
 Originariamente Scritto da 
vigna
					 
				 
				6 febbraio 1991.
Dopo una notte agitatissima con orecchio sempre proiettato ad eventuali segnali fuori dalla finestra non pervenuti, salvo discreto vento (respiro)... (sai mai.. badili, auto con catene), mia mamma entra in camera e mi tira su la finestra: "toh Luca volevi la neve.. sono circa 2 ore che ha iniziato ha detto il babbo... godi.. ma a scuola ci vai"...
Tragitto Letto finestra in 58 centesimi di secondo non ventati, spettacolo. Tutto bianco con neve ventata debole.. una prima infarinata.
Mi mandano a scuola dunque.
Mi avvio verso la fermata della "Padana" sulla marecchiese, Villa Verucchio SCM.. ombrello datomi dai miei immediatamente concesso in prestito ad alcune coetanee spaventate 

 i 300 metri che mi avvicinavano alla fermata nella mia testa sono durati una infinità. Captato lo scirocco, osservavo nel campo il modo in cui attecchiva la neve ancora scarsina, sul giubbotto la qualità del fiocco piuttosto piccolo e bagnato.
Osservavo la fermata dell'autobus... ai tempi passava il mitico CARROZZONE delle ferrovie padane.. un semi articolato con divisiorio a fisarmonica gommata nera.. i mezzi tutti targati FERRARA servivano la valmarecchia.
Io non ne volevo sapere di mezza... a Rimini ci andavo col carrozzone.. che per altro ai tempi partiva da Novafeltria... 
Con soli 5 minuti di ritardo, dunque alle 7,25 il carrozzone versione treno in "a 30 secondi dalla fine" arriva con dotazione di catene e varie stalattiti... 
Cambio corriera per coincidenza in piazzale Clementini non lontano dalla Stazione di Rimini.. e altro mezzo delle ferrovie padane senza catene. Per raggiungere il centro studi Colonnella ci ha messo una quarantina di minuti..
Non c'era tanta neve per strada me era già delirio.. 

 in quel pulman gremito stetti in piedi vicino all'autista.. sintonizzato su radio rai dove tutto era incentrato sulla neve in varie parti d'italia e fiocchi segnalati a Roma.
A scuola quel giorno avevo 6 ore.. e.. non ci hanno fatto uscire prima.. 
Ovviamente non ho combinato nulla con la fortuna di aver avuto professori quel giorno che.. poi approfondii nei tempi.. adoravano la Dama..
Bufera continua e occhi verso la finestra sino alle 13.30.. indi usciti per il rientro a casa.. in attesa di primo bus.. scaccianeve paurosi e accumuli eolici notevoli. Non avevo gli doposcì con me. Il rientro è stato meraviglioso.. già Rimini era stupenda ma salire la marecchiese e vedere certi capolavori di neve e vento nei campi fra spadarolo, vergiano e sant'ermete è stato spettacoloso.. (tirava da tramontana in quel momento).
Scesi a Corpolò dalla mia seconda mamma.. la nonna.
Erano le 15. Nevicava da matti. Gli ultimi dopo scì non mi entravano più e mia nonna kama mi aveva messo delle buste di plastica della coop legate alle calzature.
Dopo mangiato alle 15.30 mi ha accompagnato dal calzolaio di Corpolò... 5.000 lire ed ecco gli dopo sci per il vigna...
Mi sono spataccato con amici e amiche con bob giù per la Chiesa di Corpolò...
Alle 18.30 mia mamma mi è venuto a prendere post lavoro per tornare a Villa Verucchio. Ero fradicio ed infreddolito.. ho preso pure uno scappellotto.. ma in simpatia.. conoscevano la bestia i miei e non solo.
Arrivato a casa occorreva aspettare il babbo.. ho approfittato per fare misurazioni con amici condomini e altra mezzoretta sotto la dama che man mano cessava.. temporaneamente...
 non eolici oltre 40 cm.. to be continued 
 
ps
kallo mi spiace.... per fortuna ho visto che ha messo su una allegra famiglia 

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