Per l'Emilia Romagna secondo me se la giocano il cerro e l'ostrya, anche se vedo molto ben piazzato anche il terribile olmo campestre.
Ciao Alnus! Ma quindi, quale è da ritenere l'albero più comunque in Lombardia? Sai, dato che sto cercando di trovare l'albero tipico per ogni regione...
Mi fa piacere che tu abbia letto la mia modifica su Wikipedia. Il faggio è il mio albero preferito e perciò sono molto informato soprattutto su distribuzione ed ecologia di quest'albero. Ebbene, è proprio spontaneo il nucleo di faggi che c'è dietro a Bologna; esso si trova nel Contraffatte Pliocenico. Praticamente ci sono fiumi che scorrono per questo parco che nei loro tratti settentrionali creano ambienti di forra. Molti possono pensare che sia strano che il faggio si spinga quasi in pianura, ebbene sono stato anche a visitarli i faggi del contraffatte questa primavera...non ho visto quelli che arrivano fino a 150 Mt, che dicono essere belli grandi, però ne ho visti sui 300 mt sempre nello stesso parco. Se ti interessa ti allego questo pdf dove ho trovato qualche informazione su questa popolazione eteropica nelle nostre colline: Il popolamento eterotopico di faggio (Fagus sylvatica) nella Riserva Naturale Contrafforte Pliocenico (Appennino settentrionale, Emilia Romagna) | Alessandro Alessandrini and Ornella De Curtis - Academia.edu
"All truths are easy to understand once they're discovered. The point is to discover them." ~ Galileo Galilei
Fondatore di Centro Meteorologico Bolognese
Sito di Centro Meteorologico Bolognese: https://centrometeobolognese.com/
Sito personale: https://martinmb.wixsite.com/*******martinmb
Stazione meteo: http://www.meteosystem.com/dati/sanchierlo/index.php
Faggi presso il lago di Campotosto lo scorso autunno, poco sopra i 1300 metri di altitudine IMG_20171020_145618_HDR.jpg IMG_20171020_143444_HDR.jpg IMG_20171020_144021_HDR.jpg IMG_20171020_145437_HDR.jpg
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sono anche io un faggista convinto ... e in giardino crescono due begli esemplari di 45 anni che non mi stanco di ammirare, in tutte le stagioni.
Sugli alberi della Lombardia avete sicuramente scritto i dati giusti, però va detto che a basse quote esiste anche un numero impressionante di robinie.
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La robinia e l'ailanto sono ormai alberi anche nostrani dato che sono naturalizzati in Europa da tempo.
La robinia fa bellissimi fiori, è ricercata dalle api e non puzza.
Per il Lazio, non saprei dire qual è l'albero più comune dato che abbiamo una zona costiera dove prevale il Pinus pinea e il leccio (Quercus ilex) e uno di alta collina e montagna, dove ci sono querce e faggi in quota
Se in Abruzzo prevale il faggio complessivamente, a bassa quota (da 0 a 600) prevalgono le quercie a foglia caduca (roverella e cerro) insieme a frassini, carpini neri e olmi.
Tantissime robinie anche qui dal mare alle colline.
La vera vegetazione mediterranea naturale è invece assolutamente marginale mentre quella coltivata (ulivi) è importante da Pescara in giù da 0 a 350-400 m.
Per il Veneto non è di sicuro facile trovare un albero. Infatti avendo una regione che comprende (quasi) di tutto e di più, e soprattutto che ha diversi tipi di bosco composti da diversi tipi di alberi, secondo me è un po' fuorviante oltre che difficile da trovare. Tuttavia qualche dato (qualche = 335 pagine) c'è:
https://www.regione.veneto.it/static...ste/Biodiv.pdf
A pagina 287 c'è una tabella riassuntiva. A sorpresa ma non troppo, dato il carattere agricolo-urbano della pianura, dominano i boschi di collina e montagna. E quindi i tipi più diffusi sono:
- come bosco "misto", orniella, carpino, roverella, quercia 21.79%;
- come bosco "monotematico" l'abete rosso (peccio) anche in Veneto 19.47%, seguito dal faggio 15.15%.
Quindi in teoria...vince l'abete rosso anche in Veneto
Ovviamente le condizioni possono variare localmente, anche di molto. Non parliamo poi di città come es. Padova o Treviso, dove troviamo molto diffusi i tigli, poi altri alberi tipici della pianura padana come olmi o robinie o platani, poi i salici dati i numerosi fiumi/canali, poi piante "importate" tipo il cedro himalayano, poi le betulle o i pini o gli abeti ecc.
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