" Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo,
fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
- In avatar, il mio mondo : Omar, Sarah, il cantiere e .... la neve!
gli investimenti sulla fusione nucleare sono enormi
ma ben che ci vada vedremo le prime centrali nel 2050
siamo al limite delle nostre capacità
siamo solo umani, non maghi
il progetto tedesco, per esempio, è stato ad un passo dal fallimento negli anni scorsi
secondo i progettisti, riuscire a costruire quella struttura è stato paragonabile ad attraversare l'inferno.
stiamo accumulando le esperienze, a furia di fallimenti, che permetteranno ai nostri figli di fruire di quella fonte energetica
whatever it takes
puntiamo ancora a 7 mesi con almeno 1 over 30°C , come nel 2011!
Quando a fine anni 80 vi furono i primi esperimenti concreti, inerenti la fusione fredda, ricordo benissimo che i fautori della fusione "classica" (quella calda), paventavano il 2030 come target concreto per il primo reattore commerciale. Nel frattempo però, si è avuto un ampio rafforzamento dello sfruttamento dei fossili, come forse allora nemmeno si immaginava (su tutti il fracking ), ma anche le altre alternative hanno vissuto un' importante affermazione (eolico, solare, ma anche hydropowering e biomasse ). Financo la rediviva fissione ha provato a rialzare la testa. In tutto ciò, chi è rimasto sotto silenzio, tranne che per gli addetti del settore e poco altro, è il settore fusione. E sappiamo bene, nel rutilante mondo moderno, quanto conti la visibilità per attrarre investimenti. Non dico di spacciare falsità per catalizzare le attenzioni esterne, ma certo che una maggiore divulgazione, soprattutto in epoca internet, non farebbe male.
Ultima modifica di and1966; 03/01/2016 alle 18:29
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si stanno incontrando enormi difficoltà perchè il contenimento magnetico è molto piu' difficile da realizzare di quanto si pensasse.
ribadisco che non è mancanza di decisione o altro
è dannatamente difficile
oggi ci sono passi avanti non perchè all'improvviso abbiamo "piu' voglia", ma perchè abbiamo più potenza di calcolo. E' stato infatti necessario l'apporto di calcoli folli per poter gestire il plasma e solo ora abbiamo accesso a tecnologie che ci permettono di mandare avanti il lavoro
si è iniziato a puntare sulla fusione sapendo benissimo che erano necessarie tecnologie ancora non esistenti che dovevano venire fuori da molti campi. Non c'è un complotto sotto, c'è il fatto che è difficilissimo. Ci sono ancora molti che pensano sia uno spreco di denaro, perchè a tutt'oggi sono necessarie altri tipi di svolte tecnologiche che sono ancora distanti.
Se esistesse un modo di produrre energia in modo conveniente, lobby o non lobby, i petrolieri chiuderebbero in 2 giorni. Allo stesso modo in cui l'estrazione del petrolio a cancellato le lobby di allora
whatever it takes
quella solare o "green" in generale saranno sempre un corollario, credo.
a meno di non trovare un modo efficiente per immagazzinarla, ma stiamo parlando anche in questo caso di tecnologie da inventare (segnalo comunque, a livello di curiosità, uno studio sull'utilizzo di batteri-virus, un ibrido, per catalizzare ed efficientare moltissimo l'immagazzinamento dell'idrogeno e dell'ossigeno dell'idrolisi dell'acqua, tanto per mostrare una delle mille applicazioni del CRISPR)
Self-assembling biomolecular catalysts for hydrogen production : Nature Chemistry : Nature Publishing Group
si tratterrebbe di sostituire con questo biomateriale chiamato P22-Hyd (letteralmente "coltivabile" con molto facilità) il platino usato attualmente come catalizzatore...
Ultima modifica di paolo zamparutti; 05/01/2016 alle 10:56
whatever it takes
Inventare una tecnologia di immaganizzamento chimico e' obbligatorio per avere energia per i mezzi di trasporto. Altrimenti puoi avere tutta l'energia elettrica che vuoi ma ti attacchi al tram. Un tram fermo pero'
Per cui immagino che il fotovoltaico sara' il nuovo petrolio. Nel senso che il petrolio oggi e' essenziale per i mezzi di trasporto , per la rete elettrica spesso si usa altro ( gas, carbone, nucleare ecc)
petrolio->fotovoltaico
altro-> nuove fonti
Un altra cosa che mi viene in mente. Uno sviluppo impossibile ma tanto per parlare
Se non fosse per il GW da CO2 il quadro sarebbe ben diverso.
C'e' un marea di carbone. Per l'elettricita' usi il carbone, la benzina la fai da carbone idrogenato=benzina. Nella filiera si inserisce bene l'elettricita/idrogeno da fotovoltaico.
Questo ha dei costi perche' il carbone andrebbe trattato per ripulirlo e ridurre inquinamento da polveri e zolfo, ma probabilmente sarebbe la linea di sviluppo. Negli anni 80 pre-GW oltre che alla fusione si parlava parecchio di questo.
Ho conservato un Quaderno delle Scienze di fine anni 80 sulle fonti di energia, cerco di ripescarlo.
Ultima modifica di Albert0; 05/01/2016 alle 12:15
Un paio di pensieri.
Petrolio ormai sui 30$/barile. Piuttosto notevole, date le tensioni particolarmente elevate nel Vicino Oriente: la frenata cinese conta di più. Cattive notizie sia per gli scisti (USA) e sabbie bituminose (Canada) e per le compagnie petrolifere, sia per tutti i governi (i paesi OCSE guadagnano in imposte sui carburanti, più che i paesi OPEC sull'estrazione) e per coloro che non amano il petrolio: la sua economicità ne favorisce l'uso diffuso, a dispetto di tecnologie magari bellissime ma più costose.
Pannelli solari: il fattore di carico medio annuo è, per elementari ragioni astronomiche, intorno al 25% (6h sfruttabili di Sole ogni 24h). Sarà di più d'estate, ma di meno d'inverno. Bisogna poi togliere le ore meteorologicamente avverse, la manutenzione, i guasti ecc. Mettiamo quindi che il valore reale sia del 15% (è conservativo? ottimista? spero il primo). Se l'efficienza della cella è a sua volta il 15%, l'efficienza globale sarà il 2.25%; al 30%, il 4.5%; al 60%, il 9.0%. Insomma durante l'anno il rendimento reale del pannello solare è piuttosto scarso, e spendere grandi quantità di denaro per aumentare l'efficienza della cella è poco conveniente, come ben sanno i produttori. Almeno finché non saranno effettuati pesanti investimenti sulle reti elettriche e, soprattutto, avremo accumulatori (batterie o altro) capaci-affidabili-durevoli-economici (e speriamo anche ecologici), dai quali siamo ancora lontani. Rimane il grosso problema che l'energia in eccesso ed in difetto non è solo nel ciclo giorno/notte, ma anche in quello inverno/estate: dubito quindi che il solare possa divenire davvero qualcosa che impatta almeno in una doppia cifra percentuale sui consumi di energia globale, senza megaimpianti nei deserti a bassa latitudine (es. Sahara, Arabia).
Confermo che il carbone potrebbe tecnicamente coprire i nostri fabbisogni energetici al 100%, ed anche se non viene praticamente mai usato per produrre "benzina sintetica" (ma lo fu), rimane la principale fonte per produrre energia elettrica globalmente sia un'importante fonte energetica per usi domestici ed industriali. Nonostante sia una "tecnologia obsoleta" secondo la definizione di alcuni, ed in ogni caso con molte alternative più o meno valide. Non esistono i complotti, esistono invece fonti (tecnicamente) affidabili ed economiche che possono vivere molto oltre la fine della loro "era".
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