Citazione Originariamente Scritto da galinsog@ Visualizza Messaggio
Sì, tra l'altro lo stress, che può essere già forte con piante che vivono su terreni aperti e profondi, tende ad essere maggiore dove ci sono ostacoli che limitano l'espansione dell'apparato radicale, che siano naturali (es. alberi che vivono su cenge o pareti rocciose) o artificiali, tipo aiuole.



Quello che hai osservato sugli ippocastani è un fenomeno assolutamente fisiologico, in questo periodo dell'anno, alle nostre latitudini, sia per le temperature, sia per il fotoperiodo, gli alberi sono ancora all'inizio del periodo di quiescenza, per cui hanno ancora ricambio e produzione di foglie, se un parassita ha danneggiato il fogliame gli alberi tenteranno di ricostruire la chioma alla prima occasione utile, per cui non appena l'attività del parassita tenderà a ridursi (abbassamento delle temperature, diminuzione delle ore di soleggiamento diurno) osserverai molte foglie nuove, ovviamente poi le nuove foglie cadranno quando le altre o al massimo poco dopo...
Sì, la fogliazione nuova in settembre/ottobre è una risposta abbastanza comune. Ma appunto una risposta ad una forte malattia. Quindi non la definirei fisiologica.

Riguardo allo stress da poco spazio per le radici, bisogna aggiungere che in molti casi le radici vengono anche "cotte" dai pavimenti delle strade e parcheggi, sotto i quali si espandono. Ad esempio qui a Modena c'è un centro commerciale con celtis agonizzanti da almeno 10 anni. Sono talmente malridotti, che non fanno nemmeno più ombra. Ogni anno riescono a metter fuori qualche fogliolina pallida e rattrappita e non muoiono. Eppure non vengono abbattuti ... evidentemente i responsabili credono che gli alberi siano così.

Comunque i celtis ultimamente languono anche in aperta campagna, dev'esserci una malattia.