consentitemi due ot dai quotidiani: 1. partita di ieri sera alle 18 sassuolo cesena (calcio serie a) "al mapei stadium -reggio emilia ndt- fa un freddo porco"
2. "nicole minetti firma per isola dei famosi. percepira' 200.000 euro."
va boh quasi meglio reading
28/01/2025: ore 12.14, +19,9 di scirocco.
Il GW è una cagata pazzesca!!!!!!
Dama ritorna presto. Ti aspetto.
No no ragazzi non ho vinto un bel niente.
Io gradirei un bel hp dopo la sfreddata di santo stefano (se viene confermata).
Con reading di stasera lassù avrei cieli coperti, nebbia e maccaia, un clima orrendo per la montagna.
Senza contare che sul lungo reading vedrebbe il solito vp polare sbilanciato in maniera vomitevole che conosciamo.
No no, READING BOCCIATE!
Peraltro ragazzi anche con gfs per il 28-29 tutta sta gran neve in appennino che vedete voi, io non la vedo sinceramente..![]()
e fu cosi che con mia grossa sorpresa il 26-27 febbraio 2018 mi accorsi che la meteo era ancora VIVA!
Quella..è questa https://www.youtube.com/watch?v=MwPb7g_BlXQ
Bellissima!
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Rimini Zona Palas - Davis VP2 - zona urbana
Rimini Zona Palas - WS90 - zona urbana
Rimini, via dell'Abete - Meteoshield Barani Pro 3 - zona urbana su tetto
Rimini, Spadarolo - zona extra urbana
...voglia di freddo, gelo e neve 370 giorni l'anno..
+6.3°C - 96%ur
NW Debole
Tornando da Savignano, dove ho cenato di fianco a casa giofelix (lì -8°C e brina), vari banchi di nebbia ma niente di serio.
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Spaghi ancora apertissimi dopo il 28
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...voglia di freddo, gelo e neve 370 giorni l'anno..
Buona tarda serata a tutti.
La nebbia da me è sparita mezz'ora fa.. ora vedo nitidamente San Marino, Verucchio e Torriana..
Dopo una massima a +8,3, attualmente temp. +4,9, cielo sereno, ur 98%, bava ponente
ps
ens gfs aperte
ens reading meno peggio![]()
28/01/2025: ore 12.14, +19,9 di scirocco.
Il GW è una cagata pazzesca!!!!!!
Dama ritorna presto. Ti aspetto.
perchè sognatori, no sognatori, freddofili, caldofili.. la solfa la sappiamo tutti.. e sperando dama e freddo metto quello che passa anche
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28/01/2025: ore 12.14, +19,9 di scirocco.
Il GW è una cagata pazzesca!!!!!!
Dama ritorna presto. Ti aspetto.
Andrea Corigliano da Facebook
NEI PROSSIMI GIORNI NON CI SARANNO LE CONDIZIONI PER IRRUZIONI DI ARIA FREDDA INTENSE ED ORGANIZZATE: ECCO IL MOTIVO.
Si parla spesso ed a sproposito di ondate di gelo e di neve che ripetutamente dovrebbero colpire la nostra penisola salvo poi scoprire che il tutto si risolve o con un nulla di fatto o con l’arrivo di aria solo normalmente o al più moderatamente fredda per la stagione invernale che è ormai al suo debutto anche dal punto di vista astronomico. Gli ultimi aggiornamenti dei modelli fisico-matematici continuano a seguire la strada tracciata ieri a proposito di una diminuzione delle temperature che dovrebbe interessare l’Italia dopo Natale, ma sussistono ancora delle incertezze su quanta aria fredda potrebbe realmente entrare, a conferma del fatto che questo tipo di dinamica atmosferica è normalmente tra le meno predicibili a medio e lungo termine a causa delle numerose variabili che possono condizionare il risultato, ad iniziare dalla complessa orografia che circonda il nostro bacino del Mediterraneo. Indipendentemente, però, da quanto possano essere importanti le emissioni modellistiche che quotidianamente – ed anche più volte al giorno – si occupano di calcolare il futuro stato del tempo partendo da un nuovo stato iniziale, non possiamo vedere quello che non c’è e che invece continuano a farci vedere, palando di eventi epocali in arrivo, come se le previsioni del tempo fossero specchietti per le allodole. Che cosa non c’è? Per rispondere a questa domanda, bisogna guardare l’assetto della circolazione generale dell’atmosfera per scorgere se ci sono le condizioni affinché si possano strutturare, alle nostre latitudini, configurazioni sinottiche capaci di pilotare masse di aria fredda verso il Mediterraneo, all’interno di un meccanismo meridiano che sia robusto e stazionario: solo da una situazione del genere, infatti, può nascere alle nostre latitudini un episodio invernale capace di sfociare in un evento per cui vale davvero la pena scomodare quel vocabolario che si è usato, ad esempio, negli inverni del 1956 o del 1985, tanto per citare i più noti. Ma allo stato attuale, queste condizioni non solo non ci sono, ma sono addirittura fuori da ogni logica. A questa conclusione si può arrivare osservando la disposizione della vorticità potenziale sulla superficie isoentropica di 380 Kelvin, corrisponde alla superficie isobarica di circa 200 hPa: questo parametro, essendo conservativo, è un ottimo indicatore del probabile comportamento del Vortice Polare, ovvero di quell’immerso lago di aria gelida che è presente sul Polo Nord e che è evidenziato in figura 1 all’interno dell’ellisse dove le tonalità cromatiche tendenti al rosso indicano valori di vorticità maggiori. Al di fuori dell’ellisse, si possono osservare delle ondulazioni – che sono sede di nuclei di vorticità di minore intensità collegati al Vortice – racchiuse entro la linea nera tratteggiata, in allungamento verso le basse latitudini: esse, in pratica, individuano le saccature che si muovono pilotate dal flusso zonale che corre da ovest verso est. In seno a queste saccature, si muovono le masse di aria fredda che attingono al Polo e che scendono di latitudine. Ebbene, come è stato accennato all’inizio, nei prossimi giorni ed almeno fino all'inizio del nuovo anno non ci sono le condizioni affinché tali impulsi meridiani di vorticità diventino sufficientemente stazionari da convogliare ripetutamente masse d’aria fredde verso il Mediterraneo, dal momento che la velocità media zonale (figura 2) presenta valori positivi consistenti – ad indicare un moto da ovest verso est piuttosto spedito – su tutta la colonna troposferica (soprattutto tra 200 e 500 hPa), con i massimi che si trovano spostati maggiormente verso le basse latitudini piuttosto che le alte (si veda il segno + all’interno della riquadro rosso). Ciò sta a significare che le ondulazioni di cui sopra, protese verso le basse latitudini, viaggiano all’interno di un flusso zonale che proprio alle basse latitudini presenta la massima velocità di moto e di conseguenza è davvero poco probabile che possano diventare stazionarie a tal punto da permettere discese di aria fredda in grado di organizzarsi. Nei prossimi giorni, quindi, aspettiamoci un cambio di passo della stagione invernale a seguito della fase particolarmente mite che ha caratterizzato queste prime tre settimane di dicembre (stando la situazione di partenza, non è che ci voglia molto per cambiare registro...), per vedere il probabile passaggio di episodi invernali che rientrano a pieno titolo nelle normali dinamiche della stagione in corso, alle nostre latitudini. Nulla, davvero nulla, di trascendentale, come invece ci vogliono far credere per catturare attenzione e pubblicità.
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