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Gigiometeo
Sì, se guardiamo alla distribuzione media della pressione al suolo dai 1 giugno al 12 luglio, la differenza con lo scorso anno è evidente, con l'anticiclone decisamente più arretrato verso ovest. Nell'analisi dello scorso anno si nota bene anche la componente continentale (nord africana) visibile dai massimi secondari tra Sardegna e entroterra libico. Quindi nell'estate attuale è più debole la componente nord-africana ma anche quella azzorriana, col tipico cuneo più arretrato verso ovest, lasciando l'area mediterranea "scoperta". Le cause sono più di una: la tendenza ad avere regimi di circolazione di tipo AR (Atlantic Ridge) con una maggiore oscillazione del getto polare, e uno
IOD positivo all'origine di un monsone asiatico per ora piuttosto fiacco sulla parte orientale, e più intenso su quella occidentale, e lo
IOD in estate è un driver abbastanza influente. Poi c'è una componente legata al climate change (quest'anno sta andando di fattore C per intenderci):il gradiente termico si è rafforzato alle alte latitudini (tra il Polo Nord e i confini settentrionali dei continenti), ma si è indebolito tra le aree settentrionali a quelle centro-meridionali dell'Eurasia e del Nord America (causa maggiore riscaldamento delle aree artiche), pertanto il gradiente relativamente invariato tra le medie latitudini e l'equatore tende a scindere il flusso del getto polare (split) durante l'estate favorendo situazioni di blocco. Fino ad ora i blocchi sono rimasti su Europa orientale e Russia fino alle aree polari; stante un ridge su Atlantico, tra i due si è infilato un canale mediamente depressionario, che è quello che ci sta salvando le terga (per ora).


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