Citazione Originariamente Scritto da Blue Hair Visualizza Messaggio
Non lo so, forse sono io ad essere maggiormente tollerante, ma secondo me bisogna fare una distinzione tra meteorologia e giornalismo (e magari provare anche ad essere un po' meno puristi).
Nel giornalismo infatti è normale che vengano utilizzate delle espressioni linguistiche in ambiti diversi da quelli in cui sono nate (esempio a caso, l'espressione calcistica "scendere in campo" utilizzata in politica)... non vedo quindi perchè la meteorologia debba essere intoccabile sotto questo punto di vista.

Fatta questa premessa generale, il termine "bomba", preso ovviamente dall'ambito bellico è, o meglio era, un termine perfetto per far capire subito alla gente la gravità dell'evento precipitativo avvenuto in una determinata zona (molto più immediato di un generico nubifragio, "generico" mediaticamente parlando ovviamente, dato che nella meteo indica invece una situazione ben precisa).

"Bomba d'acqua", breve e conciso.

Purtroppo, come detto sopra, negli ultimi tempi molti giornalisti (criminali) hanno iniziato ad utilizzarlo a sproposito, ma non per questo deve essere demonizzato ed etichettato come il male assoluto.





Ps:

Lungi da me fare l'avvocato difensore dei giornalisti, quello che volevo dire è che il loro lavoro è fare da tramite tra la gente e ciò che succede, anche con concetti spesso semplificati ma di facile intuito... per cui non dobbiamo stupirci nè irritarci nel vedere utlizzate certe espressioni, purchè queste non vengano abusate fino a fare disinformazione o inutili allarmismi (discorso analogo per la temperatura percepita, anche se qui sono molto meno tollerante, dato che sentire "come se ci fossero 60 gradi" mi fa venire l'urticaria).
No, è esaltare solamente la notizia perché comunque la gente capisce sia bomba d'acqua che temporale molto forte, piogge violente e via discorrendo. D'altronde sui siti meteo automatici c'è scritto pioggia moderata, forte, violenta e rovescio (ma anche altri termini) e oramai TUTTI li guardano dunque comprendono la differenza tra un temporale e due gocce d'acqua. Il discorso è che i giornalisti, come il 99,9% della popolazione italiana, non sa NULLA di meteo, vive di detti popolari e stop perché realmente su 365gg all'anno alle persone interessano 30/40gg all'anno (i più fortunati anche di più ovviamente), quelli festivi, per il resto se piove o no poco cambia, dunque non frega nulla del tempo. E, proprio perché giornalisti e dunque professionisti, si dovrebbero informare su ciò che trattano. Non lo fanno, questo è, visto che OVUNQUE vedi errori del tipo tromba d'aria per due raffiche di vento, URAGANO sulla val padana (giuro, qualcuno potrà confermare) e appunto bombe d'acqua...