3 volte 3 è partito anche il katla
Ora che è successo, l’unica base per la previsione è che non ha un bell’aspetto.”Eyjafjallajökull ha sprigionato la sua energia solo tre volte negli ultimi mille anni”, ha riferito il dottor McGarvie, “nel 920, nel 1612 e tra il 1821 e il 1823. E ogni volta si attivò Katla. La probabilità che Katla venga innescato, si potrà conoscere in poche settimane o in pochi mesi”.Ora che è successo, l’unica base per la previsione è che non ha un bell’aspetto.”Eyjafjallajökull ha sprigionato la sua energia solo tre volte negli ultimi mille anni”, ha riferito il dottor McGarvie, “nel 920, nel 1612 e tra il 1821 e il 1823. E ogni volta si attivò Katla. La probabilità che Katla venga innescato, si potrà conoscere in poche settimane o in pochi mesi”.
Quando questo mondo ti sta crollando addosso..
La vita non si ferma con una diagnosi di Sclerosi Multipla..
Condivido appieno.
Credo che sarebbe più costruttivo ragionare in termini meno sensazionalistici. Ovvero chiedersi,per esempio quanto tempo dovrà eruttare ancora e con quale intensità per poter effettivamente portare un calo termico nord europeo,quali sono le conseguenze immediate,quale sarà il tragitto delle polveri e la loro conseguenza tangibile,se tali polveri potranno cadere insieme alle piogge anche sul nostro Paese,ecc.
Poi lo dico,è ovvio che ai freddofili piacerebbe l'idea di un'estate fredda (confesso che la vorrei anch'io,visto che le estati si chiudono sopramedia praticamente da fine anni 80),però già urlare alla glaciazione trovo sia controproducente e del tutto inesatto. Desideriamo un raffreddamento? Bene,valutiamo anche tutte le conseguenze che porterebbero le polveri (su agricoltura,trasporti,salute,ecc.) e cerchiamo di capire,a seconda di quanto dura l'eruzione e se erutta anche il Katla o meno,quali saranno le conseguenze climatiche,senza lasciarci prendere da sensazionalismi del momento.
Lou soulei nais per tuchi
Non ti nego che mi entusiasma vedere un'eruzione vulcanica, così come vedere magari le ceneri proprio dagli scatti sat che gironzolano per il nord emisfero, e magari osservare e ragionare sulle conseguenze meteoclimatiche in casi di grosse eruzioni. Dall'altro lato mi scoccia molto la cosa perchè il 29 dovrei partire per Barcellona. Mi crea uno sdoppiamento di personalità sta cosa: da una parte la curiosità scientifica altissima (alla Plinio il Vecchio che ci rimise la vita pur di osservare), dall'altra l'uomo comune che non vuole seccature.
Comunque in teoria ci dovrebbe essere un abbassamento dei prezzi: tutte le merci che non possono più essere esportate via aerea dovrebbero creare un surplus con calo dei prezzi
http://golfodigaeta.altervista.org/
Webcam Formia su http://www.meteoliri.it/#!prettyPhoto/10/
Stazione meteo http://www.wunderground.com/weathers...p?ID=ILAZIOFO2
Condivido, sarei curioso anch'io; anche perchè alla terra male non fa e io da naturalista sfegatato non mi preoccupo. Poi però penso al lato negativo e mi fermo. Comunque la maggior parte di noi caccia temporali violenti quindi la logica è quella (come si vuole il tornado violento davanti casa si vuole anche l'eruzione). Ragazzi siamo pazzi!!![]()
Ricorderò con piacere i giorni 19/20/21 Dicembre 2009
tempesta di neve o cenere in atto!! sembra una sassaiola!!
http://eldgos.mila.is/eyjafjallajokull-fra-valahnjuk/
ora è un po' scemata: prima intensità assurda: peggio di un temporale nevoso intenso
http://golfodigaeta.altervista.org/
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Stazione meteo http://www.wunderground.com/weathers...p?ID=ILAZIOFO2
e' la mia stessa identica posizione. Alla fine perø' il mio 'uomo comune' prevarrebbe. Anche se per fortuna la nostra volonta' non conta niente, altrimenti si' che sarebbe una noia mortale.
La fai un po' semplice, direi. Ogni merce creata in un punto del globo ha gia' una sua destinazione, per cui per usufruire del mais che hai piantato sotto casa e che magari e' destinato alla cina, non puoi di punto in bianco dire al contadino di riindirizzarlo verso il mercato locale, a sua volta incastrato in altri itinerari. Ci vorrebbero enormi cambiamenti a tutti i livelli che sprecherebbero tempo, soldi e risorse per evitare gravi problemi come il ristagno delle materie prime... o puoi incoscientemente trascurare un piccolo mercato periferico che dipende da te e che lasci senza risorse. La ridistribuzione del mercato, specie se causata improvvisamente da un totale isolamento, e' un'impresa titanica.Comunque in teoria ci dovrebbe essere un abbassamento dei prezzi: tutte le merci che non possono più essere esportate via aerea dovrebbero creare un surplus con calo dei prezzi
E un discorso cosi' e' pericoloso: se ogni paese fosse costretto a tenere solo quello che produce, mandi in rovina un sacco di posti isolati e/o estremi (tra cui noi, che dobbiamo importare tutto) e soprattutto rimani senza tecnologia, vestiti, roba 'esotica' e tutto quello di cui usufruisci e che non viene dal tuo territorio (ed e' molto piu' di quanto tu non sospetti).
(uff si vede che oggi al lavoro non c'e' niente da faremeno male che tra 5 minuti si taglia la corda...)
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