Le siligate e il San bartolo, con i loro 200m scarsi, secondo me segnano proprio il confine della pianura padana. Io abito proprio sotto le siligate che, come dicevi tu, sono spesso il limite della nebbia e anche la causa della minore efficacia del vento da NO rispetto a Rimini. C’e anche da dire però che a volte questa piccola barriera a picco sul mare sembra incrementare i fenomeni (forse la conformazione facilita la convergenza fra i venti diversi).

Citazione Originariamente Scritto da Jack95 Visualizza Messaggio
Esatto Giorgio Covignano e Scacciano danno una prima debole "smorzata": osservando la cartina meteoforlì si vede spesso come a volte il NW tentenni a entrare nel basso riminese, nel senso che si vede una sorta di "stacco" per esempio tra la costa da Viserba in su e quella da Rimini città compresa in giù. Poi però dopo un lasso di tempo che può durare anche un'oretta in questa situazione di "staticità" in NW inizia a sfondare anche a Rimini, Riccione, Cattolica e Gabicce ma i valori termici vanno ad allinearsi abbastanza uniformemente su tutta la costa da Ravenna al San Bartolo. Quello che cambia con il San Bartolo, che è un colle più esteso ed alto di Covignano e Scacciano, è che blocca proprio il flusso padano, impedendogli spesso di sfociare sulla costa pesarese. Stamattina per esempio qua ha girato il NW verso le 10 e la temperatura si è portata sui 3°, in linea con il resto della costa riminese, mentre non ha MAI sfondato da Pesaro in giù dove c'è stata Bora con 9°. Quindi quello che salta all'occhio è che le prime colline che il NW incontra, tipo Covignano, rallentano il flusso ma non lo bloccano, mentre il San Bartolo lo annulla definitivamente.
Il microclima della bassa Romagna è davvero interessante.

Inviato dal mio SM-G920F utilizzando Tapatalk