
 Originariamente Scritto da 
Heinrich
					
				 
				Tutto fuorché correnti da est però.
Il vasto sistema depressionario indicato con più T (che sta per il ted. 'Tief': 'minimo', è l'ingl. 'low') se provi a tracciare l'andamento dei suoi venti in senso 
antiorario , ti accorgi che invece che legarsi con l'aria fredda pellicolare presente nei vasti bassopiani russi, pesca l'aria fredda direttamente dal Circolo Polare, gettandola attraverso il Mare del Nord nel continente europeo e facendola circolare a nord dell'arco alpino che in questo caso, ancora una volta, funge da barriera delle correnti fredde per l'area mediterranea.
Siccome la portata del sistema depressionario è enorme, è un intero lobo del Vortice Polare a dislocarsi in area mitteleuropea, quest'aria fredda tracimerà comunque a sud dell'arco alpino e apporterà un ulteriore calo termico.
L'interazione di quest'aria fredda coi mari interni che ci circondano darà certamente vita a qualche bassa pressione secondaria rispetto al sistema depressionario sul continente.
Ma ripeto: nessuna interazione con le arie fredde russe, anzi una configurazione così le scongiura proprio, le allontana ulteriormente poiché -sempre se segui l'andamento antiorario dei venti- ti accorgi che il richiamo mite che segue al richiamo freddo spinge arie d'origine alpina-padana fin sul Mar Baltico, evitando ogni possibile aggancio con gli anticicloni russi. 
Per noi va bene comunque, basta che questo lobo del 
VP non si dislochi troppo ad est, verso i Balcani e basta che interagisca un minimo col Tirreno o col Mediterraneo dalla Francia.
Insomma, un W-shift fa contenti tutti: inizialmente potrebbe offrire a tutte le Alpi (e a tutte le quote!) ottime precipitazioni, poi in un secondo momento potrebbe dar vita grazie ai nostri mari a sistemi depressionari più chiusi ed arricciati su se stessi capaci di apportare precipitazioni (solide, col freddo entrato prima) fino nei luoghi più riparati: da Cuneo a Bologna e da Rimini a Pescara.
Toscana inclusa se anche il Tirreno interagirà e via dicendo.
Quest'anno l'arco alpino meridionale non è messo molto bene, spero si possa assistere a dinamiche soddisfacenti per tutti e scandite al meglio per tutti (prima una libecciata alpina, che sfavorisce le pianure, poi a seguire un minimo basso, che le favorisce e lascia al freddo e secco noialtri, poi a seguire minimi sempre più bassi che possono colpire bene i versanti adriatici e tirrenici)..
 
			
		
Segnalibri