
Originariamente Scritto da
burian br
Ragazzi, eppure io un precedente forse ce l'ho, ma vorrei la vostra reanalisi.
Ricordo proprio 10 anni fa, era il 18 Febbraio 2009, come sulla costa, da Bari a Brindisi, piovve e poi nevicò. Vidi spallters consistenti nella pioggia, e la temperatura crollare da 8 gradi delle 13 a 2/3° verso le 20, quando vidi la neve che tentava di imbiancare invano sulle superfici bagnatissime da ore di pioggione. La notte i METAR riportarono neve, anche se io dormiì (l'indomani avevo scuola) e non mi accorsi di niente. Nevicò anche a Lecce quella notte.
Ora: ho cercato il radiosondaggio corrispondente: la caratteristica fu che lo zero termico era a 500-600 m, i venti spiravano forti dai quadranti occidentali/nord-occidentali, ma a 850 hPa c'erano solo -5°. Ai radiosondaggi delle 12Z del 18 Febbraio, un'ora prima che iniziasse a piovere e la temperatura con la pioggia a discendere fino alla neve di 6 ore dopo, ce n'erano solo -1,9°.
I gpt degli 850 hPa erano di 137 dam. E i 500 hPa erano ad appena 538 dam (niente di trascendentale) e la temperatura era di soli -29/-30°.
Ecco i radiosondaggi del momento clou (le 12Z del 18/2/09 e le 00Z del 19/2):
University of Wyoming - Radiosonde Data
L'aria mi pare fosse sempre artico-marittima. O sbaglio?
Mi sembra una situazione paragonabile alla irruzione prevista per molti aspetti. Voi che ne pensate?
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