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Non ci sono grandi elementi che ci possano far presagire un freddo inverno. La concordanza stessa di quasi tutti i modelli matematici in regime stagionale ci propongono una futura stagione dai colori un po' spenti. Insomma un inverno dominato da frequenti incursioni atlantiche , intervallato di rimonte anticloniche mediterranee. Insomma una stagione che potrebbe essere molto nevosa sulle medie quote alpine e medio alte appenniniche, ma solo occasionalmente collinari quando dei fronti polari, tra un'onda e l'altra riusciranno a raggiungere il Mediterraneo.
Non possiamo non tener conto di un Nino molto forte ed di una QBO avversa, elementi che andranno sicuramente ad interferire ad alte quote atmosferiche costringendo il Vortice Polare a ruotare , inevitabilmente e con forza crescente, su se steso. Insomma un Vortice freddo assi compatto e poco sollecitato da spinte dinamiche della wave 1+2. Questo dettaglio previsionale non ha carattere scientifico, ma solo comparativo. Comparativo delle anomalie positive che mostrano i vari modelli in maniera disordinata e solubili per quasi tutto il semestre freddo. (cfr. Nino 1+2+3).
Insomma meno statistica e molto più colpo d'occhio “d'insieme”.
Antonio Pallucca