Con gli anni '80 tornano gli inverni rigidi un po' persi durante il decennio precedente ed anche la neve si riaffaccia in pianura con maggiore frequenza. Tutti, giustamente, ricordiamo questo decennio per il grande periodo di gelo e neve del gennaio '85, ma anche altri inverni (ad iniziare dall'87) hanno avuto modo di far parlare di loro.
Tra l'altro tutti gli anni a parte l'ultimo hanno visto almeno qualche fiocco.
Inizio con una carrellata di dati nudi e crudi, poi con calma posterò racconti, cronache e foto degli episodi più salienti.
Riepilogo del decennio
Nevicate con accumulo: 20
Totale accumulo: 79,5
Totale nevicate: 43
Media annua nevicate con accumulo: 2
Media annua accumulo: 7,9
Media annua nevicate totali: 4,3
1980
2 gennaio: fiocchi
6 gennaio: neve e pioggia
12 gennaio: nevischio continuo 0,5 cm
3 novembre: fiocchi alle 16 dopo la pioggia
29 novembre: fiocchi
3 dicembre: neve all'alba 2 cm
* i fiocchi del 3 novembre 1980 sono a tutt'oggi i più precoci mai caduti in città
1981
6 gennaio: neve 1 cm
7 gennaio: nevischio a più riprese
15 gennaio: 2 brevi nevicate
19 febbraio: fiocchi prolungati
1982
24 febbraio: neve all'alba 2 cm
26 febbraio: pioggia e neve
1983
5 febbraio: neve in serata, poi pioggia
8 febbraio: neve 3 cm
12 febbraio: neve 2 cm
4 aprile: fiocchi
1 dicembre: fiocchi prolungati
Il 5 febbraio abbondante nevicata fra Lucca e Serravalle, a Pistoia leggero accumulo. Nevicate a ripetizione oltre i 300 m fra il 7 e il 12 febbraio
1984
12 gennaio: nevicatella a mezza giornata, 0,5 cm
15 febbraio: nevischio
3 marzo: neve alle 12 dopo l'abbondante pioggia, 1 cm
27 dicembre: neve fino alle 10, 3 cm
31 dicembre: fiocchi
1985
4 gennaio: neve 10 cm
5 gennaio: neve 2 cm
8 gennaio: neve a tormenta 24 cm
9 gennaio: neve 3 cm
13 gennaio: neve 5 cm
14 gennaio: pioggia e neve
17 febbraio: nevicatella notturna 0,5 cm
17 marzo: fiocchi
Accumulo annuo 44,5 cm
Numero nevicate 8
1986
6 gennaio: fiocchi
9 febbraio: nevischio
10 febbraio: neve
11 febbraio: neve serale 2 cm
14 febbraio: neve notturna 1 cm
28 febbraio: fiocchi
Un febbraio dalle grandi potenzialità inespresse, almeno da noi.
1987
9 gennaio: neve serale 1 cm
11 gennaio: fiocchi dal pomeriggio
12 gennaio: neve e pioggia
13 gennaio: neve 4 cm
16 marzo: neve 12 cm
Al contrario dell'anno precedente, abbiamo sfruttato al meglio il potenziale offertoci, soprattutto nell'episodio marzolino. Ma ne parlerò più diffusamente dopo...
1988
22 novembre: neve e pioggia
12 dicembre: nevischio a tramontana
1989
Il nulla
A più tardi con racconti, cronache, foto, grafici e mappe del 1985 e 1987.![]()
Ultima modifica di albedo; 25/02/2008 alle 23:57
I dati, le attese, le sorprese e le previsioni dei giorni salienti
dell'inverno '85 a Prato attraverso i miei appunti meteo dell'epoca
LUNEDI' 24 DICEMBRE 1984
Minima 0,0
Massima 7,8
Cielo misto
Precip. pioviggine 0,0 mm
Vento moderato N-NE
NOTE. E' tornato il freddo! Mattinata piuttosto incerta, nella quale non è mancata qualche goccia di pioviggine, mentre il monte Maggiore s'infarinava leggermente. Poi netto miglioramento ma con pressione in costante discesa e temperatura in ulteriore calo.
E' uno dei primi Natali di questo tipo che ricordo e sarà ancora più straordinario domani con un buon 80% di probabilità che cada la neve.
Alla recrudescenza del flusso freddo dai Balcani, si è unito un primo richiamo di aria temperata al nord e sull'alto Tirreno, ove non sono mancate nevicate e fenomeni sparsi. Ma il fronte vero e proprio passerà rapidamente tra stanotte e domattina, portando soprattutto neve e al seguito un rapido miglioramento e ancora tramontana. Siamo veramente entrati nel pieno dell'inverno.
MARTEDI' 25 DICEMBRE
Minima -1,0°
Massima 7,2°
Cielo sereno
Vento deb.-mod. NE
NOTE. Niente neve per Natale e in effetti era più una speranza un po' infantile che una previsione obiettiva. La nuvolosità, densa e compatta ieri sera è poi sparita in nottata e per tutta la giornata c'è stato solo un gran freddo, con un venticello debole ma molto pungente e qualche cirrostrato.
La perturbazione non ha minimamente toccato il nord e il versante tirrenico medio-alto, andandosi ad inserire nella circolazione già presente al sud. In questa fase che il maltempo è il freddo l'elemento dominante, freddo che si conserverà domani per il continuo affluire di aria continentale. Poi c'è un'altra perturbazione atlantica e si starà a vedere...
MERCOLEDI' 26 DICEMBRE
Minima -4,2°
Massima 6,0°
Cielo sereno
Vento assente
NOTE. Si è raggiunto il clou del freddo, che in questi giorni era almeno dal 1970 che non veniva così intenso. Il gelo ha fatto ulteriormente apprezzare un'ottima giornata, con aria tersa e cielo limpido, senza un alito di vento. Nella tarda serata il cielo ha iniziato ad annuvolarsi.
Spruzzate di neve intorno a Napoli e in altre zone del sud. Cielo terso e gelo intenso al centro e al nord, con ritorno della nebbia in pianura Padana. Si attende ora la nuova perturbazione, che mi pare avere caratteristiche abbastanza simili alla precedente. Ma forse riuscirà a dare qualche effetto in più anche sulle regioni centro-settentrionali. Il freddo continuerà a farla da padrone.
GIOVEDI' 27 DICEMBRE
Minima -1,0°
Massima 4,4°
Cielo: coperto
Precipitazioni: neve/pioggia 16,5 mm
Accumulo: 3-5 cm fino a mezzogiorno
Vento: debole variabile
NOTE.: La neve di Natale è stata solo rimandata di due giorni. Ha iniziato a cadere verso le 7 ed ha fioccato di brutto, a falde larghe, fin verso le 10. Poi sempre più mista a pioggia, per arrivare definitivamente ad un'uggiosa e sottile pioviggine. Così stasera in giro ne è rimasta ben poca. E' un peccato che negli ultimi anni le nevicate si risolvano sempre nella pioggia che le scioglie. L'ultima nevicata seria, da almeno 10 cm, risale al 4 gennaio del '79. La serata è quasi stellata, tranquilla, ma molto umida e fredda.
La perturbazione ha portato il maltempo anche al centro-nord e la neve non poteva mancare a Milano e in molte altre zone. Ma è una parentesi, in quanto la componente principale rimane qulla da nord-est, che penalizza il sud come maltempo. Domani si avrà una giornata transitoria, discreta al nord e maltempo sul versante adriatico e al sud per la nuova circolazione depressionaria in formazione. Il maltempo si soffermerà sul Meridione per il fine anno, altrove solo freddo.
VENERDI' 28 DICEMBRE
Minima 1,6°
Massima 7,0°
Cielo: coperto
Precipitazioni: pioggia 3,6 mm
Vento: forte NE
NOTE. Dopo il freddo e la neve non poteva mancare il vento, in un periodo senz'altro fra i più vari ed interessanti degli ultimi inverni. Vento e pioggerella battente hanno imperversato per tutta la notte e la mattinata, ma il massimo della tramontana si è avuto in serata. La neve (ieri molto più abbondante tra Prato e Pistoia), si è riportata oltre i 500 metri.
La cronaca è quella angusta di una fredda e perturbata giornata invernale, con fenomeni non eccezionali ma estesi. La depressione ormai stabilitasi con minimo sul Tirreno meridionale, persisterà per altri giorni, perché rifornita costantemente dall'aria fredda continentale e impedita ad evolversi verso est dall'anticiclone.
SABATO 29 DICEMBRE
Minima 4,2°
Massima 6,8°
Cielo: molto nuvoloso
Precipitazioni assenti
Vento: burrasca da NE
NOTE. Grande bufera pratese di tramontana come non si verificava da qualche inverno. La forza e costanza del vento, vera e propria bora con danni in città, è stata tale da contenere al massimo l'escursione di tutti i parametri: temperatura, umidità e pressione. In serata, schiarendo il cielo, l'aria si è raffreddata un poco e alle 21 è stata registrata la minima della giornata.
Mentre il maltempo vero e proprio continua ad interessare il sud e le regioni adriatiche, altrove è il freddo il tema dominante. Freddo che andrà aumentando con gradualità, incredibile a dirsi, nei prossimi giorni, per un intensificarsi del flusso di correnti settentrionali grazie all'innalzamento dell'anticiclone atlantico verso nord. Avremo un capodanno semi-polare.
DOMENICA 30 DICEMBRE
Minima 3,8°
Massima 6,4°
Cielo misto
Precipitazioni assenti
Vento: burrasca da NE
NOTE. Non c'è molto da dire rispetto a ieri: è andata esattamente allo stesso modo, salvo una tendenza ad ulteriore lieve calo termico in serata.
Scrivo la sera del primo gennaio. I giorni 30 e 31 hanno segnato la fase cruciale di questa ondata di freddo e maltempo di fine anno. In Basilicata sono addirittura straripati i fiumi per le piogge torrenziali, ma è piovuto molto anche in Sicilia. Al centro è stato il vento a farla da padrone, con qualche spruzzata di neve il 31 nelle zone più interne. Al nord, bora a Trieste e sole altrove. Oggi si è avuto un netto miglioramento con temperature sempre basse. Non ho idea sul tipo di evoluzione perché non ho seguito trasmissioni sul tempo, sicuramente il forte calo di pressione in atto non è sentore di futuri caldi e soleggiati.
LUNEDI' 31 DICEMBRE
Minima 1,4°
Massima 4,0°
Cielo misto
Precipitazioni nevischio
Vento: moderato NE
MARTEDI' 1 GENNAIO 1985
Minima 0,4°
Massima 6,6°
Cielo: poco nuvoloso
Precipitazioni assenti
Vento debole N
NOTE. Il 31 dicembre dov'ero io a confine fra Toscana e Umbria, forte freddo con vento gelido e leggera nevicata. Qui a Prato mi è stato riferito che il gran vento è durato fino al 31, quando la mattina è caduto un po' di nevischio. Netto miglioramento nella giornata odierna. La temperatura è ancora bassa, il cielo va coprendosi e la pressione è in netto calo.
MERCOLEDI' 2 GENNAIO
Minima - 2,0°
Massima 6,4°
Cielo misto
Precipitazioni assenti
Vento debole N
NOTE. Questo inverno ha veramente deciso di fare sul serio, dopo lo scialbo inizio. Sembra ci si avii verso quella costanza di freddo del gennaio 1981 o febbraio 1983, per citare gli ultimi due casi. Oggi il cielo è stato irregolarmente nuvoloso fino al tardo pomeriggio, ma anche stasera è piuttosto velato che sereno. E siamo già sui - 1°. Interessante il valore bassissimo della pressione, dopo un mese in cui si era mantenuta piuttosto alta.
I giorni della grande neve
Due bombe bianche nella calza della Befana
GIOVEDI' 3 GENNAIO
Minima - 5,2°
Massima 6,0°
Cielo sereno
Precipitazioni assenti
Vento debole NE
NOTE. Penso che come minime siamo arrivati al massimo livello di questa ondata di freddo di inizio anno, per lo meno a vedere dal tipo di situazione che segue. La cosa curiosa della giornata odierna è stato l'aspetto di tipica giornata anticiclonica invernale, in netto contrasto con la situazione barica reale. Da segnalare la presenza di cirri un po' per tutto il corso della giornata.
Mentre il maltempo si è spostato in generale più a sud (Calabria, Sicilia, Sardegna, anche se è nevicato pure all'isola d'Elba), il gelo domina incontrastato a nord di Roma, con record a Torino di - 11°). Segue un nuovo fronte freddo che a detta del cervellone Afrodite dovrebbe interessare di più il lato tirrenico (potrà rinevicare anche qui?), ma dovrebbe essere l'ultimo in quanto la situazione inizia a mutare in Atlantico.
VENERDI' 4 GENNAIO
Minima - 5,6°
Massima 5,0°
Cielo misto
Precipitazioni: neve mm corrispondenti 7,0
Accumulo al suolo: 10 cm fino alle h 24
Vento: debole W in serata
NOTE. E' iniziato a nevicare verso le 19 e ora, sono le 20, ne ha messo giù almeno 5 cm. Stamani in verità mi ero sorpreso della stabilità del tempo, con cielo ancora sereno e, tra l'altro, la più forte gelata dal gennaio '81. Poi però, vedendo la pressione in ulteriore forte discesa e nubi medie all'orizzonte, ho capito che il peggioramento era imminente. E in effetti è accaduto tutto repentinamente: è dal dicembre del 1973 che non ricordo la città imbiancarsi così in breve tempo e in ogni piccolo angolo.
Scrivo verso le 22. Non si vedeva tanta neve veramente da un pezzo. Si superano già i 10 cm.
Temperature rigidissime al nord e nelle zone interne (-8° a Peretola), mentre la neve oggi è toccata soprattutto al versante ovest. E ancora deve passare la nuova irruzione fredda prevista per domani. Nel frattempo si sommerà anche l'aria mite atlantica che precede la depressione in spostamento da ovest, cosicché, soprattutto il centro, avrà un Epifania da ricordare per un bel pezzo.
SABATO 5 GENNAIO
Minima - 4,8°
Massima - 0,2°
Cielo misto
Precipitazioni: neve, corrispondenti 1,4 mm
Neve al suolo 12 cm
Vento forte-moderato NE
NOTE. Prato avvolta in una morsa di gelo e neve da che ho memoria paragonabile soltanto ai primi di dicembre 1973. La neve è caduta ancora, asciutta e farinosa, nelle prime ore della notte e stamattina, ma oggi più che la precipitazione è stato il ghiaccio il fenomeno dominante: non ricordo di aver mai visto le macchine transitare in città con le catene montate. La tramontana è stata sferzante e tagliente ed è rilevante notare come per tutte le ore di luce non si è mai saliti al di sopra dei - 1°, mentre la massima di - 0,2° è stata segnata poco dopo la mezzanotte di ieri. Un inverno veramente ai massimi livelli.
Per la cronaca italiana preferisco tagliare gli articoli di giornali come ho fatto sempre in questi giorni. Lascio invece spazio alla situazione perché è abbastanza complessa. L'aria umida della depressione atlantica inizia già a far sentire i suoi effetti molto a sud, addirittura sul Meridione, ma entro pochi giorni potrebbe impadronirsi del Mediterraneo e dare una svolta al tempo: sempre perturbato, ma molto più mite. Però, e questo è il bello, i fronti freddi forieri di aria artica sono sempre in agguato e non è esclusa una confluenza, magari al nord, dei due tipi di tempo.
DOMENICA 6 GENNAIO 1985
Minima - 5,8°
Massima -1,4°
Cielo sereno
Precipitazioni assenti
Vento moderato NE
NOTE. Gelo senza precedenti da quando scrivo questi appunti (e posso giurare almeno dal gennaio 1968). Da venerdì sera la temperatura non sale sopra lo zero e sembra avviarsi stasera verso una minima record. Oggi il gran sole ha contrastato nettamente col ghiaccio e la neve, dando a Prato un aspetto da steppa russa. Le strade della città si sono trasformate in pesanti e scivolosi lastroni.
Neve a Roma dopo 14 anni, Ancona sotto 40 centimetri. Tormente un po' in tutto il centro-sud, mentre al nord le minime hanno raggiunto i -14° (Bolzano) e i -12° (Milano). Rispetto ai giorni scorsi c'è stato un ampliamento della depressione, praticamente un enorme minimo barico che va dall'Atlantico fino alla Russia. Così tutta l'Europa è sotto la morsa del gelo, mentre le perturbazioni atlantiche passano molto a sud, aggravando la situazione sul Mediterraneo dato il forte contrasto termico fra le due masse d'aria.
LUNEDI' 7 GENNAIO
Minima -8,8°
Massima -1,8°
Cielo sereno
Precipitazioni assenti
Vento debole NE
NOTE. Per un pelino la scorsa notte non è stato battuto il record pratese degli ultimi 25 anni (-9,2°). Ma sarà quasi certamente ritoccato questa notte, visto che adesso, alle 20, siamo già a - 7° e il vento tende a calare. Altrimenti si annuvolerà e nevicherà. Robe da pazzi, si aspetta la neve perché l'aria si riscaldi, neanche fossimo a 1500 metri! E' indubbio che questo inverno '85, del tutto inatteso, sia destinato a passare alla storia come quelli del 1929 e 1956. Al confronto i rigidi 1979 e 1981 impallidiscono.
L'Italia sepolta dalla neve e dal gelo, ma questa volta senza l'enfasi giornalistica di certe ordinarie ondate di freddo degli scorsi anni. Basti pensare che le temperature da Roma in su non superano lo 0° neppure di giorno e le minime al nord oscillano fra i - 15° della pianura e i - 40° delle vallate alpine. Le previsioni annunciano addirittura un nuovo peggioramento, con altre due perturbazioni in arrivo a tanta tanta neve al centro-nord. Al sud invece dovrebbe prevalere la componente sud-occidentale.
MARTEDI' 8 GENNAIO
Minima - 8,2°
Massima -3,2°
Cielo coperto
Precipitazioni neve (9,0 mm corrispondenti)
Accumulo al suolo 35 cm
Vento moderato-forte NE
NOTE. Scrivo alle 8. Come supponevo non è stato battuto il record, ma una bufera così a - 5° per Prato è un fatto assolutamente eccezionale. Siamo sepolti dalla neve!
Riscrivo alle 20,30. E' evidente che stiamo vivendo uno di quegli avvenimenti meteorologici destinati a restare nel tempo, come il nevone del 1929 o le alluvioni del '66. E in questo caso si tratta di nevone + temperature record.
La neve è caduta a tormenta per buona parte della mattinata, più moderatamente e a tratti in seguito, ma senza mai smettere del tutto. Il tipo di neve, farinosa, polverosa e a vento, ha creato un'atmosfera suggestiva e apocalittica al tempo stesso, con neve penetrata ovunque, anche attraverso le persiane. Gli accumuli sono molto discontinui a causa del vento, con punti di oltre mezzo metro ed altri più espsosti in cui è rimasta quasi quella ghiacciata caduta sabato. La temperature è da inverno scandinavo e se le minime sono molto basse, fanno forse ancora più effetto le massime, visto che ormai da quattro giorni non si torna sopra lo 0°. C'è molta incertezza sul quantitativo di acqua corrispondente caduta: misurare la neve, che ha ricoperto il pluviometro, è stata un'impresa.
L'Europa attanagliata nel gelo come in poche altre occasioni. In Italia le zone di neve si spostano ora più a nord ora più a sud, ora ad est ora ad ovest, mentre le temperature vanno da minime di -30° a massime di 1-2°, esclusa la Sicilia. Per domani un miglioramento al nord e gelo ulteriore, mentre la neve si porterà di nuovo al centro-sud.
"DOPO LA BUFERA L'ISOLAMENTO" (Piero Gherardeschi, Nazione Prato 10 gennaio '85)
Solo il soffio gelido del vento di tramontana; solo due grandi mura di neve. Cerreto si arrampica sulla Collina di Prato a cinque chilometri dalla città. Eppure ieri appariva lontanissima, imprendibile, nascosta da una montagna di neve che ne rendeva impossibile l'accesso. Sono stati gli uomini della Protezione civile ad aprire un primo varco, a tagliare la coltre bianca che nella notte la bufera aveva pericolosamente ammassato lungo la strada: una strada che ormai non esisteva più...
"FIENO DAL CIELO CIELO PER I CAVALLI"
Sono arrivati dal cielo i soccorsi per sessanta cavalli rimasti isolati sui monti della Calvana. L'elicottero dell'esercito si è alzato per ben quattro volte scaricando sulla zona il cibo.
Giorni di ghiaccio
Gelidi giorni sereni, Firenze batte il record storico
poi arriva l'ultima neve, ma inizia il disgelo
MERCOLEDI' 9 GENNAIO
Minima - 5,4°
Massima - 1.0°
Cielo misto
Precipitazioni neve (2,6 mm)
Accumulo ulteriore al suolo 3 cm
Vento moderato-forte NE
NOTE. La neve è continuata a cadere per gran parte della nottata, ma è stata più quella spolverata dal vento che quella nuova attecchita, così che alcuni tetti appaiono appena infarinati mentre altri angoli sprofondano sotto un metro di neve. In giornata le cose sono migliorate, anche se la nuvolosità non si è mai dissolta. Non è mancato il consueto grecale, anche se l'aria si è un po' mitigata, relativamente al gran gelo, s'intende. Il Bisenzio è per lunghi tratti completamente ghiacciato da una riva all'altra e con sopra almeno 20 cm di neve.
La morsa bianca ha interessato oggi parte del centro-sud, ma soprattutto l'Emilia-Romagna ed eccezionalmente tutta la Sardegna. Praticamente solo la Sicilia sembra restare esclusa da questo circo bianco e dal gran gelo: almeno per il momento, sull'isola è stato peggiore l'inverno del 1981. Per domani è previsto un altro fronte occluso dalla Francia, ma è di quelli che a noi non interessano e andrà a sfogarsi al sud e sul medio-basso Tirreno. Le temperature saranno sempre molto inferiori alla media, ma con graduali accenni ad aumentare, se non altro nelle massime.
GIOVEDI' 10 GENNAIO
Minima -10,0°
Massima 1,2°
Cielo sereno
Precipitazioni assenti
Vento calma
NOTE. Il ritorno del sole è coinciso col record del freddo a Prato, almeno dei dati a mia disposizione (a parte un lontano - 11° del 1891). All'aeroporto di Peretola il termometro ha toccato addirittura i -15°, record anch'esso da quando esiste quella stazione dell'Aeronautica. Poi il sole ha notevolmente scaldato l'aria, così che dopo cinque giorni di gelo siamo tornati sopra lo zero. Certo in altri inverni una massima di 1,2° sarebbe stata considerata bassissima. Notevole l'aumento della pressione dopo dieci giorni di valori piuttosto bassi.
Con l'aumento di pressione il tempo è migliorato anche al centro, lasciando le bufere solo alla Calabria ove solo oggi le temperature sono scese molto al di sotto della media. Con la calma di vento e il cielo sereno si sono verificati minimi storici, come i - 25° di Parma e i -15° di Firenze (- 17° in Lucchesia). L'afflusso di aria artica si va attenuando e si attende l'evoluzione che potrebbe riservare nuove sorprese.
VENERDI' 11 GENNAIO
Minima -12,8°
Massima 0,0°
Cielo sereno
Precipitazioni assenti
Vento calma
NOTE. Scrivo alle 9 del mattino. Il termometro è sceso ancora più in basso: quasi - 13°! Sarà possibile nel corso della mia vita assistere ad un inverno altrettanto freddo?
Ore 19,30: a Peretola siamo arrivati alla pazzia di -22,2°, avvenimento di un giorno altrimenti tranquillo e soleggiato rispetto ai precedenti. E' chiaro che si tratta del valore pià basso mai registrato in questa area da quanto esistono stazioni meteorologiche. Da segnalare l'ulteriore aumento della pressione, che dovrebbe essere però ormai all'apice in questa fase.
A parte una nevicatela a Genova per un minimo locale e temporaneo sul mar Ligure, il tempo è stato buono su tutta la penisola, anche se col gelo imperante. Per domani non si segnalano mutamenti particolari: una depressione africana dovrebbe dare qualche noia al sud, contrastando con l'aria gelida che trova sul posto. Al centro-nord invece si attende di vedere l'evoluzione di una forte perturbazione atlantica, che potrebbe imprimere una svolta al tempo.
SABATO 12 GENNAIO
Minima - 12,4°
Massima 1,0°
Cielo sereno, foschia
Precipitazioni assenti
Vento calma
NOTE. L'atmosfera da steppa russa, quasi surreale, si conserva intatta ormai da otto giorni. Anzi, con l'aumento dell'umidità e della foschia l'aria sembra ancora più polare. Qui a Prato il record di ieri non è stato battuto, anche se ci siamo andati molto vicini, ma all'aeoroporto di Peretola è stato ancora ritoccato, con - 23°, equivalente a un normale minimo assoluto annuale in una stazione come quella di Pian Rosà, a 3600 metri di quota. La pressione scende, forse avremo ancora altra neve e giù disagi: a parte i problemi delle strade, non si contano le rotture dei tubi dell'acqua e del gas, la mancanza di gasolio, colture rovinate ecc.
Mentre come giornata è stata complessivamente la migliore, almeno come situazione generale, da quando siamo entrati nel blocco di ghiaccio artico, le previsioni sono alquanto infauste. Infatti, non solo si è aperto un varco atlantico, ma dalla Russia è in arrivo un altro blocco freddo notevole: l'azione congiunta dei due tipi di aria non può altro che portare neve, tanta neve, soprattutto al nord.
DOMENICA 13 GENNAIO
Minima - 6,8°
Massima 3,4°
Cielo coperto
Precipitazioni: neve-pioggia 2,4 mm
Accumulo ulteriore al suolo: 5 cm
Vento: debole NE
NOTE. Ed ecco iniziato il grande disgelo. Ghiaccio e neve hanno iniziato a sciogliersi già dalla tarda mattinata, appena la temperatura è risalita sopra lo zero. Ma ce ne vorrà di tempo prima di avere la meglio sulla immensa quantità di neve caduta. Intanto, alle 6 del mattino aveva ripreso a nevicare, proseguendo fin verso le 11. Poi si è trasformata in pioggerella ghiacciata. Nel frattempo, ne ha messi su altri 5 cm, ma la precarietà della precipitazione si è fatta più chiara di ora in ora. Sensibile la diminuzione della pressione. Domani, presumibilmente, sarà la prima giornata sopra zero dopo 12 giorni di gelo.
Previsione azzeccate. Il peggioramento è stato rapido, caratterizzandosi con pioggia al centro-sud e neve al nord, sulla Liguria e in alcune zone interne del centro, come l'Umbria e la stessa Toscana. A sud di Firenze l'aumento termico è stato sensibile, anche se siamo sotto i valori medi stagionali. Al nord invece è prevedibile che la sacca fredda rimanga ancora per parecchi giorni. Domani l'Italia centro-settentrionale sarà nel cuore della depressione e le correnti artiche interesseranno zone un po' più a nord, dalla Francia al nostro arco alpino. Anche se la fase storica va chiudendosi, l'inverno si manterrà rigido e perturbato ancora per parecchi giorni.
I giornali raccontano...
5 gennaio dopo la prima nevicata (La Nazione)
Cronaca dell'ultim'ora sul 4 gennaio sera a Prato...
C'è anche piazza del Duomo coi suoi vecchi lampioni
Epifania '85: si scia in piazza S.Francesco
La foto è stata scattata a Cerreto (sopra Figline a 300 m di quota) dopo la bufera dell'8 gennaio
Questa invece è piazza Mercatale...
Andiamo a Firenze: i lungarni
Bell'articolo sul Corriere della Sera:
Ecco il testo integrale:
"FIRENZE SI SPECCHIA NELL'ARNO GHIACCIATO" (Giuseppe Peruzzi, Corriere della Sera, 9 gennaio)
Sono tanti i disagi provocati dall'abbondante nevicata di ieri (sui 30 centimetri con punte massime di mezzo metro sulle colline) e presumibilmente molti ne seguiranno se avremo le temute gelate. Ma lo scenario quasi da fiaba che avvolge la città e i suoi dintorni è semplicemente fantastico. Un avvenimento eccezionale, destinato a rimanere nei ricordi dei fiorentini, oltre che negli album delle foto di famiglia.
Centinaia, migliaia di scatti per immagini inconsuete, per ritrarre l'amico che affronta lo scivolo di piazza della Signoria bardato come se scendesse, sci e racchette fiammanti, una delle innevate piste dolomitiche. O quel babbo che sbuffa come un mantice trainando in piazza del Duomo lo slittino per la più straordinaria passeggiata che sperasse di offrire al suo bambino.
Obiettivo di tanti scatti anche il candido panorama che si domina dal piazzale Michelangelo, oppure affacciati alle spallette dell'Arno per immortalare quel tratto di fiume questa volta veramente argenteo perché la neve si è posata sulla lastra di ghiaccio che va da una riva all'altra. Per ricordare l'Arno ghiacciato così bisogna risalre alla tormenta del 1929, dicono i più anziani.
A Prato undici ore di tormenta hanno quasi paralizzato la città: molte le assenze sul lavoro e negozi chiusi. Chiuse anche le scuole. A Pistoia stessa situazione. In Versilia spettacolo d'eccezione, con la spiaggia imbiancata. Gelato il lago di Massacciuccoli, tanto caro a Giacomo Puccini.
A Livorno traffico paralizzato, guasti agli impianti di riscaldamento, temperatura meno sette. Nevicata abbondante anche sull'isola d'Elba. Imbiancata la Maremma, come non si ricordava da tempo. A Castiglion della Pescaia si sono visti sciatori improvvisati sul lungomare. A Pisa, oltre che l'aeroporto di San Giusto, chiuso per motivi di sicurezza anche l'accesso alla torre pendente.
L'escalation del gelo...11 gennaio 85
12 gennaio, il grande record!
L'Arno... con e senza pattinatori.
Ed ora, il grafico delle temperature a Firenze Peretola:
Non è finita! Più tardi le mie foto di Prato e poi c'è tutto l'87.![]()
![]()
Questa la conoscete un po' tutti, ma probabilmente non nel suo formato originale. Incrocio via Bologna, di fronte al bar Coppini, 8 gennaio 1985.
La fontana del Bacchino, in piazza del Comune
Via della Fonderia, alla Pietà lungo la ferrovia
Alla Pietà...
Viale Galilei sotto il blizzard
Qui siamo in tutt'altra zona: via Sangro (io abitavo da quelle parti, in via Risaliti), a sinistra la chiesa del Sacro Cuore
Ed adesso tre incredibili sequenze dei giochi di ghiaccio sulle piante di fronte alla Bnl, in via Tacca.
A più tardi con l'ultima sezione dedicata agli anni '80: inverno 1987.![]()
Ed ecco al 1987. Comincerei con questa sbiadita foto che ho scattato da casa mia in via Risaliti il 13 gennaio 1987. Non è granché, ma è l'unica testimonianza di quell'evento. Una nevicata molto particolare, visto che mentre mezza città era ancora imbiancata, nell'altra mezza iniziò a piovere e si sciolse quasi subito. La sera c'erano 8 cm a nord della ferrovia, 0 in viale della Repubblica.
Passiamo senz'altro al più democratico episodio del 16 marzo '87, quando nevicò veramente bene su sutta la Toscana interna, da Empoli e Montecatini verso est.
Sempre da casa mia, versante sud. Rispetto all'85 neve placida e senza tramontana. Rodano puro.
E i giornali raccontavano... Il Corriere della Sera coglie l'eccezionalità dell'evento
La Città di Firenze e La Nazione più che altro gli effetti negativi collaterali...
C'è anche un po' di cronaca di Pistoia.
Questo articolo lo metto perché mi piace la foto del traffico incasinato sotto la mega-fioccata.
Fine, prossimo appuntamento: gli anni '90.![]()
Standing ovation![]()
Versante est dell'alto Casentino - 550mslm - Arezzo - 43°46'30'' N - 11°44'35'' E
Estremi dal 1/12/05: Minime: -13.4°C (20/12/09) +18.9°C (14/7/11)
Massime: -3.1°C (17/12/10) +39.5°C (14/8/21) - DATI ONLINE
GRANDE ALBEDO
una domanda ma i fiocchi del 4 aprile 1983 sono i + tardivi da noi?Impressionanti quelli del 3 novembre
![]()
Segnalibri