Ho sempre un "tarlo" catastrofista che mi rode in testa, anche guardando il database DISS che non prevede(rebbe) sismi oltre 6.2 ÷ 6.3 nella sezione appenninica dal centro Umbria in su. Tuttavia vi sono faglie lunghissime, come la ATF e la Montefeltro - Fabriano - Leonessa, che se si muovessero in contemporanea (Irpinia 1980 docet) svilupperebbero molta più energia del previsto. Cosa fa ragionevolmente escludere ciò ai sismologi? Magari la "consistenza" del terreno?![]()
" Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo,
fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
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Si. Se carichi un grissino, con poco si spezzerà (poca energia); se invece usi una barra di ferro servirà molta più energia, è banale. Quindi ANCHE (non solo) la tipologia di rocce coinvolte contribuisce al grado massimo ottenibile.
Un'altra cosa è banalmente la statistica: se un'area ha dato al max 6.0 è molto probabile che continuerà a dare max 6.0.
“Sopra le nuvole il meteo è noioso”
Il problema è che la statistica si basa su un lasso di tempo che, geologicamente, è un dt (= infinitesimo).
Conosco benino quelle zone, in quanto vi ho abitato 30 anni ed uno dei miei hobby erano le camminate in montagna.
Ebbene, mi è capitato di vedere zone dove poi ho capito esservi delle "risultanti" di spostamenti cosismici avvenuti in tempi storici,ed altre , molto più estese ed imponenti, che mi hanno ugualmente dato l' impressione di esserlo, ma più difficilmente distinguibili. Il dubbio che da sempre mi pervade è che possano essere dei, diciamo, "paleospostamenti", dovuti magari a grossi sismi avvenuti, che so, 50 / 100.000 anni fa.
Per questo giudico importantissimo incrementare gli studi paleosismologici. Chi ci impedisce di pensare ad un possibile "Big One" de noantri, figlio di tempi di ritorno che vanno ben oltre quelli storici? (Peraltro su questo tema ebbi una vivace discussione proprio con Rws)
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ma come scenario si ; facciamo le corna ! Italy ShakeMap: Estimated Instrumental Intensity
intensity.jpg
una domanda che mi sono sempre fatto , è se dei terremoti con ricorrenza geologica molto meno frequente con profondità non usuale , tipicamente è 10/15 km nell'appennino , ma più profondi , uno dei pochi casi che conosco è la scossa finale della sequenza 1997/98 di Gualdo Tadino del 26/3/1998 M5.3 profondità 45 km , si abbia una reale casistica , e che conoscenza si ha di queste faglie profonde sui tempi di ritorno di eventuali eventi e che livelli di forza rilasciata hanno generato. Sinceramente non ho trovato molto su questo argomento .
PS , condivido il tuo tarlo , è davvero strano come tutta la zona in questione sia dormiente da secoli , eventi importanti intendo .
Ultima modifica di tano G.; 13/09/2017 alle 20:30
max +42°c 14/8/03 / min -13°c 7/2/91- T a n o G. -Castelferretti , frazione a circa 5 km a s/o di Falconara Marittima (AN)
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