’8 marzo 1976. Il mese iniziò piuttosto mite sullo strascico dell’ultima parte di febbraio, caratterizzato da un possente anticiclone con matrice mista afro-atlantica che innalzò le temperature massime fino a 18-21°. Il 28 febbraio Prato registrò una massima di 20.5°, due giorni prima furono 20°. La pressione a iniziò mese andò calando e anche le temperature tornarono su valori più normali, ma pur sempre elevati per il periodo (15-18°). La svolta avvenne il 5 marzo quando l’isolarsi dell’anticiclone continentale (parte termico e parte dinamico) tra la Scandinavia e la Russia con valori intorno ai 1040 hPa, favorì nella sua parte meridionale lo scivolamento verso l’Europa di una vastissima goccia fredda in quota con “core” di – 42° ai 500 hPa. Nel contempo il ponte anticiclonico perdeva le radici nella sua parte meridionale e l’aria atlantica iniziava ad infiltrarsi fra la Spagna e il Mediterraneo occidentale. Sul mar ligure si formava il classico minimo orografico.
Il giorno 6 l’aria gelida si era già impadronita di tutta l’Europa centrale e dei Paesi Danubiani e irrompeva dalla porta della bora. Sull’Italia centro-settentrionale si assisteva a un brusco calo delle temperature e ci furono le prime deboli nevicate, più significative su Emilia e Piemonte. A mezzogiorno la – 5° abbordava l’Appennino e tra le 18 e le 19 la debole pioggerella a Prato si trasformava in nevischio, con accenno a imbiancare su auto e marciapiedi, qualcosa di simile al tardo pomeriggio del 31 gennaio 2012 prima che la bufera prendesse corpo. La bufera però non ci fu e il giorno 7 fu una giornata di attesa e interlocutoria, con la neve confinata alle pianure emilio-romagnole e parte delle Marche. Nel frattempo però il 6 la massima scese a 6.5° e il 7 marzo, con freddo grecale, fu di appena 5.5°. Il giorno 7, mentre il polo gelido restava centrato sull’Europa centro-orientale, l’isoterma di – 5° a 850 hPa avvolgeva tutta la Toscana. Il primo minimo si era portato sulle regioni meridionali, mentre un altro minimo abbastanza profondo si era formato a ovest della Galizia: l’aria atlantica stava conquistando terreno verso est, agganciando il minimo sud-italico.
Fu così che la mattina dell’8 marzo il cielo si presentava coperto per nubi in avanzamento dal mare, con vento calmo e temperatura fra -1° e 1° nella piana fiorentina. Alle 8 iniziava a nevicare a Lucca, poco dopo toccava a Pistoia e intorno alle 9 iniziarono a cadere i primi fiocchi a Prato. Subito dopo toccò a Firenze. Proseguì indisturbata fin verso le 13-14, per poi diminuire d’intensità e trasformarsi in pioggerella. Caddero circa 5 cm a Pistoia, 3 a Firenze e 2 a Prato, con la solita tramontana di circolazione che a una cert’ora prese il sopravvento. Le massime quel giorno furono di 2.4° a Peretola e 3.5° a Prato, raggiunte peraltro in serata. Il giorno successivo, 9 marzo, fu una giornata molto fredda ma anche di grande pioggia per la leggera risalita delle termiche in quota. Bologna e l’intera Romagna fecero il pieno di neve, ma ne cadde tanta anche da noi fino ai 4-500 metri. La massima a Prato fu di 4.5°. Il 10 marzo ancora pioggia abbondante in pianura e neve che via via saliva di quota, portandosi ai 7-800 metri. Massima di 7° e poi ancora 6°, col ritorno della tramontana, il giorno 11 marzo. In Emilia continuava a nevicare. Finalmente i giorno 12 si rifece vivo il sole, ma le minime scesero fra i – 2° e i – 4° (-2.5° a Prato). Non era finita, perché il 14 un nuovo impulso freddo portò ancora neve in collina, con massima ferma a 7.5°.
A fine mese, come spesso avviene, la primavera esplose con valori addirittura quasi estivi: 25.5° a Prato, un record.
Qui il racconto del marzo 1976 a Parma, dove le nevicate furono addirittura 6.
Meteo Parma Provincia di Parma
Riporto un breve stralcio dell'articolo di Padre Bravieri pubblicato per l'occasione su La Nazione:
"Francamente è stata un'impovvisata questa neve di marzo a Firenze. Pareva ormai fuori di dubbio l'arrivo della primavera. Mandorli in fiore, stelle sui poggi, situazione meteorica arroccata su una placca di alte pressioni. Le correnti occidentali, con le associate perturtazioni, giravano all'esterno verso il nord, massime temperature che oltrepassavano i 18° davano proprio l'impressione di trovarci ormai immersi nella stagione che segna il grande esodo della natura.
Veramente si doveva ricordare la proverbiale volubilità di marzo, anche se quest'anno la sua luna, puntuale come un orologio a quarzo, è arrivata proprio il primo del mese e il quarto e il quinto giorno ha fatto bello. Un'infiltrazione di aria umida da ovest dava materia all'ondata fredda proveniente dalla Russia per la precipitazione nevosa che ci ha sorpresi questa mattina. Le temperature massime hanno subito uno sbalzo di ben 15 gradi..."
Prossima puntata, il mitico 16 marzo 1987.![]()
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