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  1. #1
    Burrasca L'avatar di wtrentino
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    Predefinito Re: Gioco scacciacaldo - 2015 edition

    Citazione Originariamente Scritto da EmanueleLow99 Visualizza Messaggio
    O il dicembre 2005 o il dicembre 2008
    stavo giusto pensando al 1 dic 2008
    prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....

  2. #2
    Bava di vento
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    Predefinito Re: Gioco scacciacaldo - 2015 edition

    Io pensavo al 10

  3. #3
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    Predefinito Re: Gioco scacciacaldo - 2015 edition

    Citazione Originariamente Scritto da wtrentino Visualizza Messaggio
    stavo giusto pensando al 1 dic 2008
    Non è il 10, è l'1 dicembre 2008 infatti.

    Quarta saccatura Nord Atlantica, quarta nevicata con accumulo! Inizia in pioggia mod.-forte dal Ligure la sera di domenica 30 novembre, piove sulla neve della notte prima dagli 800mt. in giù. Sulle Alpi aveva già nevicato bene fin giù dal 24.11. Il 22 novembre uno sfondamento d'aria scandinava da NW porta a nevicate a fondovalle fino a Bz, nevica con un debole accumulo. A Merano 5cm di neve fresca da sfondamento.
    Il 24.11 l'aria fredda interagisce coi mari interni e sviluppa un rapido minimo che porta deboli nevicate fino a Bz con pochi cm.
    Il 28.11 poi una goccia isolata sul Marocco viene riagganciata al flusso zonale e risale il Mediterraneo attraversando l'Italia N-S, nevica un po' ovunque nel Nord grazie all'aria fredda precedentemente scesa.
    Qui cadono fino a 15cm, il triplo verso sud.
    La notte del 29 un secondo fronte entra dalla Francia, rapido e con aria molto fredda dalla Scozia, inizia a piovere per via della colonna d'aria satura fino a 1000mt.
    L'intensità però fa sì che da certe valli interne in poi nevichi di nuovo con 3-4cm umidi sopra la pioggia e il vecchio manto.
    La notte di domenica poi il nucleo scozzese scende sulle Alpi mentre la terza saccatura atlantica avanza da W.
    La -35°C a 500hPa scavalca le Alpi e abbatte la QN.
    Nevica con libeccio forte sulle Alpi e cadono 12-14cm nell'area della conca. Fino a 20cm a fondovalle la mattina di lunedì 1.

    Seguirono situazioni critiche per la neve abbondante oltre i 1000mt. La Val di Fiemme rimase isolata telefonicamente e dal traffico, col passo S.Lugano chiuso.
    Val d'Ultimo e Senales isolate, Val Passiria senza elettricità, Brunico e Merano con la metà dei treni, Brennero intasato, ecc.
    A Bolzano il colmo: alberi schiantati dal peso della neve si erano abbattuti proprio sull'ingresso della caserma dei pompieri e del servizio strade, impedendo pronti interventi e pulizia strade.
    Il traffico pendolare era in tilt, gli autobus pochi e sovraffollati.
    I viali principali piste da sci di neve pesante.


    Seguì il 5 dicembre, con una spolverata da un paio di cm, poi l'evento di ostro del 10.12.

    Il 10 dicembre caddero fino a 26cm di neve fresca nell'area della conca.
    Oltre 30cm fino a Salorno.
    Fu un'importante nevicata, l'ultima grande nevicata della città (singoli accumuli >22cm) di fatto.
    L'inverno '08/'09 è nei cari ricordi di molti abitanti dei fondovalle alpini.

    Seguì una spolverata la notte del 31, 1cm appena, poi il 20 gennaio '09, postato a inizio giochino caddero fino a 12cm di neve pesante atlantica, mentre quasi ovunque pioveva.
    Poi il 23 gennaio un fronte freddo atlantico regalò un altro paio di cm freschi con minime a sfiorare le doppie cifre l'alba seguente.
    Infine il 2 febbraio, una domenica, iniziò a imbiancare ancora la città con dew point negativi, ma alla fine non arrivò ad 1cm.

    L'inverno '08/'09 nell'area della conca con accumuli totali da 50 a oltre 70cm fu uno dei più nevosi dal 2005 e poi per molti inverni precedenti.





    Sono accumuli modesti per fondovalli alpini, più a sud si va e più questi aumentano fin dove la tenuta delle temperature lo permette.
    Ma sono accumuli ancora più modesti rispetto ai dati storici delle decadi precedenti.
    In annate in cui a dominare le oscillazioni sul lungo periodo erano determinati fattori degli oceani e non, che favorivano certe sinottiche (dagli anni '50 ai '90, la media 1961-1990), in quegli anni c'era molta più neve di oggi.
    Come ovunque in Italia.

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