
Originariamente Scritto da
burian br
La notte del 18 Agosto si era aperta con la prospettiva di una minima finalmente vicina alle medie, ed in effetti aver ritoccato la minima del 17 con 23° costituiva un segnale ottimo in tal senso. Purtroppo l'elevata umidità, mai placatasi (per tutta la notte dei cumuli a bassissima quota, tipici di condizioni molto umide, hanno continuato a solcare il cielo), ha presto arrestato il calo delle temperature che infatti nella seconda parte della nottata non sono riuscite ad andare sotto i 22°, minima del giorno. Si accoglie comunque il dato con positività, è stata infatti la prima minima sotto i 23° dal 6 Agosto.
Il giorno ha visto imporsi una brezza da nord che ha avuto l'effetto principale di mantenere gli elevati tassi d'
ur determinando afa pronunciata (dp anche di 23/24°), solo parzialmente stemperata dalla ventilazione e dalle temperature nelle medie o poco al di sotto: all'aeroporto la massima è stata 28.9°, a S.Elia si sono superati i 30° ma di un paio di decimi soltanto (per la sua 42esima giornata di calore). L'afa non è mai stata eccessivamente sofferta, bisogna chiarirsi, tuttavia era più evidente rispetto ai giorni precedenti. E' bene ricordare, in proposito, come le ultime due settimane siano state il periodo più afoso dell'estate 2025, a causa della persistente ventilazione dai quadranti settentrionali, una stagione che fino a quel punto non aveva mai visto condizioni particolarmente intense da quel punto di vista; è bene sottolineare altrettanto, però, che le ultime due settimane non sono nulla di speciale e come gli anni passati l'afa di Agosto fosse ben più opprimente per via dei mari ben più caldi.
Per tutto il giorno il cielo è stato poco nuvoloso, al massimo percorso da qualche cumulo proveniente dal mare e segnale di umidità elevata nei bassi strati atmosferici; nel pomeriggio si sono aggiunti i cirrostrati provenienti dagli intensi nuclei temporaleschi che si sono sviluppati nell'entroterra e che successivamente sono andati incontro a disfacimento.
Al tramonto ho fatto a piedi tutta la diga foranea del porto di Brindisi, non lo facevo da 6 anni. Di seguito alcuni scatti, a oltre 2 km dal canale d'ingresso al porto interno e circa 3 km dal centro storico: guardare Brindisi "allo specchio", con il profilo del Monumento al Marinaio e del Castello Alfonsino invertiti rispetto all'abitudine di chiunque
li osservi dalla terraferma (l'unico modo infatti per vederli da questa prospettiva è da una nave in mare aperto!), è stata un'esperienza molto surreale.
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Nella seconda foto le isole Pedagne, che sono un piccolo arcipelago di scogli che chiudono esternamente il porto di Brindisi. Sulla più grande sorge una base militare collegata alla terraferma da una diga, sulla più occidentale sorge un faro recentemente restaurato.
Nella terza foto si notano, da sinistra verso destra: una nave da crociera, la città con il profilo del Monumento che sembra un gatto seduto, e infine il Castello Alfonsino.
Durante la camminata non ho sudato particolarmente, nonostante il dp fosse sui 23/24°, e mi ha anche stupito che il vento, a quell'ora così tarda (al ritorno il sole stava tramontando) e soprattutto nella parte finale della diga, riuscisse a scavalcare agevolmente il muro alto 4 m contro le mareggiate e a venir così bene incanalato quasi come se non ci fosse nessun ostacolo a separarmi dal mare aperto.
In effetti, tornato a casa, la mia sorpresa si è rivelata sensata e motivata: il vento riusciva a penetrare il muro perchè proveniva da NW, non da N, e arrivava relativamente intenso perchè non si trattava di brezza (che a quell'ora sarebbe dovuta essere debole) ma vero e proprio vento sinottico. Il maestrale, in effetti, non ha mai smesso di spirare da allora, e ciò si riflette evidentemente sulle temperature in questo momento, attorno ai 25° ovunque, solo in estrema periferia si registrano 24° perchè la ventilazione settentrionale non è sufficientemente forte da influenzare con determinazione anche la temperatura così tanto nell'entroterra.
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