Con una dinamica che non è la prima volta che si è proposta, il fronte temporalesco in discesa dal barese e che aveva percorso centinaia di km senza mai mostrare segnali di diradamento ha preso la strada del mare aperto non appena è giunto sul confine tra le due province di Brindisi e Bari, saltando così il brindisino settentrionale. Come nulla fosse si è ricostituito sul Salento, dapprima in forma di isolati temporali che dal golfo di Taranto si sono portati verso il brindisino meridionale, poi in forma di un vero e proprio fronte che ha spazzato il leccese orientale saldandosi al resto del fronte "barese" che nel frattempo passava qualche decina di km a nord di Brindisi.

Questa dinamica, come ho detto, non è nuova di simili passaggi, e si verifica per l'esattezza quando il movimento del fronte non è un canonico NW-> SE, ma è il risultato della sommatoria di un moto da SSW -> NNE dei temporali al suo interno e di un moto sinottico diretto da WNW verso ESE. Il fronte, dunque, sembra muoversi da W verso E, ma in realtà i temporali che lo compongono seguono un movimento da sud verso nord. Davvero un quadro intricato, che spiega anche come mai simili fronti siano estremamente lenti nel transitare, proprio perchè non vi è un moto diretto ma una composizione di moti differenti.
Forse è proprio perchè questi temporali nascono a sud che si verifica il salto del brindisino settentrionale, per una qualche forma di ombra appenninica. Non appena poi a sud ritorna ad esservi una fonte di carburante (il golfo di Taranto) il fronte si rigenera rinsaldandosi con la parte più a settentrione rimasta in Adriatico.


In questo complesso schema Brindisi, nonostante tutto, si trova abbastanza ad est da avere un sufficiente specchio di golfo di Taranto da utilizzare come fucina di temporali: in effetti il fronte si è rigenerato proprio una ventina di km ad ovest di Brindisi, quasi sulla città, e ha colpito in pieno il territorio apportando precipitazioni moderate nell'arco di un'ora e mezza tra le 23:30 e l'1. Molti lampi, pochi tuoni forse proprio per l'entità delle precipitazioni, che hanno visto accumuli compresi tra i 7 mm di S.Elia e dell'istituto Nautico e 11 mm in una stazione del centro storico.
Purtroppo l'aeroporto continua a non trasmettere messaggi SYNOP, dunque non posso nemmeno conoscere l'accumulo pluviometrico dell'aeroporto, solo supporlo. Ipotizzo una decina di mm dai dati delle altre stazioni, vicino a quello della stazione del centro storico con cui da Giugno c'è sempre stata una eccezionale comunione di intenti.



I temporali hanno portato con sè il maestrale e un crollo della temperatura, che dai 26° delle 23 è scesa a 20° durante i fenomeni.
Nel corso della notte si è tenuta sui 20°, con un calo sensibile all'alba che ha portato i termometri fin sotto i 18° per un paio di decimi in città, mentre all'aeroporto ipotizzo una minima attorno ai 18,5° visto e considerato che nessun METAR ha mai segnalato una temperatura inferiore ai 19° anche quando le altre stazioni cittadine indicavano 18° o poco meno.



Il maestrale si è rinforzato decisamente in mattinata, soffia moderato tuttora. Il cielo è stato sereno o poco nuvoloso, con qualche cumulostrato al più, e solo da mezz'ora si è riannuvolato ad ovest per l'incudine di un cumulonembo dei temporali che stanno interessando la parte occidentale della provincia. E' rientrato anche il sole, che finora era sempre stato presente.
La temperatura è finalmente fresca, 23° attualmente e 24° fino ad un'ora fa. Anche l'ur è crollata, con il dp che è sceso a 15°.