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Run odierni da lacrime per il NW dopo le 192-200 ore.
Non riesco a postare, ma lo farei per incorniciarle.
Lou soulei nais per tuchi
qui si dice che la propagazione non ci sarebbe ancora stata
Questa ne è un esempio
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Il NAM ha ampiamente sfondato la soglia dei -3 quindi bisogna attendersi un periodo di VP debole da qui fino a fine inverno.
Poi che il nostro orticello possa goderne appieno (della propagazione MMW) e del periodo AO- è tutto da vedere e lo si vedrà, PERO’ limitandosi ai GM si vede come la circolazione stia per cambiare. Le nostre sventure non dipendevano da quell’HP in posizione molto scomoda? Ecco cosa si vede ora
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Cioè HP che leva le tende e lascia spazio a delle saccature Nord Atlantiche
La media di lungo termine di ECMWF ci mostra un importante modificazione della circolazione sul comparto Euro-Atlantico con azione polari/artiche marittime che via via potrebbero continentalizzarsi sempre più. L’inverno inizierà a fare la voce un po’ più grossa anche in Europa occidentale e secondo me vedremo strutturarsi un importante blocco atlantico con discese artiche a noi più favorevoli in terza decade, direi attorno al 23-25
riporto anche questa
I particolare si nota il progressivo indebolimento del blocco anticiclonico che per quasi un mese ha stazionato sull’Europa Occidentale sbarrando la strada alle perturbazione atlantiche e deviando le colate di aria fredda verso est.
Inoltre dalla media ENS di EC, si nota anche un progressivo indebolimento, o meglio un minor compattamento del VPT (non sono espertissimo di dinamiche stratosferiche, però penso siano i primi segnali del SW avvenuto un po’ di tempo fa che, da quanto ho capito, ha avuto una propagazione lenta in questo caso)
Questo potrebbe portare, sempre restando più o meno nel determinismo, ad una progressiva occidentalizzazione delle saccature fredde di matrice sempre polare-marittima, che acquisiranno una traiettoria quindi più favorevole a precipitazioni anche sul Nord-Italia, con termiche in grado di apportare neve fino a quote collinari.
Sembra quindi volersi risvegliare quindi l’Atlantico freddo
Anche (il più scarso) GFS opta per questa soluzione il che rende l’evoluzione prospetta da EC abbastanza probabile.
Nota di curiosità: notare la quasi specularità delle condizioni invernali sulla nostra Penisola in situazione sinottiche di scambi meridiani
Il calo termico sull’Italia Occidentale corrisponde ad un rialzo termico sull’Italia meridionale
Spaghi di Lecce
Spaghi di Milano
Se lo scenario si realizzasse, ma molto probabilmente si, sul finire della decade terminerà la lunga fase fredda che ha interessato il meridione dall’inizio dell’anno. Servirebbero analisi più approfondite della questione (con solide indagine statistiche) ma, a meno di botte artico-continentali, è assai difficile "godere tutti insieme"...
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