
Originariamente Scritto da
Lou_Vall
Buongiorno cari.
Visto che il nowcasting estivo, come sempre, tende un pò a languire, diamogli una scrollata.

Ho quasi completato le medie Arpa per il periodo 2000-2019, quindi abbiamo un ventennio di dati disponibili per la nostra regione e per la nostra provincia.
Questa è (divisa in 2 se no non si vede) la mappa pluviometrica provinciale da me elaborata:
Cattura02.JPG
Cattura01.JPG
Il periodo di riferimento, come detto, è il 2000-2019. Confrontando un pò di dati storici della città di Cuneo sono giunto alla conclusione che tale media, con buona approssimazione, non dovrebbe discostarsi molto da una media "storica" di un centinaio di anni. In sintesi, la piovosità annuale, tolto qualche variazione tra singoli decenni, è rimasta sostanzialmente stabile, e non ci sono trend nè in aumento nè in diminuzione. E' cambiata (e sta cambiando) l'intensità e la distribuzione nel corso dell'anno, ma i totali annuali non sono variati.
Nella nostra Granda come ci aspettavamo i posti più piovosi appartengono al crinale delle Alpi Marittime e Liguri: il Chiotas supera i 1550mm annui (possibili sottostime a causa della neve), Madonna d'Ardua e le Terme di Valdieri sono sui 1450/1500mm, l'alta Val Corsaglia sui 14000mm ed è ragionevole ipotizzare che sullo spartiacque Val Gesso/Tinèe, Val Vermenagna/Roya e tra i massicci del Marguareis e del Mondolè si possano avere anche 1800/2000 mm annui. Stima, perchè di stazioni non ce ne sono.
Ad ogni modo abbiamo 2 "zone" piovose: il comparto delle alte valli meridionali (Gesso, Vermenagna, Pesio, Ellero, Corsaglia, Tanaro) e le valli Po e Infernotto (anche qui Capanna Infernotto supera i 1400mm annui). Il motivo è ben noto: i maggiori apporti precipitativi arrivano dai quadranti meridionali: da SW premiano maggiormente le Marittime, da S Marittime e Liguri, da SE le Liguri e le Cozie, contro cui fanno sbarramento orografico. Le valli occidentali, invece, orientate W-E, hanno piovosità generalmente un pò più bassa, poichè riparate dai crinali montuosi, ad eccezione della Valle Stura (che ha il vantaggio di essere più a S e dunque più esposta ai flussi meridionali) e della Valle Grana (che, essendo una valle molto corta, beneficia di maggior stau orografico). E così vediamo che da nessuna parte nelle valli Maira e Varaita si raggiungono i 1000mm annui, e alcuni posti particolarmente riparati (vedi l'alta Valle Varaita, o i valloni della Maira) non si arriva neanche ai 900mm annui. Per la Valle Po e la Valle Infernotto, invece, vale il discorso geomorfologico: valli corte, stau violento, e maggiori precipitazioni.
La Pianura Cuneese, invece, ha una piovosità decisamente più bassa: nella sua parte centrale supera di poco i 700mm annui, con massimi nell'estremo S, contro la pedemontana meridionale, e minimi nel Fossanese, Braidese e Albese: il basso bacino del Tanaro, dall'ingresso dalla provincia di Asti salendo fin praticamente al Fossanese, non raggiunge i 700mm annui, e il Roero
li supera di poco. Motivo semplice: oltre che non esserci nessuno stau orografico, non ci sono correnti che premiano particolarmente la pianura: le correnti da S o da SE, proficue per le montagne, non lo sono allo stesso modo per la pianura, perchè non hanno ostacoli contro cui fare sollevamento orografico. E in più c'è la famosa "ombra" da SW: le pedemontane sud-occidentali (così come ovviamente le Alpi Cozie e Marittime) beneficiano di sfondamenti importanti da SW, che però non riescono a raggiungere la pianura, lasciandola a secco.
Le Langhe invece hanno un clima definibile propriamente "dolce": precipitazioni mai troppe e mai troppo poche (dai 750mm delle Basse Langhe ai 950mm delle Alte Langhe), quindi con gradiente N-S, premiate maggiormente da correnti da S, o da SE, direzioni verso cui hanno poche protezioni montuose.
I regimi pluviometrici meriterebbero un capitolo a parte, poichè sono diversissimi anche solo all'interno della nostra provincia, in regione poi non ne parliamo. A grandi linee abbiamo due minimi precipitativi (inverno ed estate) e due massimi (primavera e autunno). Il massimo assoluto è in autunno quasi ovunque, ma nelle valli più occidentali (Val Po e Infernotto) il massimo primaverile è importante quasi quanto quello autunnale, sono molto vicini. Il minimo precipitativo invece varia: nelle valli occidentali è invernale, così come in tutta la pianura e pedemontana, nel Roero e nelle basse Langhe; è invece estivo nelle Marittime, nelle Liguri e nelle Alte Langhe, così come nell'entroterra Savonese e Imperiese.
Esempio pratico? A Capanna Infernotto, a Crissolo, a Paesana, Pontechianale e a Canosio il mese più secco è gennaio; a Neraissa e a San Bernolfo (Vinadio), a San Giacomo di Demonte, a Terme di Valdieri, al Chiotas invece è agosto; a Borello, a Viola, a Triora, a Ponte di Nava, a Priero, a Calizzano, Saliceto è addirittura luglio.
Quello che si evince è appunto un minimo estivo più marcato mano a mano che ci si sposta verso S e verso E nella nostra provincia, e viceversa avremo un minimo invernale più marcato spostandoci verso W e verso N. Allo stesso modo avremo un autunno relativamente più piovoso (in relazione alla piovosità annua, beninteso) sempre verso E e verso S, e una primavera più piovosa verso W e verso N.
Segnalibri