
Originariamente Scritto da
Lou_Vall
Tornando all'evento in sè, direi che è proprio notevole. Non tanto per il fatto in sè (la neve a luglio sull'arco alpino dovrebbe essere la norma), ma per il periodo e il luogo: le Alpi Cozie meridionali, le Marittime e le Liguri hanno una nevosità estiva scarsissima (per non dire nulla) e comunque "limitata" alla prima decade di giugno e, infine, verso la fine di agosto. Abbiamo già assistito a sfreddate di giugno, con quota neve sui 1500 metri, non sono più comuni ma comunque ci sono, così come i primi freddi di agosto, con le cime oltre i 2800-3000 metri spruzzate di bianco.
Ma questo evento - per quanto brevissimo - ha avuto caratteristiche oserei dire eccezionali. Ieri sera la quota neve sulle Cozie meridionali è arrivata a spingersi fin verso i 1700 metri: cosa normale per l'arco nord-alpino e Alpi Centro-orientali, ma del tutto inusuale da noi. In concomitanza col picco precipitativo si sono registrate le minime: Castelmagno (1755m.) è arrivata a +0,8°, così come Argentera (1680m.): +0,7°; Limone Pancani (1875m.): +0,6°, mentre lo zero termico era a 2000 metri.
E stamattina il risultato era evidente. Cozie imbiancate praticamente oltre i 1800-1900 metri, in alcuni punti più in basso (a occhio mi sembrava tra la Val Maira e la Val Varaita). Monviso scintillante di ghiaccio, così come il Matto e l'Argentera, qui con neve che ipotizzo più sui 1900-2000 metri. E infine anche le Alpi Liguri - questo sì che è straordinario - hanno visto neve con accumulo almeno oltre i 2200-2300 metri: imbiancato il Bric Costa Rossa (2404m.) della Bisalta, così come era spruzzato anche il Mondolè (2382m.)
E' vero che magari non mi ricordo di quando ero più piccolo, ma questo lo devo dire: a mia memoria
non ricordo di aver mai visto la Bisalta e montagne imbiancate così in basso a luglio.

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