Condivido pienamente. E mi fa piacere che finalmente siamo arrivati al punto. Tanti qui hanno incentrato tutto il discorso sull'eccezionalita del fenomeno, tralasciando il totale stato di impreparazione tecnica e culturale nel fronteggiare i fenomeni estremi. Una forma mentis malata, colpevole, irrazionale che non si riesce a sradicare. Investiamo quindi nella prevenzione. Obblighiamo i comuni montani a possedere un numero di mezzi adeguati per legge. Puniamo gli amministratori che rubano e omettono la manutenzione. Puniamo con il carcere senza sconti di pena i corrotti, i tangentisti e gli abusivisti. Ristabiliamo la legalità, e vedrete che le scolaresche potranno godersi una tormenta di neve in tutta sicurezza, e le famiglie rilassarsi senza la paura di lasciarci le penne.
E che non si osi paragonare la qualità e la costanza dell'informazione meteorologica italiana con quella nord Americana. L'unico canale tematico meteorologico H24 che abbiamo è Sky Tg 24, il che è tutto dire. Vogliamo paragonare i 5 minuti della rai con le dirette di The Weather Channel, Accuweather, CNN, Fox? Dov'è l'eccellenza tanto decantata dell'Areonautica militare? Il più preparato a questo punto è Sottocorona che usa le Lamma. Non ci sono più parole davvero..:
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
fu Adrenaline...bannato a vita, colpevole di aver definito la meteorologia una scienza, quando evidentemente è materiale da chiacchiere da bar...
Val di Fassa, sei entrata nel mio cuore!
io lo ho fatto notare anche nel post in stanza nazionale (quello dell'eccezionale ondata di neve) ma sono stato zittito dicendomi di parlare con gli operatori che guidano i mezzi antineve i quali mi direbbero quanto sia difficile spalarla durante una bufera (questa è la giustificazione del perché invece che passare continuamente su una statale durante una nevicata preferiscono liberarla dopo a 2km/h con la turbina). io penso che in una regione montuosa come quella Abruzzese dove eventi del genere capitano davvero spesso (inteso come frequenza annuale) ci debba essere una macchina organizzativa in grado di intervenire prima e durante e non dopo a fatica. ripeto, non do la colpa a nessuno nello specifico, ma dico quello che penso. a sto giro è stato mastodontico, ovviamente, ed è inevitabile che alcune frazioni lontane rimangano isolate per del tempo anche lungo (4gg sono tanti eh...), però mi sembra assurdo vedere strade IMPORTANTI con 3 metri di neve sopra, inconcepibile, per una regione che ha certe nevosità medie.
Si vis pacem, para bellum.
Ma io stesso ho inserito anche il fattore fatalità. E non come scusa o difesa di un sistema malato.
Mi sono semplicemente posto la domanda, senza l'evento sismico si sarebbe avuto quel distacco? E in tal caso, oggi sarebbe tutto rimasto così. Per arrivare a concludere che, questi punti vengono a galla dopo una tragedia, non prima.
Vedere quei bambini rinascere una seconda volta.... Veramente, I soccorritori sono fra le persone al mondo che piu danno un senso alla vita... loro e degli altri...
Pieno cordoglio per tutte le vite spezzate in questa tragedia, ma vedere quei piccoli tornare alla luce grazie all instancabile fiducia, bravura, ostinazione, di queste persone, ridà la forza di andare avanti, di credere nella vita, nonostante tutti i suoi drammi.
È in persone cosi che bisogna credere, e prendere esempio.
Personalmente credo che l'Italia sia in grado di fronteggiare le emergenze. Ha le persone giuste ed anche i mezzi. Quello che manca è l'onestà perchè con le emergenze è più facile farci profitto "sporco".....questo è il grande male italiano. Con l'emergenza scattano tanti sistemi che permettono di aggirare le normali procedure di affidamento ecc ecc.![]()
precondizionato dal NAM
Tutto giusto, e sono d' accordo su tutto, tranne che sul neretto.
Perché secondo me, se i Lam li deve conoscere chi è a capo del servizio antineve (oltreché assicurarsi che il parco mezzi sia efficiente, ed il personale ben addestrato), li deve conoscere anche chi decide di spostare un gruppo di 148 persone. Anche perche, con tormente di quel genere, ho i miei dubbi che quei 148 (tranne pochi abituati), siano in grado di sciare in piena sicurezza. Tutto qui.
" Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo,
fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
- In avatar, il mio mondo : Omar, Sarah, il cantiere e .... la neve!
C'è anche il lato umano dietro questa sciagura:
quello delle vittime,di cui non conosco la storia e pertanto mi taccio,e quello del proprietario dell'albergo desunto da una pagina facebook di un certo Paolo Noise,suo amico.(bellissimo il suo video-lettera per Rigopiano).
Insomma viene fuori la figura di una persona(il proprietario)che dopo aver ereditato un vecchio casolare decide di trasformarlo,investendoci tutte le sue risorse economiche,combattendo contro la burocrazia per creare un gioiello,promuovendo il territorio e dando lavoro in aree interne altrimenti svantaggiate.
Come dicevo all'inizio....bellissima persona,bellissima idea ma l'albergo sarebbe dovuto nascere ,ex novo,sulla collina di fronte,fuori dalla colata detritica storicamente depositata).
Purtroppo,conoscendo l'ottusitá della burocrazia italiana e la pochezza delle norme urbanistiche che governano il territorio(solo vincoli e poche idee di sviluppo sostenibile),non mi sorprendo se poi la struttura ha dovuto essere realizzata ristrutturando il vecchio casolare(nel posto sbagliato).
Mail hotel prima della tragedia: "Clienti terrorizzati" http://mdst.it/02a3052595/ https://twitter.com/MediasetTgcom24/status/823077325092880384/photo/1
![]()
Altitudine: 274m
Sul discorso: ma l albergo doveva proprio trovarsi li?
Giusto poche settimane fa mi sono imbattuto casualmente in un programma della BBC4 che parlava delle 10 valanghe "più mortali" documentate al mondo.
Fra queste ce n erano due, occorse sulle Alpi, entrambe nel febbraio 1999, una in Val d'Aosta, l altra sulle Alpi Austriache.
Entrambe, distrussero due paesi, considerati sicuri in quanto fuori dalle traiettorie storiche delle valanghe.
Quei paesi erano la da almeno duecento anni!
E proprio queste considerazioni venivano poste in quel documentario. Paesi ritenuti sicuri, spazzati via da una valanga che a memoria d uomo non era mai arrivata la.
Molto materiale si trova in rete su questi eventi, ne riporto uno a caso sulla valanga del Galtur, sulle Alpi austriache:
per non dimenticare: valanga di Galtur, 23 febbraio 1999
Questo evento fu ritenuto talmente straordinario che suscitò un estremo interesse nel mondo della scienza. Gli studiosi capirono che nelle loro modellazioni mancava qualche elemento che non stavano considerando, e che rendeva incompleta la loro conoscenza sulla dinamica di una valanga. Cosi costruirono un bunker di cemento e riprodussero una valanga che fu pilotata direttamente sul bunker, dove poterono effettuare misurazioni complete. Lascio a chi interessa di approfondire l argomento.
Segnalibri