Si saluta il 2023 e si festeggia il 2024 con una notte di Capodanno che è davvero molto mite, attualmente ancora 11°, +5° dalla media min del mese appena agli esordi.


L'ultimo giorno di Dicembre 2023, per fortuna, è stato ancora meteorologicamente affine all'ultima decade del mese cui apparteneva, posticipando pertanto quel cambiamento in atto soltanto da stanotte e che vedrà la prima settimana di Gennaio trascorrere con anomalie positive esorbitanti non soltanto in atmosfera, come era stato nelle ultime due settimane, ma purtroppo anche al suolo, a causa dell'associazione nefasta tra nuvolosità e venti meridionali insistenti.

La scorsa notte, dunque, ha ancora risentito del disaccoppiamento suolo/atmosfera che è stato il mantra dell'ultimo scorcio di Dicembre: mentre a 850 hPa le isoterme, seppure in calo, restavano ampiamente sopra la media (+2/+2,5°), al suolo si è riusciti ancora a scendere sotto la media minime mensile, con una minima di 6,9°.
Durante il giorno cielo nuvoloso, senza alcun sprazzo di sole stavolta, con massima fotocopia di quella dei giorni scorsi (14,8°) con debole vento da sud.

In serata cielo ancora nuvoloso, con una debolissima pioviggine segnalata alle 22 all'aeroporto, l'ultima dell'anno (in città, comunque, non ho notato nessun fenomeno).



La prima settimana di Gennaio vedrà una serie di giornate molto miti, e potrebbe terminare anche a +4° dalla media mensile.
Se non dovesse concretizzarsi un cambio di passo dopo l'Epifania, cosa al momento per fortuna contemplata da tutti i modelli, il mese ha già le carte in regola a solo due ore dal suo inizio per poter chiudere nei 5 più caldi dal 1951.
Spero che tale proiezione resti, appunto, soltanto una proiezione, e che non debba ritrovarmi tra quattro settimane a dover rileggere ancora una volta queste mie parole come profetiche.