
Originariamente Scritto da
Gigiometeo
Il raffreddamento non c'è nemmeno dietro il minimo barico (dopo il passaggio precipitativo le isoterme aumentano ad 850 hPa). Le isoterme in bassa troposfera ed il freezing level si alzano col termine delle eventuali precipitazioni e ciò è legato ai processi che si attuano in libera atmosfera con i fenomeni.
Il calo invece fino a -5°C e passa (850 hPa) e la discesa dello zero termico durante il passaggio dei fenomeni è dato dal raffreddamento evaporativo o di sublimazione di parte delle precipitazioni in caduta verso il suolo (cold air damming in situ), il quale richiede una certa quantità di calore che viene sottratto all'ambiente, facendo nel contempo aumentare l'umidità relativa.
Il calo è tanto più sensibile quanto più forti sono le precipitazioni e quanto più è secca l'aria al di sotto delle nubi precipitanti.
Pertanto il passaggio da isoterme di +2°C prima dei fenomeni a -5°C abbondanti durante la fase precipitativa indica, al di là della componente avvettiva, che il modello stima fenomeni di una certa consistenza (
GFS).
Una volta terminate le precipitazioni le temperature si alzano così come la quota dello zero termico, poichè non viene più sottratto calore all'ambiente, per cui un eventuale calo termico può avvenire solo con il rasserenamento.
Viceversa non c'è nessun rovesciamento di aria fredda dall'alto (come erroneamente spesso si legge in giro); quello avviene solo ed esclusivamente ad opera delle nubi cumuliformi durante le precipitazioni convettive.


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