Si tratta di discussione seria.
Personalmente non amo il proliferare di siti "fai da te" dove si scrive di tutto; l'attenuante del dire chiaramente "non ci sono ancora prove scientifiche quindi prendetele per quel che valgono" non la considero sufficiente.
Da un lato, ci sono argomenti su cui c'è sete di informazione; dall'altro però un'offerta indiscriminata non significa né maggiore conoscenza né maggiore libertà. Si corre il rischio di confondere le acque, creare false aspettative, far credere che una cosa è possibile mentre sono i Governi cattivoni che non vogliono fare niente.
Dato che l'impatto sul lettore medio che non abbia una preparazione specifica nel campo, è spesso di questo tipo, a priori sospetto di tutte queste "iniziative".
Alla fine, si tratta di una "maggiore probabilità". Bene, non ci si fa molta strada. Ed è molto diverso dal "prevedere", azione che implica poi tutta una serie di operazioni piuttosto pesanti come costi materiali e psicologici.
Però, bisognerebbe fare il bilancio di quanti "lettori" colgono subito la sottile differenza, e quanti invece si illudono che, con correlazioni e calcoli, si possa veramente far qualcosa di concreto che non sia "imparare a convivere con il terremoto".
Senza contare, appunto, la mia avversine a questo tipo di calcoli basati su correlazioni fra serie di eventi. Periodicamente diventano di moda in varie discipline; resta il fatto che scegliendo accuratamente il set di dati e il modo di trattarlo, si riesce - spesso in buona fede - a dimostrare qualsiasi cosa, e soprattutto si ottengono spesso convincenti prove a sostegno del modello iniziale. L'ho visto tante volte ad opera di colleghi 8quindi in discipline che conosco bene) e non nego che mi sia capitato qualche volta anche a me.