
Originariamente Scritto da
Gigiometeo
Si tratta dello spin-up dei modelli, ma mi tocca andare un pò sul tecnico, per cui provo a semplificare il più possibile: Per far girare un modello, sono necessarie le condizioni iniziali, derivanti da osservazioni o da altri output del modello, oppure da una combinazione di questi due (quasi sempre è quest'ultima). Le condizioni iniziali devono essere bilanciate sia termicamente che dinamicamente ed associate al modello da far girare. Siccome è un processo complesso, il modello eseguirà una specie di auto-regolazione (tuning) fino a raggiungere una sorta di equilibrio con la propria fisica. Questa regolazione è chiamata spin-up del modello e il tempo necessario per arrivare a questa specie di equilibrio è il tempo di spin-up. A seconda dei modelli, lo spin up può variare da poche ore per un modello numerico meteorologico su mesoscala (
LAM), fino a un paio di anni per un modello di superficie terrestre relativo all'umidità del suolo (per esempio). Nel caso dei
LAM il tempo di spin up è breve, ma a volte può richiedere ben più tempo (di norma ciò accade in situazioni molto dinamiche). Chiaramente questo aspetto può in parte inficiare la qualità della previsione sui tempi molto brevi, quindi in prossimità del timing di previsione, e meno sui tempi medi (per un
LAM). A volte la previsione è migliore nelle corse precedenti perchè la previsione che ci interessa cade fuori dal tempo di spin-up, mentre l'ultima corsa può essere ancora dentro (es. una previsione per le successive 24 ore). Non accade molto spesso, ma qualche volta sì.


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