Dunque........metodo della falsificazione di Popper
Perchè se la teoria dell'AGW vuole che in media troposfera il rateo di crescita della temperatura sia maggiore, questo non succede?
Se una teoria presenta delle falle, non ha motivo di esistere
http://www.climatemonitor.it/?p=47
Non esiste una sola teoria che contrasta l'AGW, ma ne esistono diverse che lo ridimensionano o che lo confutano
Non sto dicendo che se nego l'AGW automaticamente confermo l'NGW, proprio per la molteplicità di queste teorie alternative, alcune delle quali, per le mie scarsissime conoscenze, mi sembrano ben più fondate........non si tratta di ridurre il tutto al bianco o nero
Per questo motivo finchè la teoria dell'AGW non viene dimostrata ha la stessa valenza delle sue "concorrenti"![]()
Ultima modifica di Nix novariensis; 06/04/2010 alle 19:47
Quello è il punto su cui Popper le ha buscate abbastanza da tutti. Più o meno tutte le teorie hanno falle (casi contrari, eccezioni, falsificatori, evidenze imbarazzanti che si cercano di scopare sotto il tappeto) o debolezze teoriche (assunti difficili da credere veri, passaggi forzati o non dimostrabili, punti non chiari o non coperti da conoscenze pregresse). E' proprio per questo che aspettarsi una dimostrazione per una teoria altrui espone il fianco a sentirsi chiedere una dimostrazione per la propria. E qui viene la mutua distruzione assicurata. Nessuno dei due ce l'ha e si fa la figura da imbecilli entrambi.
Per questo in genere nelle beghe scientifiche si cerca di discutere su aspetti come differenze nei contenuti di verità (la tua teoria è falsa quanto la mia, ma spiega un po' meglio le cose) o attributi formali (la tua teoria è falsa quanto la mia, ma spiega le cose in modo più parsimonioso, in modi più semplici).
Occhio che una teoria difficilmente ne può confutare un'altra; la confutazione è rapporto tra teorie ed elementi empirici. A volte si usa il termine che questa teoria confuta l'altra ma a mio avviso questo è abbastanza fuori luogo; salvo trovare antinomie colossali, producendo una confutazione diciamo "strutturale" della teoria; ma anche qui a volerle cercare antinomie ne trovi ovunque. Se non che si osserva molto presto che in presenza di grossi interessi, a seconda degli interessi retrostanti i vari gruppi di ricerca, questo confuta quello o non lo confuta (cioè chi paga lo stipendio o le consulenze ai ricercatori detta che cosa devono trovare) e si comincia a diventare piuttosto scettici. Epico il caso del dibattito sulla nocività del fumo.
Nel caso di sistemi complessi come quello climatico è impossibile raggiungere certezze come quelle che possiamo ricavare dai risultati di esperimenti di laboratorio, non essendo possibile riprodurre in laboratorio l'atmosfera, la modellistica risulta l’unica maniera per costruirsi un laboratorio virtuale, ma di certezze assolute non ne da; questo però non significa che ogni tesi o idea abbia il medesimo valore, ci sono le pubblicazioni scientifiche e queste (e solo queste) bisogna valutare senza pretedere di avere una risposta a tutto; le ricerche sui gas serra partono dal IXX secolo e hanno dato i risultati che conosciamo, non certo conclusivi, ma rilevanti; ben vengano naturalmente le ricerche su altre possibili cause, occorre lavorare a tutto campo, ma i risultati finora non sono particolarmente significativi.
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Marco Pifferetti Albinea - Reggio E.
http://marcopifferetti.altervista.org/index.htm
A tal proposito ti chiedo una cosa, in quanto ben più esperto di me
Perchè nei modelli dell'IPCC si considera solo la radiazione solare diretta e non le altre forzanti solari, comprese quelle indirette? (tempeste solari, raggi cosmici ecc...)
So che la teoria dei raggi cosmici è molto contestata, ma al CERN è in atto un esperimento che cerca di dimostrare la correlazione diretta tra raggi cosmici e nubi basse.......vuol dire che qualche idea in merito ce l'hanno
Non credo che buttino i soldi per niente
In più......non escludo (non sono nessuno per dirlo) che l'uomo influisca, ma il discorso è dire quanto
Credo al contrario che il catastrofismo sia molto galoppato in tal senso![]()
Certamente c'è chi ha più titolo di me a risponderti.... comunque... per quanto ne so, la teoria dei raggi cosmici e la loro influenza sulla formazione delle nubi, è uno di quei settori di studio, che come accennavo, non ha ancora dato conferme di rilievo, ciò non significa che sia sbagliato investire su tali ricerche, anzi, come ho già detto ben venga la ricerca a tutto campo soprattutto nei settori dove maggiore è l'incertezza, come appunto la formazione delle nubi.![]()
Marco Pifferetti Albinea - Reggio E.
http://marcopifferetti.altervista.org/index.htm
Ma i raggi cosmici non sono una forzante solare indiretta! Semmai, essendo modulati dal vento solare ( e quindi dal magnetismo), potrebbero essere considerati come eventuale forzante naturale in più, se:
1) si riuscisse a dimostrare che sono un po' più "forti" di quel che finora appaiono nell'influenzare la produzione indiretta di nuvole basse;
2) si riuscisse a dimostrare che sono i main driver di questo fenomeno, che, in realtà, dipende da parecchi fattori concomitanti.
Poi attenzione ai soliti ragionamenti circolari: come si fa a pretendere di includere fra le premesse (l'efficacia dei raggi cosmici e quindi la presa in considerazione nei modelli) l'affermazione di una verità conclusiva tutta da dimostrare? Il solo fatto che facciano l'esperimento al CERN dovrebbe bastare per rendere i'ipotesi vera e quindi utilizzabile nella modellistica???
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Classico esempio di petizione di principio. Te lo ribalto come un guanto: facciamo una reductio ad absurdum? Che so: ipotizziamo che l'effetto serra non esista. O che l'incremento dei GHG di origine antropica non incida sul GW. Oppure che, al netto del bilancio dei flussi, l'aumento di CO2 non sia antropico. Oppure che utilizzare combustibili fossili non liberi CO2 in atmosfera e bruci ossigeno. Non so: vedi tu. Poi ne riparliamo.
(per inciso: oltre a non essere corretto quanto scrivi in grassettato, le misurazioni satellitari più recenti mostrano proprio quel che ci si aspetterebbe, in termini di comportamento della troposfera tropicale.)
E quali sarebbero queste teorie che confuterebbero l'influenza antropica nel GW? Mi pare che sei pieno di contraddizioni: dici che hai scarsissime conoscenze a riguardo (e allora potresti leggere un po' di letteratura scientifica) ma poi dai per scontato che ci siano teorie confutanti il paradigma scientifico attuale a riguardo...un modo quantomeno bizzarro di ragionare.
No. Proprio per il motivo detto sopra, la comunità scientifica ragiona proprio all'opposto. E in tutti i campi, non solo nella climatologia, of course. Se il paradigma attuale è questo, vedremo solamente in futuro l'eventuale sua fallacia. Se poi tu la pensi diversamente, non c'è problema alcuno. Ognuno con le sue opinioni, che non modificano per nulla lo stato dell'arte in materia.
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Ti ringrazio della risposta
Vedo che sei molto preparato sull'argomento (non solo da questo 3d, ma anche dagli altri)......non ho le competenze per controbattere e ne prendo atto
Però non ho ancora capito quali sarebbero queste prove (passami il termine9 a sostegno del riscaldamento antropogenico
Assodato che una piccola parte di CO2 è di origine antropica (combustibili fossili ecc.) come potrebbe avere un impatto determinante a fronte del 95% di CO2 di origine naturale?
Mi interessa sapere
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Perché quel che conta, in termini di forzatura del clima, sono i bilanci. CO2: conta il bilancio dei flussi. Ci sono pozzi di assorbimento (oceani, biosfera) e sorgenti di emissione (oceani, biosfera). Il bilancio è, sul corto periodo geologico, neutro. Fino all'era industriale. Poi noi abbiamo iniziato a sbilanciare estraendo e bruciando lo stock di carbonio accumulato sul scale geologiche molto ampie.
L'accumulo di CO2 in atmosfera (e di altri GHG), insieme agli aerosol e al land use (che modifica albedo e processi di evaporazione), cambia il bilancio energetico del sistema, sostanzialmente accumulando energia infrarossa. Questo surplus di energia fa parecchie cose: all'apparenza contribuisce al GW, ma in realtà fa parecchie cose anche più subdole. Per es. viene soprattutto immagazzinata negli oceani (e andando quindi ad aumentare le loro T superficiali e redistribuendo calore sul pianeta) favorendo il processo inerziale con il quale tende a manifestarsi il cambiamento climatico. Più energia significa anche un ciclo idrologico abbastanza "sconvolto" con aumento di intensità delle precipitazioni in alcune aree e diminuzione delle stesse altrove. Significa anche che una parte di questa energia viene impiegata per accelerare la fusione glaciale.
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