Cerca di capire, cio' che vai a osservare nei grafici di Bob Tisdale sono SOLO e puramente DATI REALI.
Magari una accortezza la dovrai mettere quando parla di "running total" o altre tecniche che elaborano i dati. ma il resto e' pura REALTA'. Quindi xche' ti preoccupi di chi sia lui ?
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Teleconnections e Inverni europei
25-11-2010
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Più volte ho sottoposto alla tua attenzione articoli di Pasini e altri autorevoli scienziati e tu li hai candidati direttamente per la pattumiera... ora io non farò la stessa cosa, anche se sarei tentato; è evidente però che abbiamo modi molto diversi di documentarci: per me è importante sapere chi c'è dietro certi scritti perchè fornisce un'indicazione importante, anche se non esauriente, sull'autorevolezza di ciò che leggi, diversamente si rischia di dare lo stesso peso ai fatti e alle chiacchiere.
Marco Pifferetti Albinea - Reggio E.
http://marcopifferetti.altervista.org/index.htm
Su Pasini non credo di averti mai detto che lo cestinavo, semmai che non condividevo. ma la differenza Marco e' che quelli a cui ti riferisci te se postano studi non c'e' problema, si guarda lo studio e OK, ma i commenti .... sono commenti, idee, NON fatti o dati. C'e' una bella differenza.
Io di Bob guardo i dati, lui fa pochi commenti ma quelli che fa manco li leggo !
Ripropongo allora questo studio che già ti avevo segnalato in precedenza: vengono messe a confronto le principali forzanti naturali e antropiche nonchè la variabilità prodotta dai cicli oceanici giungendo a conclusioni del tutto differenti dalle tesi di Tisdale:
Il problema dell'attribution nel cambiamento climatico in atto: uno studio con le reti neurali
Marco Pifferetti Albinea - Reggio E.
http://marcopifferetti.altervista.org/index.htm
Marco, sono modellazioni, possono significare qualcosa o niente in dipendenza della bonta' delle valutazioni sui vari elementi. Non c'e' niente di concreto.
Guardo questi 2 e capisco come hanno trattato l'argomento.
Tentativo di ricostruzione (linea rossa) dell'andamento della temperatura media globale (linea nera) a partire dai dati di PDO e SOI. Emerge una sostanziale incapacità di cogliere la tendenza della serie temporale delle temperature data la stazionarietà delle serie in input. Quanto alla variabilità che emerge, pare in qualche caso di poterla ricondurre a quella della serie del target, soprattuto nel succedersi di picchi positivi e negativi.
Tentativo di ricostruzione (linea rossa) dell'andamento della temperatura media globale (linea nera) a partire dai dati di Total Solar Irradiance, Stratospheric Optical Thickness, PDO e SOI. In questo grafico si riconoscono alcuni dettagli osservabili già nella figura precedente, ma appare un grande contributo derivante dalla serie di irradianza solare, con la tipica periodicità undecennale. Nemmeno in questo caso, peraltro, il risultato della ricostruzione è soddisfacente: pare che, senza input di tipo antropogenico, sia impossibile conferire alla serie di temperatura l'andamento in salita che
la caratterizza.
Dunque stai dicendo che questo sig. Tisdale, basandosi solo sui dati reali delle fluttuazioni oceaniche, ottiene informazioni più complete sulle cause del GW, di chi utilizza oltre ad essi, anche i dati sulle altre forzanti naturali e antropiche integrate con modelli matematici?
E' un po' disorientante.
Marco Pifferetti Albinea - Reggio E.
http://marcopifferetti.altervista.org/index.htm
No, sto dicendo che ottiene le uniche informazioni VERE, cioe' quelle reali. Le risultanze grafiche hanno valore "empirico" sulla determinazione delle forze in gioco e potrebbero averlo anche in senso fisico ma questo non e' dimostrabile in quel modo. ma purtroppo neanche con le modellazioni, almeno quelle attuali.
Attribuire l'aumento di H2O in atmosfera all'aumento di CO2 e' una forzatura TEORICA, mille altre forze in gioco hanno lo stesso "feedback" ... quindi di chi e', della CO2 o di qualcun altro o di n forze in gioco ?
Ecco, i primi usano la teorizzazione unica, Bob , ma anche io e tanti altri, cerca di capire quale sono le forze in gioco e ce ne sono tante che hanno remato tutte dalla stessa parte ... quindi come la mettiamo con ...
- fasi multidecadali oceaniche
- aumento forzante solare da inizio secolo fino all'ultimo massimo (sun-spot, AP Index, Solar Flux, Cosmic ray
- diminuzione nuvolosita' bassa, aumento nuvolosita' alta
- diminuzione aerosol vulcanici nelle fasi 1915-1960, 1972-2010 (tranne 92-3 e 82-5)
- diminuzione aeosol umani in occidente (dopo il 1985)
- aumento CO2
- aumento CH4 fino al 2000
- aumento urbanizzazione
Il primo grafico con foranti PDO-SOI e' letteralmente da scompisciarsi dalle risate, on sanno neanche di cosa stanno parlando.
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GW dell’Inverno, caratteristiche
26-11-2010
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Il vapore acqueo aumenta se aumenta l'evaporazione e la temperatura della massa d'aria, che quindi diventa capace di trattenere più umidità, ciò indipendentemente dalle cause, ma questo che c'entra? Sta di fatto che c'è un aumento termico e quindi un aumento di capacità della massa d'aria di trattenere vapore acqueo; il fatto è che la causa principale dell'aumento è stata individuata con buone probabilità nell'aumento del tasso di gas serra nell'atmosfera, ci sono ovviamente altre possibili cause che sono appunto state analizzate nel lavoro proposto, che non fa poi che confermare le conclusioni di altri studi condotti con altre metodologie.
Tra le forzanti ci sono quelle che hanno svolto una pressione costante come i gas serra, altri che hanno svolto per decenni un'azione raffreddante come i solfati, altri che hanno svolto azioni raffreddanti incisive ma di breve durata come le grandi eruzioni vulcaniche, cicli oceanici che hanno alternato fasi calde e fasi fredde, nubi che possono essere riscaldanti o raffreddanti sulle quali poco si sa ecc. Se dal gruppo tiriamo via i gas serra non vedo proprio tutte queste spinte all'unisono verso il riscaldamento.....
Marco Pifferetti Albinea - Reggio E.
http://marcopifferetti.altervista.org/index.htm
In effetti andrebbe anche aggiunto che quel lavoro usa una ricostruzione solare ormai un po' desueta (Lean 2000), una delle più recenti e affidabili è per es. quella di Svalgaard 2007 (o di Steinhilber 2009)
si noti come l'irradianza solare nel XX secolo in realtà non sia poi aumentata in modo così netto come prima si supponeva (frutto, fra l'altro di una sottostima del conteggio si sunspots nei primi decenni del secolo) e anzi: il sole oggi è esattamente come lo era fra la fine del ciclo 14 e l'inizio del ciclo 15.
Per il resto concordo pienamente con le osservazioni di Marco, ma apprezzo anche gli spunti sempre stimolanti d Sandro (e di Bob).
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~~~ Always looking at the sky~~~
Quale sia migliore non lo so ma e' fuori di ogni dubbio che non e' solo la differenza di W/m2 tra minimo e massimo solare a essere importante ma l'insieme delle sue manifestazioni e dei suoi feedback sia dall'esterno (raggi cosmici) che interni (biosfera, ionosfera, magnetosfera, idrosfera).
Quindi in ogni caso e' quanto meno riduttivo fare un modello che va a misurare l'impatto solare con la TSI.
Io ho molti dubbi sul Sole e come agisce realmente ma le ricostruzioni proxy ci parlano di una netta presa di forza dopo il 1912 e per tutto il secolo XX e questo e' una delle cose sincrone all'aumento da quei tempi in poi. Dall'ultimo massimo sta calando seriamente, vedremo in futuro.
Ma la densita' di aerosol penso sia ancora piu' importante e il SATO ci dice che l'epoca dei minimi 1883-1912 fu densa e senza soste e questo puo' aver impattato in modo notevolissimo sul clima e quindi reso l'aumento che vediamo oggi molto + evidente. Una controprova e' il fatto che il periodo di aumento dopo il 1912 fu assolutamente vuoto di aerosol vulcanici che ricomparirono nel 1960.
Le ricostruzioni sono molto aleatorie ma anche la lista delle eruzioni su siti dedicati vanno in questa direzione:
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