Le conoidi sono accumuli di materiale detritico strappato su un versante e depositato al diminuire dell'energia cinetica.
Se quelle conoidi esistono e sono anche estese, vuol dire che il bacino idrografico e l'energia potenziale sono tali che l'acqua possa prendere in carico il materiale clastico e portarlo a valle. Non è detto che debba esserci un torrente attivo e/o stagionale.
Altra cosa sono i deflussi fanghigeni che colmano tutta la valle e che, eventualmente, possono essere anche canalizzati.
Le conoidi hanno la malaugurata abitudine di spostarsi, altrimenti, il "ventaglio deposizionale" non si sarebbe mai formato nel corso delle centinaia di anni.
Non andiamo oltre, altrimenti finiamo OT, però dei cenni sono necessari altrimenti al termine alluvione associamo solo la caratteristica di evento meteo estremo ..... e caso per caso, ci vorrebbero dei geologi di campagna, per controllare cosa si è attivato, in relazione al tasso precipitativo.
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