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Vento moderato
Ase: Considerazioni di fine evento
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In questa foto del satellite possiamo fare una mappatura dell'Ase e del modo in cui colpisce e ha colpito in passato, facendo anche riferimento e alle segnalazione e alle nevicate e conseguenti accumuli tratti di volta in volta.
Possiamo osservare come la -40 ha prodotto una maggiore produzione di Ase rispetto al solito, solito che corrisponde ad un trenino sul nord barese,uno sul sud barese ed uno sul salento. In questo caso ci sono diversi treni alcuni adiacenti e che comunicano tra loro , come d'altronde nel 2017 dove altre termiche eccezionali portarono ad una maggiore produzione di Ase con nuclei molti gonfi.
Considerazione principale è che l'ASE in Puglia nella forma classica di eventi "classici" con termiche importanti ma non eccezionali crea delle bande nuvolose cariche che con una magnitudo che definirei media non arrivano compatte all'impatto con la costa e che queste invece si compattino nel loro cammino verso l'entroterra dopo una media di almeno 12km in linea d'aria rispetto la costa. Se ricordate bene ci sono stati diversi casi nel passato con frastagliume su coste ed entroterra e nevicate in posti come Corato,Ruvo,Acquaviva delle Fonti,Cassano Murge e altri più interni che sono ben più distanti dalla costa in media oltre i 12km, possiamo però ammettere che orografia e zone in altura sopra i 100mt prossime a quella distanza limite ad un evento di magnitudo normale possano mettere un certo freno e godere in parte di questi benefici. In tal caso comunque è lecito attendersi bande più blande, bande normali, e bande più grasse che occasionalmente scaricano nel primo entroterra o addirittura sulla costa.
Secondo caso è ad esempio il 2017 con termiche a 850 hpa eccezionali, in questo caso abbiamo avuto più un notevole ingrossamento delle classiche bande ASE ( non più tre come di solito avviene, ma due quella nord barese gonfiatissima avente perno estremo a nord Trani e perno estremo a sud Torre a Mare/Mola e quello sud barese/salentino che in questo caso diventa un potente ase salentino ed uno più piccolo sull'Alto Brindisino), in questo caso abbiamo avuto un ASE nel momento dell'ingresso delle isoterme più basse a 850hp capace di generare nuclei molto grassi e bande larghe già sul mare ed impattare su costa compatti (ovviamente nei raggi d'azioni più centrali, diventando meno compatto sui limiti estremi indicati) e scaricare quindi da subito il suo potenziale ( esempi : le nevicate su costa di Molfetta,Giovinazzo,Bari e Salento),incrementandolo da subito appena all'interno ( vd. differenze tra Giovinazzo/Bitonto Modugno/San Paolo Bari Ceglie-Valenzano-Loseto/Bari) per continuare con la sua caratteristica tendenza all'ingrossamento all'interno in una distanza dalla costa certamente inferiore ai 12km. Anche in questo caso ovviamente abbiamo normali eccezioni, 1) sfarfallamento direzione del nucleo 2) bande più blande,bande coerenti al magnitudo, bande più grasse 3) bande che scaricano all'impatto, o nell'immediato entroterra, o abbastanza distanti dalla costa.
Terzo caso è questo 2019 le termiche a 850hpa non sono eccezionali ma certamente rilevanti, è eccezionale invece la -40° che come risultato ha prodotto una notevole produzione di trenini o delle biforcazioni di questi. Tra i due casi sopracitati questo si pone in mezzo come anche si evince dalla foto. Abbiamo ad esempio il piccolo Ase su Barletta che arriva mediamente compatto sulla costa e scarica su Barletta, abbiamo gli Ase Bari Nord e Bari città che si biforcano da una banda madre che invece arrivano in media frastagliati sulla costa ma che si compattono all'interno ad una distanza variabile intorno ai 7/8km con relativi sfarfallamenti in base alla banda in questione raramente portando nevicate già su costa, poi entroterra 7/8km, poi oltre i 12km , altre volte tali bande seguono il trand classico. In Salento è invece evidente come la magnitudo delle bande ASE per tutta oggi sia stata molto importante e violenta, creando bande che molto spesso sono arrivate già compatte e produttive all'impatto con la costa. Per questo oggi a differenza del 2017 non abbiamo avuto il treno continuo e feconda che da Molfetta faceva sognare fino a Ginosa Marina, ne sono la prova le performances di Molfetta,Bitonto,Modugno,Bitetto che alla fine dell'evento nella misurazione dell'evento hanno un gap molto più altro del 2017 rispetto ai vari Cassano,Santeramo. Voglio dire che ad esempio i 3/4 cm di Bitetto ( non ne sono ancora certissimo sia questo il dato finale) stanno in rapporto 10:1 o pressapoco con il dato di Santeramo o Cassano, mentre nel 2017 Bitetto feci tra 40-50cm e siamo in un rapporto di circa 2:1 con gli altri due paesi. Qui l'importante non è ora precisamente il dato accumulato, ma il gap che intercorre tra paesi al limite della soglia di distanza dalla costa e chi si trova oltre, in questo caso viene pienamente rispettata. Ma è pienamente rispettata anche nel Barese Centrale e nel sud barese, se come ho letto Conversano ha degli accumuli rispetto a Mola e Polignano dove al massimo abbiamo 1 cm. Per Conversano l'altitudine ad esempio è un freno importante anche se si trova un pò più vicino la costa.
Fermo restando che queste sono mie deduzioni, e che certamente c'è un ruolo importante a livello generale dell'orografia ( anche Croata), dei venti alle varie quote, e di isoterme alle varie quote posso affermare che l'ASE in Puglia è mediamente un evento nevoso importante per i paesi dell'entroterra mediamente oltre i 10/12km, che solo quando le bande sono sempre più grasse ed estese già in partenza possono scaricare dal primo entroterra e poi alla costa, che l'altitudine media può essere un freno relativo che s'amplifica all'aumentare dell'altitudine, che l'ASE in base al suo grado di magnitudo si compatta ad un certo punto e da l'impressione di diventare per alcuni un fronte che dura ore e per altri un frastagliume talvolta intervallato da sfarfallamenti di direzione e magnitudo.
Probabilmente c'è sicuramente in gioco altri fattori che io non conosco ma gradirei ci fosse una discussione didattica, ovviamente potrebbero essere anche sbagliate le mie considerazioni, ma in 10 anni che seguo la meteo direi che sto riportando cose esatte.
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