Citazione Originariamente Scritto da unknown84 Visualizza Messaggio
Abbiamo un tasso di motorizzazione folle perchè alternative REALI al mezzo privato non ne esistono, c'è poco da fare. Non convincerai mai le persone (a meno di mettere in atto politiche illiberali) ad impiegare il doppio del tempo per raggiungere il posto di lavoro con un mezzo pubblico, oppure ad andarci a piedi.

Il mezzo privato offre comodità, flessibilità di orario e comfort (caldo in inverno, fresco in estate, riparo da pioggia e neve, etc...) se si vuole davvero creare un'alternativa credibile gli investimenti nel trasporto pubblico dovrebbero essere enormi e non si attuerebbero sicuramente in tempi brevi.

Si raggiungerebbe sicuramente prima lo scopo incentivando lo smart working (per chi può ovviamente) e l'acquisto di abitazioni in centri che siano lontani dalle orribili metropoli della PP come Torino e Milano. Togliamo tutte (e ripeto: tutte) le persone che svolgono lavoro impiegatizio dalle strade a mattino e sera e dalle metropoli e risparmiamo sia l'inquinamento dei trasporti che quello dovuto al riscaldamento (meno abitanti = meno riscaldamenti accesi) offrendo alle persone la possibilità di vivere in luoghi "a misura d'uomo"
Sono completamente d'accordo sul discorso smart working, che ridurrebbe pesantemente la pressione sulla aree metropolitane ma questo non può prescindere da fortissimi investimenti sul trasporto pubblico e su un ripensamento generale dello spazio urbano.
Il problema comunque rimane anche culturale, questo perché anche laddove esistono delle reali alternative alla mobilità privata (Milano) il numero di auto è ancora esorbitante. Questo perché succede? In primis perché manca un collegamento altrettanto buono con le aree esterne al Milanese, e in secondo luogo perché in città ci sono troppi parcheggi.
Il concetto dei troppi parcheggi è fondamentale, in quanto più posteggi ci sono e più macchine vengono attratte in città. Questo aspetto del quale si parla ancora troppo poco non può e non deve riguardare solo le grandi aree urbane,
ma deve essere un punto fondamentale delle politiche di ogni cittadina.
A titolo di esempio qui a Domodossola il Comune ha ridotto pesantemente il numero di stalli, allargando i marciapiedi con nuovi alberi e pedonalizzando intere zone della città con risultati ottimi, e questo va fatto ovunque.